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Il suicidio dell'Europa

di Alessandro Di Battista - 25/08/2022

Il suicidio dell'Europa

Fonte: Alessandro Di Battista

Sono mesi che sostengo che la strategia europea (ed italiana in particolare) rispetto alla guerra in Ucraina fosse un suicidio assoluto. Mi hanno dato del “putiniano”, del populista, dell’antiamericano.
Dissi che le sanzioni non avrebbero mai fatto crollare un paese autosufficiente dal punto di vista energetico, alimentare, che produce fertilizzanti, che ha infiniti corsi d’acqua ed un lago (il Baikal) che da solo contiene quasi il 20% delle riserve di acqua dolce a livello mondiale.
Dissi che l’invio di armi a Kiev avrebbe allontanato possibili negoziati contrariamente alle stronzate colossali sparate a reti unificate da Draghi e Di Maio.
Dissi che la strategia americana era chiara: allontanare l’Europa dalla Russia e spingere i paesi europei a comprare sempre più gas liquido americano (più costoso e più inquinante). Ero contrario allo stop al gasdotto Nord Stream 2 (stop imposto dagli americani ben prima che la Russia invadesse l’Ucraina).
Dissi che l’invio di armi aveva un solo grande obiettivo: la nuova corsa al riarmo tutta a vantaggio delle multinazionali USA e nefasta per il welfare state europeo. Ora politici senza dignità (e in molti casi pieni di potere ma senza voti) dicono che il prezzo del gas è alle stelle, che le imprese stanno chiudendo e che occorre il tetto del gas. Squallidi ipocriti!
La guerra in Ucraina poteva esser evitata e si poteva trovare un compromesso (partendo dal riconoscimento della Crimea per arrivare ad un immediato cessate il fuoco e ad una soluzione sul Donbass). Non hanno voluto una soluzione diplomatica. Questa è la verità. Non hanno voluto la pace perché la pace conviene ai popoli ma non ai politici con squallidi interessi, con i culi al caldo e lo champagne al fresco. Come quegli imprenditori che “ridevano nel letto” per il terremoto a L’Aquila ma infinitamente più ipocriti. Politici che rispondono alle lobbies finanziarie (guardate chi sono i principali azionisti delle prime 5 industrie belliche del pianeta), alla grande industria e agli ordini impartiti oltreoceano.
Dissi che più Nato significa meno Europa. Che i costi triplicati a Mosca delle borse Hermes o delle scarpe Prada non avrebbe causato gli stessi drammi dell’aumento insostenibile del costo del gas a Roma.
Dissi che la maggior parte dei giornalisti si sono trasformati in pavidi difensori delle verità comode e meschini occultatori delle notizie più scomode.
Dissi che anche le scelte relative ai vaccini erano state prese per ragioni geopolitiche e non sanitarie (una roba vomitevole).
E dissi che Assange lo vogliono far morire in carcere per educare al silenzio tutti i possibili giornalisti che hanno ancora voglia di libertà di informazione. Io non voterò nessun partito che non abbia il coraggio di dire che tutto quello che è stato fatto in politica estera dal governo Draghi è un palese tradimento dell’interesse nazionale.