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In Francia ritirati vaccini immunostimolanti

di Altroconsumo.it - 09/01/2006

Fonte: Altroconsumo.it

Il rapporto rischio/beneficio è considerato sfavorevole. Le infezioni recidivanti devono essere gestite con altri mezzi. E in Italia?

L'AFSSAPS (Agenzia Francese di Sicurezza Sanitaria e dei Prodotti Medicinali) ha deciso di ritirare dal commercio i farmaci immunostimolanti usati per prevenire le infezioni recidivanti delle vie respiratorie in bambini e adulti "fragili".

Si tratta di specialità medicinali che contengono antigeni batterici, cioè frammenti di batteri che, assunti dall'organismo sano, ne dovrebbero stimolare la risposta immunitaria (cioè stimolare la produzione di anticorpi necessari per contrastare il batterio vero e proprio, quando questo attaccherà l'organismo).

Secondo l'agenzia francese "l'efficacia e il meccanismo d'azione rivendicati da questi farmaci non sono dimostrati in base agli attuali criteri richiesti per la valutazione dell'efficacia dei prodotti". In altre parole, l'efficacia di questi farmaci non è dimostrata. Inoltre, scrive sempre l'AFSSAPS, "l'analisi dei dati di sicurezza d'impiego di tali prodotti mette in evidenza effetti indesiderati rari ma potenzialmente gravi, essenzialmente di tipo allergico o cutaneo".

In pratica, questi farmaci sono poco sicuri perché possono causare effetti collaterali di vario tipo: frequenti e transitori come i problemi gastrointestinali (nausea, vomito), la tosse, la febbre o le eruzioni cutanee; ma anche effetti rari e gravi come l'asma e le reazioni allergiche. Insomma, il rapporto rischio/beneficio di questi farmaci immunostimolanti è stato considerato, a oggi, sfavorevole.

In Italia i farmaci appartenenti a questa categoria si trovano in classe C, cioè sono a carico del cittadino, e devono essere venduti dietro presentazione di ricetta medica. Contengono antigeni batterici o lisati batterici e i loro nomi commerciali sono: Acintor, Biomunil, Biostim, Bronchomunal, Bronchovaxom, Immucytal, Ismigen, Paspat. Abbiamo chiesto all'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) perché da noi questi farmaci siano ancora in commercio.

Le stesse prove effettuate per valutare efficacia e sicurezza che hanno portato al ritiro di questi farmaci in Francia non valgono forse anche per l'Italia? Non sarebbe quindi il caso di rivedere il profilo rischio/beneficio di questi farmaci tuttora in vendita in Italia?

L'AFSSAPS ricorda che le infezioni recidivanti, cioè ricorrenti (per cui questi farmaci vengono solitamente prescritti) devono essere gestite con altri mezzi: - nel bambino, queste infezioni necessitano al massimo di farmaci sintomatici, perché sono spesso di origine virale (e non batterica) e tendono a risolversi spontaneamente - nell'adulto, la prevenzione delle infezioni recidivanti deve essere incentrata sulla gestione dei fattori individuali (per esempio allergie, reflusso gastroesofageo) e ambientali (fumo, attivo e passivo) che le favoriscono.

Chi sta assumendo questi farmaci dovrebbe ridiscutere con il medico curante la loro reale utilità.