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Assolti negli Usa 5 mercenari killer. Uccisero 17 civili

di redazionale - 03/01/2010

  
 
Il governo iracheno ha criticato ieri la decisione del giudice americano che giovedì ha respinto le accuse contro i 5 contractors della tristemente famosa agenzia di sicurezza Blackwater per l'uccisione di 17 civili iracheni nel settembre 2007, cercando di far credere che Baghdad si darà da fare per processarli.Il portavoce del governo Ali al-Dabbagh ha detto che un'indagine irachena dimostra senza ombra di dubbi che gli uomini di Blackwater sono colpevoli di «un grave crimine» e che Baghdad cercherà di perseguirli. Cinque di loro si erano dichiarati non colpevoli di omicidio colposo, un sesto aveva ammesso di avere ucciso «almeno» un iracheno. Al-Dabbagh ha detto che il governo iracheno «è deluso dalla decisione del tribunale americano» e che l'Iraq «agirà con decisione per processare i criminali di Blackwater».«Deluso» il governo del premier Nuri al Maliki, «stupefatta» la ministra dei diritti umani irachena per il ritiro delle accuse contro i 5 imputati di uno dei più gravi «effetti collaterali» o «tragici errori» nel quale siano rimasti coinvolti contractor stranieri in Iraq. «Sono veramente stupefatta per la decisione a attendo dall'ambasciata americana una copia della decisione del giudice», ha detto la ministra Wejdane Mikhail. «Quanto è accaduto è una cosa pessima in quanto molte persone innocenti sono morte, giovani, studenti, uccisi da qualcuno a cui piaceva sparare su persone non armate», ha aggiunto.Le motivazioni con cui il giudice di Washington ha respinto l'incriminazione dei 5 rambo della Blackwater è una caricatura di garantismo al suo livello più parossistico e capzioso: i magistrati e gli investigatori americani che hanno indagato sull'uccisione dei 17 civili a Baghdad nel 2007 hanno ripetutamente violato i diritti degli indagati. È questo il fondamento giuridico scovato dal giudice federale Ricardo Urbina per assolvere i 5 dall'accusa di strage. Il giudice Urbina, in una motivazione della sentenza lunga 90 pagine, ha scritto che «nel loro zelo di portare prove, procuratori e investigatori hanno cercato aggressivamente dichiarazioni subito dopo la sparatoria e nell'indagine successiva. Nel fare questo, la squadra di inquirenti del governo ha ripetutamente trascurato gli avvertimenti di esperti e procuratori anziani, assegnati specificamente al caso per consigliare la squadra». Secondo Urbina, gli inquirenti hanno utilizzato per l'accusa dichiarazioni che gli indagati avevano reso sotto la minaccia di essere licenziati e con la promessa che non sarebbero state usate in tribunale.

Per il giudice, che ha sentito per settimane imputati, inquirenti e testimoni, le dichiarazioni forzate riguardano tutti gli aspetti dell'indagine. «Di conseguenza - ha scritto Urbina - la Corte rifiuta di giustificare la sconsiderata violazione dei diritti costituzionali degli imputati come un innocuo errore».I 5 contractors della Blackwater, una delle più grosse compagnie private americane che hanno lavorato (e continuano a lavorare, anche se hanno cambiato nome nel tentativo di rifarsi una verginità) a fianco dei militari Usa in Iraq e Afghanistan e collaborato con la Cia (e continuano a collaborare come dimostra il fatto che 2 dei 7 agenti della Compagnia uccisi mercoledì da un kamikaze nella base Chapman in Afghanistan erano ex dipendenti della Blackwater) nella caccia a al Qaeda, facevano parte della scorta di un convoglio che il 16 settembre del 2007 stava evacuando funzionari americani dopo un attentato a Baghdad. A un incrocio trafficato gli imputati cominciarono a sparare a man salva sulla folla - senza ragione, per l'accusa, in risposta a un attacco, per la difesa - uccidendo 17 civili iracheni. Che sono 17 civili uccisi iracheni uccisi e senza giustizia? Una goccia trascurabile nel mare dei caduti sulla strada della democrazia. Come mostra il fatto che il 2009 appena concluso è stato l'anno con meno vittime civili in Iraq dal 2003, secondo il governo iracheno e la ong Iraq Body Count. Sul numero preciso dei morti tuttavia non c'è accordo: 2.800 per il governo, 4.500 per la ong. Cifre agghiaccianti ma meno della metà dei 9.226 del 2008. Il 2009 è stato anche il meno pesante per i soldati Usa: 150 morti contro 314 del 2008 e 904 del 2007. I militari americani morti in Iraq dal 2003 sono stati finora 4.371. Ieri l'esercito Usa si è felicitato per il fatto che dicembre è stato il primo mese dal 2003 in cui non è morto nessun soldato americano.