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Le banche. Queste usuraie

di Domenico Scilipoti - Luigi Di Stefano - Susanna Dolci - 16/11/2010



Riprendiamo, un tema già trattato qui su Il Fondo ma per il quale non si deve mai tacere: l’usura. Per onore alle vittime e giustizia dei carnefici. Ospiti più che graditi, oggi e nonostante i molteplici impegni, il Deputato dell’Italia dei Valori, on. Domenico Scilipoti, Presidente del ‘Forum Nazionale Antiusura Bancaria‘, da sempre impegnato nella lotta a questo feroce morbo sociale e Luigi Di Stefano, tra i fondatori del Forum, collaboratore della nostra testata e con un cv degno di gran merito. A corollario la terribile esperienza di una “vittima”, Luigi Di Napoli, del suo lavoro e della sua famiglia. Perché la redazione de Il Fondo ed i suoi collaboratori non hanno filtri, non amano i bavagli, le ipocrisie e gli steccati di alcun genere e disprezzano il giornalismo da pennivendoli…

Susanna Dolci, vicedirettore


Intervista a
Domenico Scilipoti

Onorevole Domenico Scilipoti perché ha scelto di intraprendere una vera e propria crociata per molti italiani, indistintamente? Anche a rischio della sua persona e carriera politica?

Faccio semplicemente il mio mestiere di Deputato della Repubblica che raccoglie le istanze della gente e gli da voce nelle Istituzioni. Sono medico e quindi per vocazione mi occupo di sanità, sicurezza e ambiente, ma il rispetto della legalità prevale come “dato di nascita” dell’IDV, e non può essere certo di parte. L’azione che stiamo portando avanti con il Forum Nazionale Antiusura è il rispetto della legalità e nient’altro. Ovviamente più è potente chi pratica l’illegalità e più ci si espone a ritorsioni sulla carriera e sulla persona.

Cosa hanno fatto o non fatto i governi in tale materia? Cosa si “mormora”, sull’oggetto del contendere, alla Camera dei Deputati?

I governi e le Istituzioni sono stati distratti in questo settore per troppi anni in omaggio a concetti di “lasciar fare” di stampo liberista. Il risultato è la crisi finanziaria, la lesina del credito, e milioni di aziende e cittadini vessati e usurati. Noi politici abbiamo il dovere di difendere aziende e famiglie dagli interessi prepotenti di pochi, semplicemente pretendendo il rispetto delle leggi e di modificarle e aggiornarle quando non sono più adatte ai tempi o alle condizioni socio economiche. E’ quello che sto facendo. Nelle Istituzioni si hanno ben presenti i drammi innescati dalla crisi economica. Tutti sanno che la situazione potrebbe degenerare. Ma ancora prevale l’inerzia. 0.
Se dovesse spiegare ad una persona che non ne sa nulla su cosa sia l’usura cosa le direbbe?

L’usura è un meccanismo finalizzato alla spoliazione dei cittadini attraverso un uso criminale del denaro. Criminale è chi usa il denaro infischiandosene delle leggi, presumendo di essere così potente che a lui non saranno mai applicate.

Quanto le banche, gli istituti di credito e quant’altro sono colpevoli? Esistono vere e proprie lobby?

Non tutte le banche, non tutti i banchieri, altrimenti sarebbe il disastro. Ma emerge chiaramente una sistematica violazione di alcune leggi per conseguire dei superprofitti a vantaggio evidentemente di managers e azionisti. Mi riferisco ad esempio al divieto di applicare “interessi ad uso piazza” che viene sistematicamente ignorato da venti anni portando miliardi di Euro in più nelle casse delle banche a danno di imprese e cittadini. Ho già fatto una interrogazione parlamentare e ci prepariamo ad una azione assai incisiva nei Tribunali di tutta Italia. Vogliamo che la legge sia rispettata a partire da chi è potente, anzi potentissimo.

Perché tante persone ricorrono agli strozzini?

Quasi sempre perché vengono espulse dal circuito del credito legale. Basta una segnalazione in Centrale Rischi di Banca d’Italia, anche se immotivata, per distruggere all’istante qualsiasi azienda privandola dell’accesso al credito. È l’anticamera del fallimento e della perdita del lavoro e della casa. Molti quindi presi dalla disperazione si rivolgono all’usuraio peggiorando ancora di più la loro condizione.

