Afghanistan, dall'oppio all'eroina
di Enrico Piovesana - 27/06/2007
L'oppio prodotto nel Paese viene trasformato in morfina ed eroina prima di essere smerciato |
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![]() Nessuno invece si è soffermato sulla vera novità del rapporto Onu, appena citata nell’introduzione del documento, ma debitamente sottolineata dalla rappresentante dell’Unodc in Afghanistan, Christina Oguz: l’Afghanistan non esporta più oppio grezzo, ma direttamente morfina ed eroina raffinate nei laboratori afgani.
![]() Una conferma dell’attività di raffinazione in Afghanistan – si legge nel rapporto dell’Onu – è venuta anche da numerosi sequestri di anidride acetica (C4H6O3) effettuati recentemente nel Paese: questa sostanza è nota per il suo utilizzo nel processo chimico di sinterizzazione dell’eroina a partire dalla morfina estratta dall’oppio.
![]() Ma il problema dell’oppio in Afghanistan, necessiterebbe di ben altri approcci, che tengano conto di un fattore fondamentale: il coinvolgimento dello stesso governo di Kabul nella produzione dell’oppio. Come recentemente rivelato da Ayub Rafiqi, direttore dell’Associazione Proprietari Terrieri della provincia di Kandahar, “circa il 60 percento delle piantagioni di papavero da oppio si trovano in terreni di proprietà statale, che le autorità locali affittano, spesso in nero, ai privati”.
Alla luce di ciò, non stupisce che altri proprietari di terre coltivate a papavero, quelli di Helmand, in aprile abbiano addirittura manifestato davanti alla sede del governatore locale per chiedere la sua mediazione in una vertenza salariale con i raccoglitori stagionali. |