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Invero, la cancrena è partita proprio dalla magistratura

di Fabio Falchi - 16/06/2019

Fonte: Fabio Falchi

"È a partire dagli anni ’80 che si è aperta una crisi di sistema, e si è provato a risolverla con le aspirine. Così ha divorato tutti i corpi dello Stato, dalle amministrazioni periferiche a quelle centrali, alle Regioni e via dicendo. Ora è arrivata alla magistratura " (M. Cacciari).
Invero, la cancrena è partita proprio dalla magistratura, ossia allorquando si lasciò che un'intera classe dirigente venisse eliminata per via giudiziaria. Che il sistema dei partiti si basasse sulle tangenti era noto da decenni, ma la situazione geopolitica all'inizio degli anni Novanta del secolo scorso era mutata e la magistratura ebbe via libera per "affondare il colpo", sia pure in una "sola direzione".
Contro il decreto Conso, che distingueva tra chi aveva preso le tangenti per i partiti e chi li aveva presi per sé, si schierarono i magistrati di Milano (alcuni dei quali avevano accusato Falcone di essere un "venduto" e un "traditore") e la stampa del grande capitale privato italiano (un "potere" che ha fatto danni immensi all'Italia). Il decreto Conso fu quindi cestinato dal PdR, O. L. Scalfaro, con il consenso di milioni di sprovveduti e soprattutto di furbi (cioè quelli che erano più corrotti dei politici corrotti). 
Da allora si è diffusa la peggiore corruzione possibile, quella della funzione politica, e l'europeismo (ovvero l'euro-atlantismo) è diventata la foglia di fico per coprire le vergogne di traditori, parassiti e affaristi di ogni risma e colore. In sostanza, il potere giudiziario si è mutato in potere politico con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti, anche se si continua a confondere il Politico con la politica o, peggio, con la morale. 
In definitiva, la mafia non avrebbe potuto fare di peggio.