Perché il Forum Nazionale Antiusura? “Esso trae origine dalla necessità delle vittime di ogni vessazione bancaria di trovare una forma di aggregazione, nella consapevolezza che solo uniti si potrà riuscire a sensibilizzare” e…..

Il Forum è punto di riferimento di chi deve affrontare i fenomeni dell’usura e delle vessazioni bancarie. Facciamo decine di convegni, abbiamo appena fatto un seminario di aggiornamento per gli avvocati, parliamo coi Prefetti, i Presidenti di Tribunale e gli ufficiali della Guardia di Finanza, facciamo interrogazioni parlamentari e proposte d legge già depositate per riformare articoli di legge che danneggiano le vittime e favoriscono le banche, come ad esempio la proposta di riforma dell’art. 50 del Testo Unico Bancario, in attesa di essere discussa in Commissione. In pochi mesi abbiamo fatto un lavoro immane, radicandoci su tutto il territorio nazionale e diventando punto di riferimento.

Quali le regioni sotto scacco dell’usura e quelle, invece, più meritevoli?

Le regioni più penalizzate sono quelle meridionali, ma anche regioni del nord come il Veneto dove la crisi delle piccole e medie imprese morde molto forte ci sono fenomeni preoccupanti
Un Vademecum antiusura?

Rivolgetevi al Forum. Sul sito internet trovate le pagine regionali con i responsabili di regione. Spessissimo vengono fatte azioni e chiesti decreti ingiuntivi per somme formate fuori della legalità. In questi casi i legali del Forum hanno gli strumenti per opporsi e far rispettare la legge.

Obiettivi per il futuro? Proposte di legge? Cosa dovrebbero fare le banche ed, in primis, la Banca d’Italia?

L’obiettivo è far cessare questa situazione assurda e riportare il rapporto banca, impresa e cittadino ad essere elemento di benessere e di progresso. Le proposte di legge sono e saranno per riformare quegli articoli vessatori per una parte. Le banche che hanno sbagliato devono prendere atto che la situazione è cambiata, restituire il maltolto, e fare i conti rispettando tutte le leggi e non solo quelle che gli procurano vantaggi. Chi ha sempre fatto il proprio dovere, e mi riferisco a tante piccole banche radicate sul territorio, è il miglior amico di imprese e cittadini. La Banca d’Italia deve esercitare i suoi poteri di controllo per assicurare, “assicurare”, che i rapporti con imprese e cittadini si svolgano nella più specchiata correttezza, e sanzionare severamente, “severamente”, chi approfitta della propria potenza per incassare soldi illeciti.

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Intervista a
Luigi Di Stefano

Luigi Di Stefano, se dovessi spiegare ad una persona che non ne sa nulla cos’è l’usura cosa gli diresti?

L’usura è un meccanismo che facendo leva sul bisogno mette le vittime in soggezione o schiavitù, con il fine di depredarle di tutto. E’ una piaga antichissima considerata legittima dalle classi dominanti e chi la combatte efficacemente viene alla fine dipinto come un tiranno o un mostro. Basti pensare a Solone nell’antica Grecia, a Cesare o Tiberio. Viene punita severamente quando la praticano i singoli, quasi mai quando la praticano banche e società finanziarie.

Perché il tuo interesse forte per l’usura?

Perchè mi sono scoperto vittima di usura bancaria per una posizione di venti anni fa, ho studiato i meccanismi dell’usura legale, le leggi che la consentono, ed ho dovuto prendere atto che dal 1993 è stata data mano libera per arbitri e vessazioni, purchè a praticarla fossero banche e un elenco di società diciamo così, “abilitate”.
Quanto è grave il fenomeno in Italia?

Gravissimo, pregiudica la vita delle aziende, spoglia le vittime di tutto, disintegra le famiglie. Basti pensare che uno solo di questi campioni sta esecutando in Italia case, stipendi e risparmi per circa 28 miliardi di Euro.

E negli altri paesi?

Non lo so in dettaglio, ma le società finanziarie di emanazione bancaria sono tutte o quasi delle srl a socio unico, con 10.000€ di capitale sociale, e di proprietà di altre srl che stanno in Lussemburgo. Poi possono scegliere il paese di riferimento per gli adempimenti informativi, e scelgono l’Irlanda. Trasformano miliardi di Euro dei cittadini europei in assetti finanziari che entrano nel circuito della finanza internazionale, in danno delle economie reali degli Stati.

