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Liberi dalla civiltà

di Guido Dalla Casa - 28/09/2010

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“Liberi dalla civiltà” è un libro scritto con linguaggio semplice e chiaro: è di agevole lettura e fa certamente pensare. Tratta un tema quasi nuovo nel panorama editoriale italiano. 

  Le idee di Manicardi si collocano nel quadro di pensiero del filosofo americano John Zerzan (autore di Future Primitive, Running on Emptiness, etc.), che ha scritto la prefazione del libro.

  Dopo un esame approfondito della vita umana degli ultimi diecimila anni, l’Autore ci porta ad esaminare tutti gli aspetti della cosiddetta civiltà: analizza quel muro  impenetrabile fatto di convenzioni, assurdità, palliativi, surrogati, oggetti, consumi e simboli che ci separa dal mondo naturale, che è l’unica realtà. La sua analisi è così profonda e radicale, che va anche oltre le idee di quel movimento chiamato dell’ecologia profonda, in Italia ancora poco conosciuto.

  E’ una sorta di Manifesto che guarda al fiorire di una nuova presa di coscienza ecologica, che indaga le cause dei mali del nostro tempo e non si lascia irretire dai rimedi di chi opera solo per sopprimerne gli effetti.

  Per almeno due milioni di anni i nostri antenati hanno vissuto in un mondo senza dominio, senza sfruttamento, senza inquinamento e mercificazione: è solo con la comparsa dell’agricoltura (circa 8000 a.C.) che l’esistenza ha preso la via di una distruttività sempre più accelerata.

   L’armonia originaria che accomunava le persone alla Natura sia è trasformata in ordine gerarchico, l’allegria in senso del dovere, la socialità in socializzazione, la sensualità in sesso, la libertà in permesso. Infranta l’originaria unione con la Natura abbiamo sottomesso le terre (agricoltura), gli altri animali (allevamento), le donne (società patriarcale), e poi gli altri umani (schiavitù, lavoro dipendente, massificazione). Oggi siamo diventati gli anonimi ingranaggi della Grande Macchina, funzionali unicamente alla sua espansione. Non contano più le persone, le relazioni, la vita genuina e autentica, ma solo i congegni, l’efficienza produttiva, la competizione, l’addestramento, la manipolazione. È la crisi di un mondo sempre più artificiale nel quale uomini e donne repressi negli impulsi vitali, resi dipendenti dai rimedi della tecno-industria, sopravvivono drogati dai diversivi senza più alcuna gioia di vivere. E questo mondo vorrebbe farci credere alle promesse dei politici, dei vari industriali illuminati e dei tecno-profeti del cosiddetto sviluppo sostenibile. Sarà meglio invece tentare di cambiare noi stessi e le nostre idee di fondo.

  L’esperimento dell’umanità, vecchio di diecimila anni, di adottare un modo di vita a spese della Natura e che ha il suo culmine nella globalizzazione economica, è fallito. E’ urgente un coraggioso cambiamento di attitudini e attività. Ci sono legioni di diagnosi e prescrizioni per rimettere in salute il rapporto fra l’umanità e la Terra, ma la più semplice ed evidente è quella che ci conduce a vivere come tutti gli altri esseri senzienti, secondo Natura e senza inutili sovrastrutture, causa di problemi ed infelicità. Sul Pianeta esistono ancora residui di alcune culture che vivevano in questo modo: non facevano mai guerre.

 Non si consigliano particolari azioni da compiere. I libri di filosofia non elargiscono consigli pratici o indicano “cosa si deve fare”: non danno ricette, per fortuna.

  Il libro non vuole celebrare il passato e rivolgersi ad esso con nostalgia, ma farci ritornare in noi stessi, riportandoci una vita serena e sviluppando nuovamente una coscienza eco-centrica in luogo di quella ego-centrica che ci sta trascinando alla catastrofe.                                                                                  

                                                                                                                   

 L’Autore: Enrico Manicardi è nato a Modena nel 1966. Avvocato, chitarrista e compositore musicale, aspira da sempre a vivere in un mondo decentrato, ecologicamente intatto e contrassegnato da relazioni calde e spontanee. Preoccupato per il soccombere del vivente a una civiltà che addomestica e irreggimenta tutto e tutti, continua a diffondere la sua voce di protesta, sperando che possa crescere in un coro sempre più affiatato.


 

Enrico Manicardi

LIBERI DALLA CIVILTA’

Ed. Mimesis, 2010      

ISBN 978-88-5750-079-9

Pag. 530

www.mimesisedizioni.it