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La mia fuga verso l’Islam

di Deborah Callegari Hasanagic - Giovanna Canzano - 01/12/2009

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 “All'interno della comunità islamica in Italia do fastidio a molte persone,
a differenza dei bosniaci musulmani che mi sostengono moralmente e,
sempre secondo il noto settimanale SAFF www.saff.ba, in Bosnia io rappresento la donna
musulmana combattiva ed esemplare” (Deborah Callegari Hasanagic)


 
 
Canzano 1- Con il suo libro La mia fuga verso l’Islam ha voluto spiegare ai cattolici italiani le ragioni della sua scelta e la superiorità della sua nuova fede. Perché scrivere della sua conversione in un libro?
 
CALLEGARI – Voglio precisare che non ho scritto il mio libro solo per spiegare ai cattolici italiani i motivi della mia scelta e vorrei ricordare che in Italia non esistono solo persone cattoliche, ma ci sono anche altre confessioni religiose e, quindi, il mio libro è rivolto a tutti. È stato tradotto anche in lingua bosniaca.  Non ho voluto testimoniare la superiorità della mia fede, ma ho solo ritenuto necessario e doveroso portare a conoscenza di tutti l'esempio positivo che c'è nell'Islam che, come dico sempre, per me è stata la scelta migliore.
In questi ultimi anni sono diventati tutti “esperti di Islam”, specialmente dopo l’attentato del 11.09.2001; nonostante sia aumentata l’attenzione dei mas media verso i paesi musulmani permane un notevole livello di ignoranza rispetto all’islam.
 La mia decisione di scrivere un libro sulla mia “fuga” verso l’Islam è stata determinata anche dalla volontà di dare la parola alle donne che in occidente vengo viste come “sottomesse” all’Islam solo perché vedono che indossiamo l'hijāb, cioè il “velo” che tra l'altro tutti confondono con il burqa.
 
Canzano 2- Se fosse stata in un qualsiasi Paese islamico avrebbe potuto lasciare la religione musulmana per abbracciare quella cattolica?
 
CALLEGARI – Questa domanda mi viene fatta spessissimo e, mi fa capire che di Islam la gente non conosce quasi niente. Poi, per la religione cristiana io sarei un’apostata e, se stiamo ai dettami biblici, il mio Paese e tutto quello che sta intorno dovrebbe essere raso al suolo e bruciato! 
Nel Deuteronomio, 13 versetto 7-18   (http://www.ora-et-labora.net/bibbia/Deuteronomio.html) , come possiamo vedere, c'è scritto che persino il bestiame del paese va passato a fil di spada ([16]allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame).
 In Bosnia, il Paese musulmano che conosco di più in quanto è quello di mio marito, queste cose non succedono. E’ successo invece che un ragazzo musulmano si convertì al Cristianesimo diventando poi prete cattolico. Successivamente, forse dopo una lunga riflessione sulla sua vera vocazione, capì che aveva intrapreso una strada sbagliata e, ritornò di nuovo all'Islam. Ora ringrazia Allāh per averlo salvato dall'inganno. Nessuna fatwa o minaccia di morte è stata emessa verso il ragazzo. Ho scritto di questa storia sul mio blog ed il caso è finito su tutti i giornali bosniaci.
 
Canzano 3- Da musulmana convertita al cattolicesimo le avrebbero lasciato pubblicare un libro dal titolo La mia fuga verso il cattolicesimo?
 
CALLEGARI – Mi riaggancio di nuovo alla realtà che c’è oggi in Bosnia, in quanto, ripeto, è il Paese musulmano che conosco meglio, e posso affermare che, nonostante la guerra del 1992/95 che, come sappiamo, scoppiò per problemi politici, ora i bosniaci vivono tutti insieme indipendentemente dalla diversa religione professata, senza  darsi fastidio. E credo che dai bosniaci abbiamo molto da imparare. Per quanto riguarda invece il comportamento dei musulmani di fronte a una conversione “verso” il Cristianesimo, va ricordato  che nei Paesi arabi ci sono anche arabi cristiani e non solo arabi musulmani. E’ per questo motivo che mi sono decisa a scrivere il mio libro e proprio con quel titolo e le posso dire che in Italia ho avuto grandi difficoltà a trovare un editore disponibile alla sua pubblicazione.
 
Canzano 4- La Lega e la Santanchè, come Lei scrive sul suo blog
(http://muamera.bloog.it/riflessioni.html) soffrono di islamofobia solo perché non conoscono l’Islam?
 
CALLEGARI - Certo sono assolutamente ignoranti sull'Islam! La Lega all’inizio attaccava i meridionali, poi ha visto che non funzionava e ha iniziato ad attaccare i musulmani, ma i leghisti non hanno fatto bene i loro calcoli, perché tra i musulmani ci sono anche italiani convertiti all’Islam come me.
Della signora Santanchè non ne parliamo, lei vive grazie ai musulmani. Mi spiego, se non ci fossimo noi, lei praticamente non saprebbe di cosa parlare e nessuna tv la inviterebbe. La Santanchè dice sempre che la donna islamica è sottomessa, schiavizzata, maltrattata e picchiata dal marito; poi si preoccupa del fatto che un uomo potrebbe avere più di una moglie, ma non si rende conto che questi sono problemi che affliggono anche le donne che non sono musulmane? Tante donne subiscono violenze, ma alla Santanchè questo sembra non interessare, vuole fare la paladina dei diritti delle donne, ma alla fine si rende solo ridicola specialmente dopo le ultime affermazioni fatte  come ospite del programma “Domenica 5”. Senza conoscere bene la Bibbia e cosa fece Lot, (Genesi 19/30-38) dimostra la sua completa ignoranza.
E poi oltre alla Santanchè c’è anche Souad Sbai – tra l'altro sono amiche – la quale non è da meno, anzi forse ancora peggio. Infatti dice di essere musulmana e, in un confronto televisivo (lei era al telefono) le chiesero  cosa c’era scritto in un preciso versetto del Corano, a proposito di donne e velo, lei  non  rispose... e con questo non aggiungo altro, chi vuol capire capisce.
 
