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Più servi dei servi

di Augusto Sinagra - 11/04/2022

Più servi dei servi

Fonte: Augusto Sinagra

Non perderò tempo a commentare le battute infelici dello sportellista bancario, il quale pensa di rivolgersi a un Popolo di imbecilli: a proposito dei condizionatori a lui ha già risposto il Prof. Massimo Cacciari.
Mi interessa viceversa una riflessione: dal famoso settembre 1943 fino ad oggi la politica italiana di asservimento agli USA ha segnato e segna una linea crescente.
Questa linea politica italiana non trova la sua causa nella sconfitta in guerra ma nella sconfitta nella guerra per opera di traditori interni e dunque nel tradimento.
Il Principe Junio Valerio Borghese disse giustamente che non importa la vittoria o la sconfitta in guerra. Importa come si viene sconfitti. E noi siamo stati sconfitti nel modo più vergognoso e per causa, appunto, di un ignobile tradimento.
Il servaggio continua e il collare si fa sempre più stretto. 
Altri Stati hanno assunto ben diversa posizione a riguardo dell’intervento militare russo in Ucraina. Tanto per fare due esempi, la Francia mantiene in Russia le sue Aziende e i suoi interessi commerciali e la Germania non vuole sentire parlare di interruzione delle forniture di gas della Russia. 
Da noi si esortano i cittadini a spegnere i termosifoni per porre fine al conflitto militare in Ucraina.
No, lo sportellista bancario non è stupido, è furbo e più asservito di altri Capi di governo.
Mi è stato riferito (io mi guardo bene dall’accendere la televisione ma accenderò il condizionatore) che Lucio Caracciolo che non è propriamente l’ultimo arrivato, ha narrato dell’intenzione dello sportellista bancario di render visita al Presidente Vladimir Putin ma gli è giunta una intimazione d’oltre Oceano a non farlo, e non l’ha fatto.
Lui pensa di conseguire la pace eliminando i condizionatori: evidentemente un filo di tragica comicità lo unisce al giullare che fa il Presidente dell’Ucraina e che è un ashkenazita. Chi conosce le dinamiche etniche interne in USA e conosce la storia di certi insediamenti in quel contesto geografico, mi capisce.
Quanto al servaggio italiano e al non servaggio della Germania, ciò spiega quel che dico spesso e che cioè oltre a perdere la guerra abbiamo anche perso la pace. Cioè la nostra libertà e la nostra indipendenza politica, economica e monetaria.
Un dato è incontrovertibile: quali che siano i rapporti con gli USA o l’appartenenza o meno alla NATO, gli altri Stati difendono i propri interessi e difendono i propri cittadini.
Qui in Italia si difendono soltanto gli interessi di cittadini stranieri se questo coincide con gli interessi degli USA o con altri interessi stranieri.
Esser più servi dei servi non è solo una condizione di schiavitù, ma è anche una scelta. Anche la Germania ha perso la guerra ma difende i suoi interessi.
Questa scelta legittima il dubbio che essa sia determinata anche da una personale convenienza.
Quali rapporti ancora esistono tra lo sportellista bancario e la Goldman Sacks o con la NATO?
Ah, dimenticavo: il figlio lavora come dirigente in una banca del Gruppo e lui pare che aspiri alla nomina a Segretario Generale della NATO.