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Irlanda, Scozia, Galles: tempi duri per chi vuole inceneritori, nucleare, carbone

di MC - 11/10/2007

 
E’ un vento d’ambiente e libertà quello che è soffiato su Irlanda del Nord, Scozia e Galles nelle recenti elezioni per i Parlamenti e le Assemblee locali. Tutti i partiti nazionalisti, dal Sinn Fein delle ‘Six Counties’, allo Scottish National Party in Scozia al Plaid Cymru in Galles, hanno vinto le elezioni mettendo al centro della loro agenda politica la difesa dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, la lotta ai cambiamenti climatici. Tutti con programmi che da noi in Italia sarebbero giudicati “radicali”. Segno che identità e difesa del territorio e della natura sono un tutt’uno ed è questa la ricetta giusta per salvaguardare la propria Patria, sia “piccola” , “grande” o “senza stato”. Nel rispetto di tutti coloro che ci vogliono vivere in pace, senza xenofobie e razzismi ed assurdi miti di “sviluppo” (o sottosviluppo visti i risultati ?) a tutti i costi. 
IRLANDA - Dopo il successo nelle elezioni dell’Assemblea delle Sei Contee gli ex acerrimi rivali del Sinn Fèin di Gerry Adams  (che sono diventati  il primo partito indipendentista cattolico con il 26% dei consensi) ed il Democratic Unionist Party, gli unionisti oltranzisti del reverendo Ian Pasley (31% dei voti) hanno firmato uno storico accordo di governo. Un “patto” che molti osservatori internazionali vedono come la chiave di volta per arrivare al disarmo ed alla pacificazione dopo decenni di lotte insanguinate. Nelle sei contee si annuncia anche una politica decisamente ambientalista. Il Sinn Fèin nel suo programma elettorale è stato chiaro: “obiettivo rifiuti zero, efficienza energetica come presupposto all'uso di fonti rinnovabili, ferma opposizione a nucleare e OGM, potenziamento del trasporto pubblico, no alla privatizzazione dell'acqua”. Ed è proprio sul ruolo pubblico dell’acqua che Sinn Fèin e DUP hanno trovato il primo accordo di governo. 
“DUBLINO  VERSO RIFIUTI ZERO” -Sui rifiuti il Sinn Fèin, che nel  consiglio comunale della capitale Dublino il 3 aprile ha fatto approvare la strategia “rifiuti zero” con obiettivo del 60% di differenziata entro il 2008, parla chiarissimo: “Sviluppo di politiche per la riduzione a monte dei rifiuti, il riuso e il riciclaggio; trattamento meccanico biologico della frazione residua; messa al bando degli inceneritori; chiusura delle discariche non a norma; messa al bando di prodotti non riciclabili quando esiste una alternativa riciclabile; realizzazione di impianti per il riciclaggio e sviluppo del mercato delle materie prime seconde; obiettivo minimo di riciclaggio per i Comuni irlandesi: 50%; divieto di conferimento in discarica di materiali compostabili entro il 2010”. Nel Parlamento della Repubblica d’Irlanda dove il partito di Adams ha circa il 6,5% di voti il Sinn Fèin con battaglie in ogni comunità contro la progettazione d’inceneritori (ricordiamo che l’Irlanda ne è tutt’ora priva) ha portato il dibattito a livello nazionale mettendo in seria difficoltà la lobby industriale che li sostiene. Sono stati tantissimi i comuni che seguendo le campagne di comitati locali che hanno unito associazioni ambientaliste, d’agricoltori ed il Sinn Fèin, hanno votato “no” all’incenerimento.
 SCOZIA – Profuma d’ambiente anche il grande successo alle recenti elezioni del Parlamento di Scozia dello Scottish National Party di Alex Salmond che per la prima volta è diventato il primo partito con il 32% dei consensi. Nel suo programma il no deciso al nucleare, il progetto di arrivare entro il 2020 a far muovere tutti i mezzi pubblici ad energie pulite e bio-carburanti ed il 30% dei mezzi privati. Se il Regno Unito ha l’obiettivo di ridurre i gas serra (C02) del 60% entro il 2050, la Scozia dell’SNP, sostenuto anche dal celebre Sean Connery ‘007’, punta decisamente più in alto: 80% da raggiungere con un ritmo del -3% l’anno. Per raggiungere questo si propongono piani massivi di risparmio energetico (dal 20% al 50% di risparmio) per abitazioni pubbliche e private e l’industria, usi di energie rinnovabili tramite una distinta politica energetica scozzese. Anche sui rifiuti lo Scottish National Party segue le orme del Sinn