Chi sono gli attori principali dell’usura? chi viene tutelato e chi defraudato? Chi, istituzionalmente, si interessa al fenomeno?

Gli attori principali sono le banche che istituzionalmente generano “debitori”. Leggi apposite fatte negli anni ‘90 mettono i debitori alle mercé delle banche privandoli di elementari diritti di verifica e di informazione. Addirittura si è legalizzata l’emissione di titoli senza copertura iscritta a bilancio e addirittura i debitori sono fatti inconsapevoli garanti di questi titoli prestando di fatto un servizio coatto. È a tutti gli effetti riduzione in schiavitù, ex art. 630 cp. Poi questi titoli senza copertura fanno da sottostante all’emissione di titoli derivati, che vengono piazzati agli enti pubblici, ai fondi pensione, alle aziende e ai risparmiatori, con perdite per loro miliardarie. E’ la famosa “civiltà bancaria” di cui si parla tanto, fondata sulla truffa e il malaffare. Al fenomeno non si interessa nessuno oltre a noi del Forum Antiusura bancaria, alcuni avvocati, alcuni economisti, le vittime… però stiamo facendo maturare la coscienza e si nota un più attento atteggiamento della Magistratura dove abbiamo le prime sentenze favorevoli alle vittime. Ancora non siamo riusciti a mandare in galera nessuno di questi felloni, ma ci riusciremo.

E le vittime come sopravvivono e cercano di reagire? Come ci si sente ad essere un perseguitato del denaro, delle banche, degli interessi? E sul fenomeno del suicidio come ultima spiaggia? E dell’omicidio come punizione?

Le vittime sono prese singolarmente, ridotte all’impotenza coi decreti ingiuntivi “provvisoriamente esecutivi” e cadono in prostrazione e  depressione. Dopo aver perso azienda e casa scoprono non solo che saranno in soggezione per tutta la vita, ma che trasmetterano questo “status” di moderni schiavi alle tre generazioni successive, figli, nipoti e pronipoti. Molti non ce la fanno e usano la corda per farla finita, tutti maturano patologie gravissime studiate e certificate dalla scienza, si chiama “Sindrome da debito ingiusto”. Abbiamo avvocati che hanno salutato i loro clienti che andavano a farla finita.

Come si comporta lo Stato? E da quando si fa, finalmente qualcosa alla luce del sole?

Lo Stato negli anni ‘90 ha fatto le leggi che hanno reso possibile questa situazione. Articoli e codicilli in danno delle vittime e a favore delle banche, basta andarseli a leggere. La prima reazione delle vittime, anche la mia, è “Non è possibile!”. E invece è possibile.

Perché il Forum Nazionale Antiusura? Cosa fa e come lo fa?

Il Forum ha raggruppato vittime, avvocati e “un” parlamentare che si è preso la responsabilità di darci voce nelle istituzioni. Abbiamo presentato una proposta di legge per chiedere un provvedimento di elementare civiltà giuridica: Chi ti vuole togliere la casa e il lavoro con un decreto ingiuntivo certificando per vere somme false va in galera. Ci dicono ansiosi che questo farebbe crollare il sistema bancario, il che da la misura della situazione. Per il resto aiutiamo le vittime come possiamo, ci facciamo sentire nelle istituzioni, organizziamo una miriade di convegni, facciamo seminari per aggiornare gli avvocati, e scriviamo quando qualcuno come voi de Il Fondo ci ospita.

Obiettivi per il futuro?

Ritornare al vecchio sistema migliorandolo. Le banche tornino ad usare i depositi per finanziare imprese e cittadini, basta con la finanza scellerata, i derivati, gli swaps e tutto il pattume che ha causato la più grande crisi mondiale a memoria d’uomo, peggio delle guerre. I danni li stiamo pagando tutti, soprattutto le nuove generazioni umiliate con le paghe a 4 euro l’ora, il precariato a vita, l’affitto usuraio, il mutuo capestro e così via.

Vogliamo ricordare, a conclusione, il “caso” Luigi Di Napoli, una delle tante vittime?

