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Razzismo come pretesto

di Mohamed Niang - 09/09/2019

Razzismo come pretesto

Fonte: Appelloalpopolo

Prima di darmi dello xenofobo ascoltate attentamente. Perché per tanti secoli è avvenuta quella tratta ignobile, chiamata commercio triangolare, con la quale milioni di africani sono stati deportati nelle Americhe, a lavorare come bestie? Perché erano convinti che gli africani erano inferiori o perché semplicemente erano coscienti che erano facilmente sfruttabili e serviva una giustificazione di tipo razziale, per poter esercitare al meglio quello che era un dominio prettamente economico? Che poi alcuni pazzi, ai piani alti, fossero convinti che i neri fossero inferiori è vero. Ma sicuramente il movente principale è di tipo economico. Serviva loro manodopera gratuita per raccogliere il cotone o badare agli animali. Che poi buona parte del popolo se l’è purtroppo bevuta e ha creduto che davvero noi africani eravamo inferiori e ciò ha consentito, a quello che era all’inizio un pretesto per un dominio economico, cioè le teorie sulla razza, di avere una rilevanza primaria che consentì il totale asservimento degli schiavi neri è altrettanto vero.
L’unico caso in cui l’ideologia razzista in senso stretto è altamente rilevante ancora più di quella economica è stato il nazismo che aveva implicazioni biologiche veramente inquietanti. Quello che intendo è che colui che detiene il potere economico ha sempre avuto bisogno di avere dei pretesti per legittimare il potere. Oggi il ricco ha bisogno di deportare nuovamente africani visto che ormai li ha completamente resi docili e pronti a tutto per sopravvivere. Non ha più bisogno di teorie sulla razza. È una strategia inutile che sarebbe anzi dannosa. Fatto sta che l’effetto è lo stesso. Anzi fa finta di sentirsi in colpa e probabilmente qualcuno ci casca pure ed elogia l’operato del suo aguzzino. Oggi è la stessa cosa, semplicemente non possono più metterci nei campi di cotone, è politicamente scorretto. Cercano di indurci alla schiavitù approfittando del nostro stato di necessità offrendoci 2€ all’ora per raccogliere i pomodori, sapendo comunque che difficilmente noi andremo a denunciarli. Anzi si presentano come benefattori. Capitalisti come George Soros e come Jacques Attali che vengono dipinti dalla propaganda come benefattori e filantropi non hanno l’interesse di adottare quelle teorie sulla razza del XVI sec., non funzionerebbero e sarebbe altamente controproducente. Hanno bisogno di fare l’opposto. Per continuare il commercio di schiavi, nel mondo moderno, bisogna creare guerre e continua povertà in un continente già allo stremo, così da avere una massa di disperati pronti ad essere l’esercito industriale di riserva pronto a lavorare in condizioni disumane, che però, non avendo avuto l’Africa movimenti per i diritti sociali, potrebbero apparire agli occhi di tanti africani condizioni difficili ma accettabili. Nel frattempo, mentre le élites cercano di battersi, almeno apparentemente, contro il razzismo lontano dagli occhi dell’opinione pubblica occidentale, continuano a saccheggiare risorse, rubare le terre, incentivando il fenomeno migratorio. E mentre bisticciamo fra di noi, neri bianchi, gialli e rossi, loro se la ridono riuscendo a mantenere il suprematismo economico, che non hanno mai perso, sul 99% della popolazione.