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Conferenza di Monaco : allargare la NATO a Israele e attaccare l'Iran

di Voltaire, édition internationale - 13/02/2006

Fonte: lettera_informazione




Il 4 e 5 febbraio 2006, si è tenuta a Monaco la 42^ conferenza
annuale sulla politica di sicurezza.  I 300 partecipanti hanno
parlato dell'allargamento della NATO e della crisi iraniana. Si sono
succeduti sulla tribuna Angela Merkel, Donald Rumsfeld, John McCain,
Michèle Alliot-Marie e Mikhaïl Sakachvili.

 
Il progetto di allargamento della NATO alla totalità degli alleati
degli Stati Uniti era stato reso esplicito nel rapporto dell'ex
Primo ministro spagnolo Jose-Maria Aznar, La NATO, un'alleanza per
la libertà. In esso, si ventilava la possibilità di farvi aderire
non solo l'Ucraina e la Georgia, ma anche il Giappone e l'Australia
e, perché no, Israele. L'Alleanza sarebbe così divenuta una
coalizione permanente al servizio del Bene in quanto definito dalla
Casa Bianca.


Tuttavia, non era troppo visibile il legame immaginato dagli
organizzatori della Conferenza tra l'allargamento e la crisi
iraniana. La spiegazione del testo è stata fornita subito prima dal
signor Aznar, durante una presentazione preparata da George Schultz
allo Hoover Institute, poi in un intervento pubblicato dal Wall
Street Journal : la NATO dovrebbe avere per missione quella di
coalizzare gli Stati occidentali od occidentalizzati per battere il
gihàd in generale (vale a dire l'Islam) e l'Iran in particolare.
L'adesione di Israele all'Alleanza creerebbe a tutti gli altri Stati
membri un obbligo di portare soccorso allo Stato ebraico se fosse
attaccato dall'Iran anche per legittima difesa.