Luigi Di Napoli è un imprenditore di Lecce che nel 1988 si oppone all’assegnazione di una gara per la costruzione di un edificio pubblico. Riceve una visita e viene minacciato, ma registra tutto senza farsi accorgere. Non ritira la sua opposizione. Poche settimane dopo lo aspettano sotto casa e gli sparano sette colpi, sopravvive ma ha ancora una pallottola in corpo. Denuncia la persona che lo ha minacciato consegnando il nastro, ma viene incriminato per calunnia e frode processuale per la pretesa falsità del nastro e i denunciati prosciolti. Senza aver fatto la perizia sul nastro stesso. Si tenta di imporgli l’amnistia e la prescrizione, Di Napoli ricorre in Cassazione, rifiuta amnistia e prescrizione e pretende il processo. I nastri sono veri, la perizia giudiziaria lo dimostra e nel 1996 viene assolto, ma non si aprirà mai il processo contro chi lo ha minacciato. Ma le banche cominciano a “premere”. Nel 1995 Di Napoli contesta i rapporti bancari in cui appariva debitore, perché viziati da vari motivi. Le banche prima minacciano e poi chiedono il fallimento della sua azienda. Nel 1999 il Tribunale civile rigetta le istanze di fallimento, e fra il 2000 e il 2003 i periti del tribunale accertano interessi usurai, praticati dalle banche alla azienda del Di Napoli, fino al 290% annuo. Vengono incriminati per frode e usura quelli che hanno chiesto il fallimento, ma nel frattempo Di Napoli è stato esecutato ed espropriato di tutto il suo patrimonio, circa 20 miliardi di vecchie lire, nonostante varie cancellerie avessero rilasciato attestazioni per vincolare i sequestri, essendo il Di Napoli persona offesa. Nel 2005 Di Napoli denuncia vari magistrati che hanno autorizzato i sequestri a favore delle banche già incriminate. Due magistrati chiedono il fermo di Luigi Di Napoli, che viene messo agli arresti domiciliari. Il procedimento contro Di Napoli viene assegnato allo stesso giudice che il Di Napoli aveva denunciato, il quale rimarcando la “pericolosità sociale” del Di Napoli ne conferma gli arresti. A settembre 2005 la Corte di Cassazione dichiara nulli i provvedimenti di misura cautela emessi dal tribunale di Lecce e Di Napoli torna libero. Nel complesso Luigi Di Napoli è coinvolto in una trentina di procedimenti giudiziari, tutti vinti. Le banche sono condannate a restituirgli le somme indebitamente percepite, ma nel frattempo ha perso tutto il suo patrimonio e l’azienda, perché i procedimenti esecutivi a suo danno non si sono mai fermati. Mentre un tribunale dichiarava che Di Napoli era vittima di usura e estorsione un altro tribunale faceva continuare gli espropri a favore delle banche colpevoli. Rimasto solo con la casa in cui viveva con la moglie, ricevuta l’ordinanza di rilasciare l’appartamento, visto il rifiuto del medico dell’ambulanza fatta intervenire a trasportarlo perché cardiopatico e claudicante (per via delle pallottole da cui nasce tutta la storia), sei poliziotti lo caricano su un divano e lo trasportano in mezzo alla strada insieme alla famiglia. Nonostante le norme antiusura lo vietino per chi è riconosciuto vittima di usura. A questo punto un alto dirigente di una delle banche ladrone (che doveva rifondergli circa 600.000€) lo denuncia per falso in bilancio e per aver indotto in errore i giudici, avendo il Di Napoli falsificato le scritture contabili. Luigi Di Napoli rinuncia ancora una volta alla prescrizione e pretende di essere processato. Nel 2008 viene assolto, in quanto è legittimo non iscrivere a debito, sul libro degli inventari, le somme illecitamente pretese perché illecitamente formate. Si trattava delle somme usuraie pretese dalla stessa banca! La storia è emblematica delle situazioni in cui si possono trovare gli imprenditori quando si oppongono e pretendono di far valere i loro diritti. Il figlio di Luigi Di Napoli, Roberto (www.robertodinapoli.splinder.com), aveva undici anni quando da casa sentì i colpi contro suo padre, e visse poi tutta la drammatica vicenda familiare nel corso degli anni. Per questo decise di fare l’avvocato. Ora è uno dei più quotati avvocati del Forum Antiusura di cui è cofondatore. Gira l’Italia per difendere le vittime delle banche ed ottiene significativi successi, scrive libri molto diffusi su come difendersi da usura e anatocismo, e collabora a tutte le iniziative del Forum per far cessare questa piaga malefica della prepotenza e dell’ingiustizia.