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Economia e Politica fragili come Cinecittà

di Pierluigi Paoletti - 20/04/2007

 

Il caso Telecom è emblematico ed evidenzia, a chi ancora non lo avesse capito, il modo di

procedere delle forze che regolano i rapporti economici e politici.

Si crea un problema, per Telecom è stata l’offerta degli americani e dei messicani, per la

guerra in Afganistan e Iraq il crollo delle due torri. Al problema segue una reazione, che il

più delle volte fa leva sull’orgoglio o sulla rabbia, per Telecom il primo, mentre per la

guerra sono state usate entrambe le leve emotive.

Dopo questo, abbiamo la soluzione già a suo tempo preparata a tavolino, ma che senza lo

scatenarsi del problema, non sarebbe mai stata accettata dalla opinione pubblica: il popolo

americano non avrebbe MAI accettato la guerra in Afganistan e Iraq, così come nessuno

avrebbe accettato una Telecom in mano alle banche o a Berlusconi.

Il potere, agendo su queste leve emotive e aiutato ad arte dai mass media che bombardano

l’opinione pubblica, può prevedere a tavolino il percorso che deve seguire per raggiungere il

suo scopo aggiustando il tiro in base alla reazione.

Il risultato di questa operazione, piuttosto semplice e grossolana una volta smascherata, è

che si aumenta la dipendenza delle persone dal potere perché si fa scatenare in loro

l’emozione più violenta e potente di tutte cioè la PAURA. Attraverso una preciso lavoro di

manipolazione psicologica si fa immaginare all’opinione pubblica un futuro nero pieno di

incognite, di povertà, di nemici non identificabili che lavorano nell’ombra e minacciano i

nostri averi, i nostri affetti.

Attraverso questa intensa emozione, forse più distruttiva anche della rabbia, deleghiamo il

nostro potere nelle mani di quello che nel teatro greco e latino era chiamato il Deus ex

machina che risolve per noi una situazione apparentemente senza soluzione.

La rabbia e la paura hanno spinto gli americani a dare poteri, quasi dittatoriali, al loro

presidente che ha messo in atto il piano che ha portato ad uccidere una cifra vicina al

milione di persone, la maggioranza dei quali vecchi, donne e bambini, per mettere le mani

su quella che oggi si scopre essere la maggiore riserva mondiale di greggio

http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=4662

La paura consegnerà Telecom ai veri padroni dell’economia ovvero le banche che la

metteranno in mano a personaggi di loro gradimento, diventando così i salvatori

dell’orgoglio nazionale (!?). Un'altra delle prerogative di questo percorso, fatto ormai

centinaia e centinaia di volte, è quella che alla comunità si fa pagare non una, ma più e più

volte e anche a caro prezzo la stessa cosa. E’ accaduto con le grandi nazionalizzazioni degli

anni ’60 quando furono pagate ai privati cifre altissime mentre sarebbe bastato aspettare la

scadenza delle concessioni per avere quei settori strategici gratuitamente. E’ accaduto con le

successive privatizzazioni che hanno portato privati e potentati economici a fare grassi affari

pagando due lire i gioielli di famiglia e poi rivenderli a cifre astronomiche (un esempio su

tutti la vendita da parte dello stato del Banco di Napoli a 32 ml di euro e poi rivenduto a

1000 ml di euro dopo pochi anni), oppure a risolvere i propri problemi finanziari acquisendo

e depredando aziende in monopolio (telecom, autostrade).

La paura di perdere posti di lavoro ha fatto fare alla Fiat affari d’oro con gli aiuti statali

(cassa integrazione etc.): quando il mercato andava bene incamerava gli utili e quando le

vendite diminuivano si guadagnava lo stesso facendo pagare alla collettività i costi dei

dipendenti. Per non parlare dei giochetti fatti con la borsa, si fa credere di stare per fallire

(Fiat quattro anni fa valeva 5 euro) poi un aiutino di stato qua, una rottamazione là e un

artificio contabile qua e là, oggi vale 20 euro e fra breve vedrete ricomincerà la solita e

vecchia storia che il mercato si sta fermando, i bilanci sono in perdita ecc. ecc. in modo da

poter vendere grandi quantità di azioni per poi ricomprarle quando sono ai minimi.

Con Telecom, accadrà la medesima, vecchia storia: l’abbiamo svenduta (lo stato) a

Colaninno e poi a Tronchetti che l’hanno letteralmente depredata di ogni suo avere,

compreso l’ingentissimo patrimonio immobiliare oggi in mano a fondi esteri e a Pirelli Re a

cui oggi la Telecom paga lauti canoni di locazione, e a breve ci faranno sborsare un’altra

montagna di denaro per riacquistare la rete e altrettanti per fare quei necessari investimenti

che Telecom e i sui proprietari nel tempo si sono guardati bene dall’effettuare. E cosa ancor

più raccapricciante vediamo banche e imprenditori come Colaninno e Berlusconi che

vengono chiamati in causa come salvatori dell’onore della patria……..ma ci faccia il

piacere direbbe il Principe de Curtis in arte Totò!

