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Responsabilità e codardia

di Enrico Sabatino - 06/06/2010

Fonte: enricosabatino

http://www.stampalibera.com/wp-content/uploads/2009/10/Berlusconi-mitra.bmp

In tempi di gravissima crisi economica ci si aspetterebbe da un premier quanto minimo parole chiare e di responsabilità come queste: "Si va incontro ad anni di sacrifici per via dell'enorme debito pubblico con cui abbiamo a che fare [...] Se non facciamo qualcosa finiremo per pagare degli interessi sul debito di 50, 60, 70 miliardi di sterline. Sono cifre pazzesche, più di quanto spendiamo per l'istruzione dei nostri figli o per la difesa della nazione [...] La qualità di un vero uomo di Stato è di assumere la buona decisione spiegando alla gente gli obiettivi che ci sono dietro ai sacrifici [...] Un debito enorme deve essere gestito. Incrociare le dita aspettando la crescita e sperando che scompaia non è una risposta".

Queste parole ovviamente non le ha pronunciate Berlusconi ma il neopremier inglese David Cameron, in un'intervista rilasciata oggi al Sunday Times.

Berlusconi infatti non ha mai avuto il coraggio, nè mai l'avrà, per simili parole. E ha avuto ben due anni di tempo per pronunciarle ma non ne è proprio capace, dal momento che soffre di un narcisismo patologico che lo porta a voler sempre compiacere in ogni occasione l'uditorio a cui si rivolge per riceverne in cambio consenso, simpatia e pacche sulle spalle.

Berlusconi sta quindi per l'ennesima volta dimostrando di non avere le palle - sorry per il termine molto trendy nell'Italia di questi anni - per diventare quello statista che crede di essere quando si guarda allo specchio.

Naturalmente il paragone con Cameron è solo uno dei migliaia di esempi che si potrebbero fare per dimostrare quanto Berlusconi valga dal punto di vista politico e umano.
Ma per ricordare ancora una volta quanto l'Italia sia un Paese in mano a corrotti peracottari col culo attaccato alla poltrona basterebbe un altro piccolo esempio.

La settimana scorsa il neo viceministro del Tesoro inglese David Laws si è dimesso perchè per otto anni, nei suoi rimborsi spese come deputato, ha messo in conto allo Stato (dunque ai contribuenti) 40.000 sterline di affitto per due stanze a Londra nell'appartamento del suo partner. Le norme parlamentari inglesi vietano infatti di pagare un affitto a coniugi o partner.

Stiamo parlando di 48.000 euro di denaro pubblico in 8 anni, una cifra quindi piuttosto modesta ma sempre di denaro pubblico si trattava e siccome l'Inghilterra non è l'Italia Laws ha avuto la dignità e il coraggio di dimettersi.

In Italia invece.....beh, lasciamo perdere.