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E adesso che cosa farà l’Impero?

di Steven Brown - 24/08/2021

E adesso che cosa farà l’Impero?

Fonte: Comedonchisciotte

Un egemone mondiale non ama essere messo in ridicolo. E la reazione globale al vergognoso ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan è stata davvero dura. Ma la reazione interna dello Stato di Sicurezza alla perdita della sua narrazione militarista può provocare una risposta ancora più dura. Senza dubbio la “Stazione Doha” (sede CIA in Qatar, n.d.t.) deve pianificare qualcosa di nuovo; adesso, subito. Questo perché hanno sbagliato. La CIA è stata giocata dai talebani e ha perso la narrazione militarista degli Stati Uniti. Ed è questo ciò che il “CIA-Stato” odia più di ogni altra cosa.

Mentre l’invasione della Baia dei Porci della CIA è stata sostanzialmente sconfitta in due giorni, l'”Operazione Ciclone” della CIA ha creato il caos per più di quarant’anni, e potrebbe continuare a farlo. Per quanto riguarda l’accordo di ritiro degli Stati Uniti, tutto era scritto. L’accordo è stato già fatto, e una data fissata: 11 settembre 2021. Una data altamente simbolica. I talebani erano d’accordo. Eppure… i talebani hanno rotto quell’accordo e hanno deciso di fare irruzione a Kabul, conoscendo bene le conseguenze. È questo il vero scenario?

Se è vero che la Stazione Doha non aveva idea che le forze talebane stavano per penetrare a Kabul molto prima della data di ritiro degli Stati Uniti, allora la CIA è stata davvero presa in giro… una cosa intollerabile per la classe arrogante. Soprattutto quando è stata giocata da ragazzi che, con le loro capacità militari, hanno ferito e ingannato anche gli sciocchi all’interno dello Stato americano. Tale disfatta ha permesso alla Russia e alla Cina di migliorare i rapporti con i talebani, e questa è una ferita [all’orgoglio] quasi più grande per il CIA-Stato e i suoi superiori, quanto i buffi cappelli in parata nella sconfitta di un esercito nazionale afgano “addestrato” e finanziato dagli USA…. (più avanti su questo).

Non ho idea di cosa stia pianificando la CIA. Ma potete essere certi che gli arroganti di Doha stanno sicuramente pianificando qualcosa. E qualsiasi cosa la CIA pianifichi, sarà un ulteriore abominio per l’umanità. Per esempio: Israele ha appena attaccato la regione di Quneitra, che è stata bombardata più e più volte, dicendo che Hezbollah era lì. Possiamo supporre che le “informazioni” israeliane sui bombardamenti non provenissero solo dall’AMAN ma anche da Doha. Anche ora il Libano si trova in una situazione disastrosa. Ma qualcuno crede che Israele invaderà di nuovo il Libano? No, Israele preferisce gli stati falliti a qualsiasi cosa passi per i suoi confini. A meno che non possa annettere il Golan o la Valle del Giordano. Tuttavia, Israele potrebbe tentare di provocare l’Iran con l’assassinio di un altro leader iraniano, all’interno dell’Iran nazione, come ha fatto in passato. O assassinare un alto leader di Hezbollah all’interno del Libano. Anche questa non è una novità, è esattamente quello che fa Israele. Se è così, potete scommettere che la CIA e i suoi superiori saranno coinvolti. È anche possibile che la CIA e Israele inscenino un altro attacco sotto falsa bandiera su una nave lacchè che ha bisogno di un risarcimento assicurativo. Questo per provocare, deviare e distrarre il ciclo delle notizie. Si tratta di riconquistare la narrazione globale del dominio militarista degli Stati Uniti.

Nel frattempo, l’Impero del Male sa di non poter affrontare militarmente la Cina, ma farà comunque casino a proposito del Mar Cinese Meridionale; e forse anche di Taiwan, come faceva il precedente regime. Harris andrà in Vietnam tra dieci giorni e vedremo come va; sarà sicuramente interessante valutare come il ragno cerca di attirare la mosca nella sua ragnatela (*).

