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Salviamo il lago Aral vittima dell'industrializzazione

di redazionale - 29/04/2007

       
 

Una petizione lanciata da Blogeko per salvare il lago Aral

aral2Volete aiutarci a salvare il lago Aral? Vi spiego brevemente cosa dovete fare. Andate su http://www.petitiononline.com/lagoaral/ e apponete la vostra firma. Non sapete da cosa bisogna salvare il lago Aral? Cercherò di darvi qualche breve delucidazione. In epoca di guerra fredda l’ex regime sovietico destinò la zona compresa tra Kazakistan e Uzbekistan alla produzione di cotone. Per fare questo deviò il corso dei due principali affluenti del Lago Aral, l'allora quarto lago più grande del mondo, per alimentare un sistema di dighe. Le acque del lago hanno ormai raggiunto una salinità di 50 grammi per litro (le acque oceaniche ne contengono 35 grammi per litro) che le rende non potabili sia per gli animali che per gli uomini. La comunità del Lago, un tempo formata da 150 mila persone, che produceva il 10% di tutto il caviale dell’ex Unione Sovietica, è di fatto dipendente dalle forniture di acqua dolce dalle zone esterne. In solo mezzo secolo la superficie del Lago si è ridotta del 50%. Di 180 specie animali che vivevano legate alla distesa d’acqua ne sono rimaste solo 40. Le specie ittiche si sono ridotte dell’80%. Anche il clima è cambiato facendo diventare la zona sempre più torrida e battuta da tempeste di polvere. Per questo motivo abbiamo deciso, come redazione di Greenplanet, di appoggiare l'iniziativa di Blogeko. L'obiettivo, in breve, è di porre all'attenzione del governo questa vicenda, affinché se ne faccia portavoce presso l'Unione Europea. Un consiglio: per leggere correttamente il testo utilizzate la codifica Unicode (UTF-8). Firmate la petizione.