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L'UE... Quando regna bastoni

di Antonio Catalano - 20/08/2025

L'UE... Quando regna bastoni

Fonte: Antonio Catalano

Un ragionamento semplice semplice, di quelli che non hanno nessuna pretesa di fare grandi e complesse analisi, ma che vuole solo essere un piccolo contributo affinché quelli che ancora ingenuamente credono che la questione sia la difesa di un Paese “aggredito” (Ucraina) e non invece che questo Paese sia stato cinicamente utilizzato per provare a destabilizzare l’“eterno grande nemico”, la Russia, aprano gli occhi.
A proposito, ma solo di sfuggita, si ricordi che la profonda ostilità dell’Occidente Politico contro la Russia non ha niente a che fare con l’assetto che questa si dà. L'“impero” russo (non imperialista, a meno che non si vogliano usare le categorie a casaccio), a prescindere da chi vi sia al potere (Nicola II, Lenin, Stalin, Putin), è odiato non perché non abbia un assetto istituzionale e giuridico come deciso a Londra ma perché l’enorme spazio euroasiatico è boccone sempre ghiotto agli interessi imperialistici occidentali. 
Ora che gli Usa di Trump mostrano l’urgenza di chiudere la partita ucraina, visto che il principale obiettivo (l’interruzione di qualsiasi rapporto economico, commerciale, culturale dell’Ue con la Russia) è stato conseguito, emerge con chiarezza l’incapacità europea di condizionare il nuovo corso internazionale e di non essere affatto titolata a partecipare, in nessun modo, ai tavoli che contano.
Gli europei si ostinano a difendere l’“aggredita” Ucraina proponendo con la Meloni l’estensione dell’art.5 della Nato (quello che obbliga la coalizione atlantica a intervenire contro aggressione a un proprio membro) a Kiev, rendendosi disponibili ad acquistare armi americane per regalarle agli ucraini di Zelensky… ma sono fuori dai giochi, i nuovi assetti internazionali non potranno che passare sopra i propri cieli.
Non molto e questa Europa imploderà, visto le gigantesche forze che muovono verso linee di fuga del tutto estranee alle sue. Non saranno i popoli europei (che pur hanno ragioni profonde per averla in odio) ad affossarla ma le potenze che si muovono per ipotecare l'inevitabile nuovo corso multipolare, e questo evento sarà comunque da essi salutato come liberatorio. (Dopo di che altri processi liberatori dovranno avviarsi, ma questo è un altro discorso).
L’immagine di impotenza di questa Europa è data dai volenterosi in procinto di recarsi a Washington insieme al proprio beniamino Zelensky, guidati dal premier britannico Starmer che arroga a sé un potere di rappresentanza che nessuno gli ha conferito, essendo la GB fuori dall’UE.