Fèin. L’obiettivo dichiarato nel programma è “Scozia Rifiuti Zero”. Per questo si propone di estendere sempre più la raccolta differenziata porta a porta in tutta la Scozia  specialmente della plastica ed agire sul fronte della riduzione alla fonte e della differenziata anche per le industrie. Proposto un piano nazionale per la riduzione da studiare con le industrie. Lo Scottish National Party parla poi di micro-cogenerazione e di decentralizzazione della produzione dell’energia elettrica. Poco convincente, dal punto di vista ambientalista - va invece detto - la parte del programma dello SNP dove si parla di sviluppare i programmi per cercare  di “catturare l’anidride carbonica” per inviarla nel sottosuolo.
GALLES Nel Galles il Play Cyrmu, che pur aumentando voti e seggi è rimasto il secondo partito con il 23% dei consensi, ha anch’esso una grande sensibilità ambientalista. Riciclaggio spinto e riduzione alla fonte come priorità sui rifiuti, no al nucleare ed alla privatizzazione dell’acqua,  promozione della micro-cogenerazione e del risparmio energetico per le abitazioni con test di consumo energetico per ognuno con l’obiettivo di ridurre del 50% i consumi. Messa al bando delle lampadine ad incandescenza. Ed ancora entro il 2015 arrivare al riscaldamento domestico “carbone-zero”. Per gli edifici pubblici l’obiettivo “carbone-zero” deve essere entro il 2012. Si richiede poi una legge ad hoc per costruire tutte le abitazioni a risparmio energetico. Sostenere tutte le imprese che muovano la propria economia da una politica energetica dipendente dal carbone ad una ad energie rinnovabili. Muovere le merci e chiudere negozi locali per i nazionalisti gallesi “provoca inquinamento”. Una lezione di buonsenso a molti ancora non nota nel nostro paese. Quindi l’obiettivo è salvaguardare tutti i negozi locali. Meno ti muovi meno inquini e più aiuti l’economia locale. Concetto semplice. Nel programma si parla di arrivare all’80% di cibo proveniente da culture locali entro il 2015. Questo si potrebbe fare aiutando l’agricoltura gallese anche attraverso l’auto-produzione d’energia attraverso biomasse dedicate. Insomma la “decrescita” come programma.
CONCLUSIONE- I  casi sono due. O in Irlanda del Nord, Scozia, Galles sono tutti impazziti avendo dato larghissimo consenso a movimenti che trovano nella salvaguardia ambientale un punto di forza insieme a quella della propria storia ed identità (in una visione comunque multietnica e non chiusa e xenofoba) oppure “arretrati” o peggio in malafede sono i politici di casa nostra che pur dicendosi attenti alle tematiche comunitarie, sia nazionali che regionali o delle nostre “piccole patrie”, invece di puntare a politiche coraggiose e virtuose sui temi della difesa dell’ambiente e della salute sono complici o ostaggi di comodo di potenti lobby industriali. Da quella degli inceneritori che tramite Waste Italia, come ricordato da “Report”, finanzia  con regolari contributi An, Forza Italia e DS, a quella del nucleare che nelle commissioni del Senato fa approvare documenti bi-partisan con  Cdl-Ds-Margherita con primo firmatario Stefano Stefani (Lega Nord) per dire sì all’avvio di programmi nucleari in Italia (alla faccia di un referendum), per finire con quelle del carbone e del petrolio.
Che nazioni e popoli vogliono salvaguardare questi politici del “fumo”? Nazioni grigie, dove il verde si vede solo negli spot finti e ingannevoli delle loro aziende quotate in borsa ? Nazioni dove l’azzurro del cielo è solo quello finto del camino colorato dell’inceneritore di Brescia ?
Cari Matteoli e Bersani che parlate di “termovalorizzatori” e “carbone pulito”, caro  Pecoraro Scanio che dici no agli inceneritori ma poi proponi “dissociatori molecolari” che altro non sono che  inceneritori al pari dei “termovalorizzatori” (così sono classificati tali impianti in Islanda, i  “dissociatori”sono una invenzione linguistica tutta italiana) sappiate che anche in tema d’ambiente e salvaguardia del creato usando le parole di Bobby Sands: "Tiocfaidh ár Lá”. “Verrà il nostro giorno!”.
 
Internet: Sinn Fèin http://www.sinnfein.ie/pdf/AssemblyManifesto2007small.pdf http://www.dublinsoutheast.com/news/4279
Scottish National Party-http://www.snp.org/policies/finance-and-sustainable-growth