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Figli di Muse minori: gli scrittori italiani dimenticati

di Danilo Tacchino - 08/11/2009

 

Non c’è che dire: è un libro molto interessante questo “Figli di Muse minori” (pagine 204, Euro 12,00), pubblicato dalle GDS Edizioni, di Vaprio d’Adda (Milano). Si tratta di una serie di 14 biografie letterarie, piene di aneddoti e curiosità, oltre che di critica letteraria, dedicata a scrittori italiani ritenuti minori e oggi ingiustamente dimenticati.

Figli di Muse minori (che sono sostanzialmente saggi letterari strutturati secondo il genere della biografia umanistica, un po’ alla maniera del Trattatello in laude di Dante, del Boccaccio, tanto per fare un esempio illustre) è quindi un’operazione non soltanto coraggiosa per se stessa, ma didattica in quanto offre lo spunto iniziale per poter aprire nuovi studi e ricerche verso un “mare magnum” di scrittori dispersi nell’oblio del tempo. È poi necessario effettuare una distinzione tra quegli scrittori veramente dimenticati, dei quali non ne parla effettivamente più nessuno e quelli che magari sporadicamente riemergono, magari per eventi legati a commemorazioni periodiche, per poi scomparire di nuovo nel silenzio.

L’Autore ha tenuto conto di tutto questo, ed ha voluto privilegiare proprio quelli più dimenticati dal mondo letterario. Sono 14 i letterati designati, nomi (lo ripeto), dimenticati e non sconosciuti. Basta un semplice riscontro per comprendere come sia possibile riconoscerli, e ritrovare le loro sublimi valenze letterarie ed artistiche. Provate a digitare i nomi della lista di questo testo su Internet, in questi tempi in cui l’informazione viaggia a livello mediatico; li troverete tutti, chi più o chi meno. Altra considerazione: non vi è uno di questi nomi a cui non sia dedicata una via tra le migliaia di paesi e le centinaia di città che compongono il nostro paese italico.

Il valore aggiunto di questa importante operazione di “archeologia letteraria” effettuata dall’Autore, sta nell’offrire un valido contributo attraverso una selezione di nomi che ci portano a rivederne le opere e la validità letteraria. Poco o nulla esiste nella bibliografia ufficiale come metodica che porti ad un percorso identificativo dell’opera e dell’essenza di questi scrittori dimenticati, se non sparute e solitarie biografie che non seguono un percorso letterario “tout court”.

L’Autore è perfettamente cosciente di avere analizzato la punta di un iceberg che ha una massa sommersa molto corposa, ma proprio nella scelta di questa “punta” ha seguito un percorso che ci offre un’indicazione letteraria classica molto ben netta ed evidenziata. Ogni scrittore è subito descritto all’inizio del capitolo con una frase identificativa della sua opera e del periodo storico in cui ha operato e vissuto, e questo la dice lunga sulla capacità dell’autore e sulla sua figura letteraria e storica. Tre sono scrittori vissuti nel XIX secolo, cinque nel XVIII, e sei nel XVI secolo. Si è attraversato un periodo che dal Rinascimento passa al secolo dei lumi sino ai primi anni del XX secolo. Si pensi soltanto alle profonde trasformazioni avvenute nella società umana nell’ambito di questi 400 anni di storia e di letteratura!

Risulta quindi più che plausibile tollerare i limiti di questo lavoro legati essenzialmente all’applicazione di una forte selezione degli autori in campo anche perchè l’inserimento d’autori in una lista meno ristretta richiedeva un onere editoriale forse troppo eccessivo, concretizzabile oltretutto in un tomo altrettanto voluminoso e magari poco appetibile per le fauci degli appassionati di letteratura. Meglio è sicuramente apprezzare un pasto leggero ma frequente che un pranzo luculliano tutto d’un botto, pesantissimo da digerire. Ho utilizzato questa metafora per affermare come la proposta di un primo testo non voluminoso su autori poco conosciuti, può essere l’escamotage vincente che porti poi in futuro a più frequenti pubblicazioni di testi su questa categoria d’autori, che possano mantenere alta l’attenzione su questi uomini della letteratura italiana, sui quali possiamo dire qualsiasi cosa meno che siano secondari per un’affermazione importante ed una testimonianza storica fondamentale dello sviluppo letterario nella Società italiana.

Va quindi il merito a Fabrizio Legger di aver intuito e reso pubblica questa mancanza che colma un vuoto importante negli annali delle biografie letterarie italiane.

Potete richiedere il libro in tutte le librerie, oppure ordinarlo direttamente via e-mail alla casa editrice enpodistribuzione@live.it oppure direttamente all’Autore, e-mail: postremovate@postremovate.com

Visitabile il sito internet dell’Autore all’indirizzo web: www.postremovate.com