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Il prolungamento dello stato di emergenza

di Giorgio Bianchi - 01/03/2022

Il prolungamento dello stato di emergenza

Fonte: Giorgio Bianchi

Il prolungamento dello stato di emergenza fino a Dicembre serve per facilitare l'approvazione di dispositivi normativi funzionali al razionamento energetico e alimentare.
Gli strumenti necessari per attuare questi provvedimenti sono già stati implementati e testati sulla popolazione.
Quali sono?
Fate uno sforzo di memoria e vi verranno in mente uno per uno.
Un aiutino.
Cos'è stata la pandemia?
Una "guerra".
Per questo motivo è stata affrontata con strumenti che in genere si applicano nei teatri bellici: stato di emergenza, coprifuoco, zone rosse, check point, limitazioni alla circolazione, lasciapassare, dissidenti assimilati a terroristi interni, militarizzazione, alti ufficiali a capo di strutture emergenziali civili.
Al momento stanno ancora lavorando psicologicamente con le masse per trasferire l'armamentario dialettico messo in campo contro i cosiddetti novax ai russi e ai sostenitori delle loro ragioni.
La velocità con la quale sono riusciti a rovesciare sul popolo russo il carico di odio e frustrazione accumulato contro i novax è sorprendente. A quanto pare questi processi sono esponenziali.
Tuttavia hanno bisogno ancora di un po' di tempo per convincere le masse che qualsiasi sforzo sia giustificato pur di fermare l'avanzata del nuovo "Hitler" e del suo esercito. Pertanto, mentre continuano a seminare propaganda nei cervelli dell'opinione pubblica, cercano di limitarsi a sanzioni di facciata, per non far percepire all'opinione pubblica l'apocalisse economica in arrivo. In pochi supporterebbero le politiche sanzionatorie, percependone nell'immediato le ricadute catastrofiche sulla propria vita. Viene tutto rimandato a quando le popolazioni saranno pronte ad accettare l'inaccettabile.
Il vero problema per noi saranno l'autunno e l'inverno prossimi.
Se Putin non chiude la partita in fretta, la propaganda attecchirà, i governanti prenderanno decisioni irrevocabili e la tempesta perfetta si scatenerà sulle nostre vite.
La Nato sogna che l'Ucraina diventi il nuovo Afghanistan per la Russia, a costo di distruggere i paesi manifatturieri europei e di devastare l'Ucraina e la sua popolazione.
I neonazisti, i mercenari e i fanatici che stanno affluendo sul terreno di battaglia hanno la stessa funzione che hanno ricoperto i Mujaheddin in Afghanistan, ovvero quello di trasformare il conflitto in un pantano.
I russi non stanno colpendo le infrastrutture civili dell'Ucraina e hanno rinunciato ai bombardamenti a tappeto sulle città stile Nato (per limitare al massimo le vittime civili e caricando di maggiori rischi i militari che stanno operando a terra). E' chiaro che stanno puntando a distruggere l'apparato militare ucraino e a dare la caccia ai reparti paramilitari di ispirazione neonazista. Fanno esattamente ciò che hanno dichiarato, ovvero stanno mettendo al sicuro la popolazione russofona.
Questo conflitto non l'hanno iniziato loro, ma hanno deciso che è giunto il momento di chiuderlo, visto che l'Occidente non ha mostrato nessuna intenzione di farlo, anzi, ha fatto di tutto per prolungarlo ad libitum.
Per questo motivo i russi hanno deciso di agire come probabilmente hanno già fatto in Donbass, ovvero liquidando l'ala oltranzista. In partica il lavoro che avrebbe dovuto fare l'Occidente.
Chiunque avesse veramente a cuore le sorti dei popoli europei, ovvero quello ucraino, quelli facenti parte dell'Unione e quello russo, dovrebbe obbligare l'Ucraina a sedersi ad un tavolo e a trattare al più presto possibile.
Invece oggi abbiamo gente che tra un sushi, un paddle e un aperitivo equo e solidale pretende di raccontarti cosa sta succedendo in Ucraina. Sono convinti che una guerra che dura da otto anni, scaturita da un colpo di stato, sia scoppiata ieri perché Putin soffre di Long Covid, come ci stanno raccontando i media di oltreoceano.
Fanno raccolte fondi, vanno in piazza, si dipingono la faccia di giallo e blu, ripetono a pappagallo le parole d'ordine della propaganda non rendendosi conto che stanno soltanto gettando benzina nella loro casa e che i civili russofoni negli scantinati ci stanno da otto anni.
Finché la Nato potrà contare su un esercito che può schierare sul campo battaglioni di utili idioti, propagandisti a gettone e Quinslan infiltrati nelle istituzioni a tutti i livelli, il disastro sarà assicurato.