Per inciso, il mistero in questa equazione è la NATO. Gli Stati Uniti non hanno impiegato la NATO per cavare le castagne dal fuoco in Afghanistan e, guardando le cose da un altro punto di vista, la distruzione della Libia da parte di Clinton ha segnato un fallimento anche per la NATO. Sulla base di questa storia, per ora non vediamo alcuna minaccia posta dalla NATO, che potrebbe essere impiegata dagli Stati Uniti nel tentativo di riconquistare la sua narrazione militarista dominante (forse un’altra invasione di Grenada?? – ndr). E la CIA non può coinvolgere di nuovo l’Europa in un’avventura militarista di alto profilo per salvare la faccia, quando gli Stati Uniti considerano l’Europa attuale completamente irrilevante.

Naturalmente, questa è la tragedia della circostanza: che gli Stati Uniti possono mostrare “forza” solo attraverso la potenza militare, supponendo che non si tenga conto della potente influenza di Re dollaro. In questo mondo del Vecchio Testamento, la narrativa è che solo la forza crea il diritto … ed è una narrativa che gli Stati Uniti stanno perdendo. Quindi, per distrarre la gente da questa sconfitta, la CIA deve tentare nuovi trucchi. Che ne dite della pressione USA-Israele applicata per creare le distrazioni di più alto profilo disponibili. Idee? Iran. Venezuela. Hezbollah/Libano. Mar Cinese Meridionale. Hong Kong. Attacchi sotto falsa bandiera. Certamente, la Siria e l’Iraq non sono in corsa per riconquistare la narrativa USA “la forza crea il diritto”! Missione non compiuta.

Ma i ragazzi della CIA sembrano averla superata. Non possono evitare che i nomi della loro base compaiano in TV. Se siano abbastanza intelligenti da giocare in futuro tali carte geopolitiche potenziali (e ottenere la distrazione di cui hanno bisogno, per riconquistare la loro narrativa) è una questione ancora aperta. Tuttavia, gli Stati Uniti devono riconquistare la loro narrativa militarista globale e lo devono fare al più presto. Questo potrebbe non accadere dato, che la maggior parte della gente non si beve le disperate stronzate fumanti dei media che gli Stati Uniti producono quotidianamente. Ma finché la riserva globale di dollari USA è viva e vegeta (e l’egemone respira) continuerà a infestare il mondo con il suo insidioso fetore militarista “la forza crea il diritto”, attraverso i media occidentali corrotti. Senza dimenticare, inoltre, i circa quarantamila mercenari che hanno perso la vita in battaglia in Afghanistan. Che si tratti di uzbeki, ugandesi, sudanesi, ciadiani, tagiki o mercenari colombiani… migliaia di mercenari sono stati uccisi in battaglia, non contati nelle cifre ufficiali. Questo è tragico non solo a causa del tentativo degli Stati Uniti di costruire l’esercito nazionale afgano; anche i talebani impiegano combattenti stranieri.

E che cosa sarà ora dell’Afghanistan? La spaventosa rappresentazione dei media occidentali del popolo Pashtun come mostri feroci è imprecisa. L’occidente trancia un giudizio morale del popolo Pashtun, ma dimentica completamente completamente l’equivalenza morale con altri nella regione, incluso l'”alleato” USA: l’Arabia Saudita, mentre finanzia e provoca le guerre in Siria e Iraq, e avalla molte altre occupazioni in tutto il mondo. Che si tratti di Pashtun o di qualsiasi altro popolo indigeno, il popolo dell’Afghanistan ha diritto all’autodeterminazione. L’autodeterminazione è stata negata al popolo afgano per secoli, dall’intervento straniero. Ancora, le grandi multinazionali lamentano l’indisponibilità del litio per l’uso nelle auto elettriche dell’Occidente, mentre gli Stati Uniti hanno congelato i conti bancari governativi dell’Afghanistan per impedire al nuovo governo di accedere a quei fondi. Ma possiamo forse sperare di vedere la fine di una pluri-decennale avventura della CIA nel male, che intendeva provocare l’URSS e “far sanguinare i sovietici, per quanto e più a lungo possibile” (**).

Ma chi è che sanguina ora?

(*) Senza offesa al Vietnam o al suo popolo!

(**) Citazione diretta di Zbigniew Brzezinski

 

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Traduzione di Francesco Paparella per ComeDonChisciotte