Canzano 5- Il suo libro La mia fuga verso l’Islam più che una testimonianza di conversione è un libro dove lei prende delle posizioni politiche. Ci sono anche motivi politici nella sua conversione?
 
CALLEGARI - Vedendo la situazione islamica e politica in Italia è ovvio che alla fine si prendono delle posizioni di tipo “politico”. Chi abbraccia una nuova religione la studia in modo approfondito e fa il confronto con la sua fede originaria.
Io ho letto la Bibbia molte volte e anche il Vangelo e, studiato bene l’Islam e ho visto che con l’Islam io sto bene. Le posizioni politiche nascono semplicemente dal fatto che alla fine io mi sento “straniera a casa mia”. Come italiana conosco bene anche la costituzione, e so quali sono i miei diritti e posso avere la pretesa che mi vengano riconosciuti. La maggior parte degli italiani non sa neanche la propria storia e si permette di offendere le persone di un’altra religione. La paura del diverso in questo caso dettata dalla totale ignoranza crea l'islamofobia, in un clima che istiga solo all'odio è normale che si prendano posizione politiche.
 
Canzano 6- Magdi Cristiano Allam ha fatto invece un percorso inverso al suo, da musulmano è diventato cattolico. Lei da musulmana come vive la sua conversione?
 
CALLEGARI – Sulla scelta personale di questo signore non dico niente, io ho fatto la mia e lui la sua, l’unica  differenza è che lui prima di ufficializzare la sua conversione con una cerimonia  imponente dal papa, ha sempre parlato male dell'Islam e ha sempre offerto alla gente una visione molto personale e perfida dell' Islam, tutto per “marciarci” sopra e avere quel tanto di notorietà che tutto il mondo mediatico italiano gli ha gentilmente concesso. E poi la scorta ce l'aveva anche prima di convertirsi proprio perché incitava all'odio contro i musulmani.
Io ho scelto una religione alla quale sento di appartenere di più e non è tanto difficile capire che se ho scelto di essere islamica e sono anche felice non faccio nulla di male, e che sono  una persona e non un “oggetto di moda.”
 
Canzano 7- In molti Paesi europei si sta diffondendo tra i musulmani la cucina ḥalāl; il cibo è preparato in modo accettabile per la legge islamica. Utilizza anche lei prodotti ḥalāl per la sua cucina?
 
CALLEGARI – Certo, tutto quello che si può trovare con l'indicazione ḥalāl lo uso; peccato che in Italia non sia come in Germania dove si trova proprio tutto.
 
Canzano 8- Quanto ha influito nella sua conversione il suo matrimonio? La scelta è stata determinata solo dall’amore per suo marito o ha scoperto l’Islam avendo contatti con la sua cultura?
 
CALLEGARI – Come ho  scritto  nel  mio  libro, mio  marito  ha influito solo nel senso che ha accelerato il mio percorso che in realtà si era aperto già a 15 anni, quando mi rifiutai di ricevere il sacramento della cresima e cominciai a guardarmi intorno.  Frequentando mio marito ho capito che l'Islam mi apparteneva, e solo nel dicembre 2001 durante la festa di Natale ho iniziato a fare dei grossi passi avanti verso l’Islam. Nel 2002, esattamente nel mese di luglio, durante una mia vacanza in Bosnia, nella città di Sarajevo, sentii il richiamo alla preghiera.  Era un venerdì, il giorno che i musulmani dedicano alla preghiera, allora capii  che non potevo più tornare indietro, il mio cammino verso l’Islam aveva raggiunto un punto di non ritorno: quel giorno sarà sempre nel mio cuore. E come disse Napoleone Bonaparte: ”L'Islam conquistò mezzo mondo per mezzo secolo grazie alla forza dell'idea dell'Islam”.
 
 
 
BIBLIOGRAFIA
 
Deborah Callegari è nata il 07/02/1979 a  Trento. Sposata con un bosniaco ex-soldato e reduce di guerra in Bosnia, ha due figli  Aisha di 5 anni e Nasrallah di 2.
Si è convertita all'Islam ufficialmente dal 21 giugno 2003.
Ha scritto il libro “LA MIA FUGA VERSO L'ISLAM” che è stato pubblicato anche in Bosnia 

E’ fondatrice e presidente dell'associazione “SHAHRAZAD la voce dell'islam”. L’associazione è rivolta alle donne italiane islamiche e alle islamiche immigrate. Questa associazione cerca di combattere per i diritti che spettano alle donne e sopratutto per far vedere che le donne islamiche non sono sottomesse agli uomini.
Il blog dell'associazione è:  

http://shahrazad09.blogspot.com/.
La Callegari collabora anche per il sito

www.mondoraro.org. La sua rubrica si chiama “ISLAM TUTTO QUELLO CHE NON SAI” che viene aggiornato ogni domenica.
Il suo blog personale è:

http://muamera.blogspot.com.
 


 
 
giovanna.canzano@alice.it