Capite bene che continuando a delegare il proprio potere la propria sovranità (monetaria,

territoriale, industriale, alimentare etc.) nelle mani di questi poteri economici, politici la sola

cosa che possiamo sperare è che almeno ci lascino le mutande, ma vedendo come stanno

andando le cose, pensiamo che ci dovremo accontentare della foglia di fico!

L’altra possibilità è che ricominciamo a prendere le redini delle nostre vite, abbandonare

ogni paura, tanto peggio di così non potrà andare, e prima di tutto controllare da vicino

l’operato dei politici più vicini a noi, quelli dei comuni, delle province e convincerli che il

loro interesse è fare l’interesse delle comunità. Dalla politica dei livelli superiori ci

aspettiamo veramente poco e lo spettacolo si sta facendo ancora più squallido, sempre che

questo sia possibile. Destra e sinistra si stanno sempre più avvicinando in un magma senza

forma che ingloba tutto quello che incontra e fa fare alla sinistra le riforme che la destra non

è riuscita a far passare, senza più ideali, idee per cui lottare, ma solo degli ordini da eseguire

al meglio per continuare ad esercitare il potere e avere qualche briciola di vantaggi che

cadono dal tavolo dei veri padroni del mondo che si chiamano Goldman Sachs, Morgan

Stanley, Standard&Poor’s banche centrali e ancora Capitalia, Banca Intesa S. Paolo etc.

Poiché tutto è simbolico e se letto con attenzione ci indica la strada da seguire, come

interpretate il fatto che il congresso della Margherita, che a breve confluirà nel calderone del

partito democratico, si svolge a Cinecittà, nel tempio della illusione, dove tutto quello che si

vede è falso? Non è uno scherzo (http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/politica/partito-democratico/datacongresso/

data-congresso.html )! oggi tutto quello che vediamo è solo apparenza, forma senza

sostanza, un mondo fatto di illusioni sempre più perfette, ma sempre e comunque illusioni,

pronte a cadere quando ci svegliamo dal sogno.

Se cresciamo come persone e come popolo e riconosciamo il percorso Problema-Reazione-

Soluzione nelle grandi come nelle piccole cose quotidiane, nessuno potrà mai più spogliarci

del nostro potere e allora come per magia tutte queste illusione costruite ad arte per sottrarci

il nostro potere, appariranno come realmente sono: una fragile scenografia di un film che

non ci appartiene più.

Dall’illusione della economica e politica passiamo a quella valutaria dove sembra che l’euro

sia più forte del dollaro, ma a ben vedere e conoscendo il meccanismo di emissione delle

monete si capisce che è più corretto dire che in questo momento l’euro si svaluta ad una

velocità minore rispetto al dollaro. Un dato su tutti se in eurolandia si stampa moneta al

ritmo del 10% all’anno e l’economia cresce invece del 2,5, ma da noi molto meno, allora

abbiamo un’inflazione REALE del 7,5% invece che del 1,9% di quella ufficiale. In realtà

l’inflazione è molto, ma molto più ampia perché il denaro cartaceo è solo il 10% mentre

quello elettronico e il 90% e se ci affidiamo ai dati sull’indebitamento aziendale e privato

allora abbiamo una massa monetaria che è decine e decine di volte (60 ma forse 100 e più

perché è impossibile avere dati precisi) la crescita dell’economia reale. Capito allora perché

parliamo di illusione?

Guarda caso proprio in questi giorni il Governo sta per varare una legge che introduce il

denaro elettronico http://www.centrofondi.it/articoli/Den_Elettronico.pdf ,

facendocelo passare per un provvedimento anti evasione e di adeguamento alla media

europea. Chi ha seguito bene il ragionamento che abbiamo fatto prima avrà visto accendersi

la luce rossa dell’allarme e avrà sentito una voce che dice: attenzione, ATTENZIONE

perdita di potere in atto.

Bene se avete visto la lucina e sentito la voce, siete sulla buona strada per riuscire a vedere

che il Re è nudo! Con il denaro elettronico sarà impossibile sapere quanto denaro sia in

circolazione e di conseguenza quanta ricchezza reale viene sottratta ai legittimi proprietari

mentre invece sarà possibile controllare le persone in tutte le loro operazioni.

Non cadiamo ancora una volta nella loro trappola!

Ma riprendiamo la nostra analisi dell’euro: il ciclo a tre mesi è ancora saldamente nella

fascia superiore sintomo di buona salute del rialzo del cross euro dollaro

Secondo le linee di Gann avrebbe ancora un po’ di margine di crescita prima di incontrare

degli ostacoli (il cerchietto rosso individua l’area di potenziale massimo)

Un aiuto ci viene anche dalla proiezione che individua il massimo del ciclo annuale tra ora

e la metà di maggio (cerchio blu).

 

Per oggi vi salutiamo ricordandovi che niente è come sembra.

That’s all folks