Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Una conferma tombale

Una conferma tombale

di Andrea Zhok - 16/01/2022

Una conferma tombale

Fonte: Andrea Zhok

L’altro giorno a Piazza Pulita (La7) Pierluigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico ed ex ministro della Repubblica, ha affermato:
“Finché c’è posto per curare, bene. Se non ci fosse più posto, non sta fuori un malato di tumore o di leucemia perché qualcuno dice che il vaccino è roba da ridere. Questo bisogna che lo diciamo.”
L’affermazione di Bersani non è in verità niente di nuovo in questo tetro periodo della storia repubblicana, avendo avuto più volte occasione di udire minacce o raccomandazioni circa l’appropriatezza dell’idea che un cittadino che abbia scelto di non sottoporsi all’attuale vaccinazione anti-Covid non meriti di essere curato, o solo in subordine a tutti gli altri. Ma per quanto non nuova, e per quanto tinteggiata retoricamente con un contrasto ben scelto – malato oncologico vs. l’ignobile Franti che ride del vaccino – questa affermazione, pronunciata con tono torvo e ammonitore da uno dei leader storici di ciò che una volta si diceva “sinistra” rappresenta un salto di qualità. Se qualcuno avesse avuto bisogno di conferma del mutamento antropologico ed etico avvenuto nella “sinistra” in era neoliberale, questa affermazione suona come la sua conferma tombale.