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Una catastrofe antropologica

di Fabio Falchi - 27/09/2019

Una catastrofe antropologica

Fonte: Fabio Falchi

Trasformare una ragazzina (sicuramente in buonafede e vittima essa stessa di una sofisticata manipolazione) in un fenomeno da baraccone, al fine di trasformare anche una questione seria come quella dell'ambiente - ossia del nostro rapporto con la terra - in un "prodotto" della società capitalistica è uno dei tanti segni della degenerazione della civiltà europeo-occidentale.
Dovrebbe essere evidente a chiunque, del resto, che non è possibile cambiare il nostro rapporto con la terra senza un radicale cambiamento dei rapporti sociali ed economici o, meglio, del nostro essere-nel-mondo per usare il lessico heideggeriano.
"Spirito e suolo" (si badi non "sangue e suolo") è una "formula politico-culturale" che non solo è espressione di una "ecologia profonda" che ha ben poco a che fare con gli stereotipi di un naturismo convenzionale e banale, ma implica pure un paradigma politico-sociale incompatibile con l'attuale sistema neoliberale. Basterebbe comprendere questo per non lasciarsi ingannare da chi ha tutto l'interesse a cambiare tutto perché non cambi nulla.
Invero, noi rischiamo non tanto una catastrofe ecologica quanto piuttosto una catastrofe antropologica dato che la stessa questione ecologica dipende da quella antropologica e sociale non viceversa.