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Attacchi eterogenei ma concentrici alla sovranità

di Andrea Zhok - 19/07/2019

Attacchi eterogenei ma concentrici alla sovranità

Fonte: Andrea Zhok

Ieri la Regione Sicilia ha fatto richiesta di assunzione senza concorso (cioè per chiamata diretta), di altri 100 dirigenti oltre ai 1400 già in servizio. 
Come sottolineato più volte dalla Corte dei Conti, il numero dei dirigenti della Regione Sicilia (1/10 della popolazione italiana) rappresenta il 37% dei dirigenti regionali italiani. Il rapporto tra dirigenti e dipendenti è di 1 a 10 (1 a 15 la media delle altre regioni italiane). L'efficienza amministrativa corrispondente a questo numero esorbitante di dirigenti è sotto gli occhi di tutti.

Sempre ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli sono stati inviati 62 avvisi di garanzia per assenteismo, mentre all'ospedale San Giacomo di Monopoli su 46 indagati si è proceduto a 13 ordinanze di custodia cautelare, per la stessa fattispecie di reato.

Ecco, quando giustamente ci preoccupiamo delle violazioni di sovranità, causate dagli ordinamenti europei, è però utile non rimuovere dall'orizzonte questa seconda dimensione gravissima degli attacchi alla sovranità nazionale.

Infatti sono casi come quello della gestione amministrativa della Regione Sicilia che alimentano da decenni i 'separatismi del Nord', così come sono casi come quello del Cardarelli ad alimentare da decenni la spinta alle privatizzazione (i.e. alla riduzione del perimetro dello Stato propugnata dagli ordinamenti UE).

Questi atti di vero e proprio tradimento dello Stato sono attacchi alla sovranità non meno gravi dei ricatti della BCE.

La sovranità si difende verso l'esterno come si difende verso l'interno. E all'interno essa significa buona amministrazione, onestà, etica del lavoro, tutte cose per cui non bisogna chiedere il permesso a Bruxelles.