Chi segue questo blog sa come la penso sul Gruppo Bilderberg. Ritengo eccessive e alimentate da un ego ipertrofico alcune tesi di Estulin, ma al contempo non accetto il silenzio dei grandi media su un’associazione nel più assoluto riserbo i potenti del mondo. La mia linea è analoga a quella del Guardian, che, in nome della democrazia e della trasparenza, chiede di saperne di più per permettere a ognuno di noi di farsi un’idea del Bilderberg e dunque di valutare in quale misura sia un club puramente consultivo tra personalità che una volta all’anno vogliono ritrovarsi e discutere liberamente senza essere obbligati di rendere conto ai media, e in quale misura, invece, sia un centro di potere nascosto che sfugge ai meccanismi democratici di controllo e di verifica.

E meno male che il Guardian c’è. Charlie Skelton è un giornalista del quotidiano londinese che da un paio di anni segue il Bilderberg e che con ironia e tenacia pretende dei chiarimenti. Quest’anno ha lanciato un’iniziativa davvero originale: il bilberbus, partito da Londra e diretto a Sankt Moritz, dove da domani e fino al 12 giugno cercherà di seguire i lavori (articolo in italiano qui: . Sono entrato in contatto con lui e monitorerò attentamente i suoi post, così come le osservazioni di alcuni reporter italiani free lance che lo accompagnano in questa avventura, riferendone su Il Cuore del mondo e sul giornale.it .

La speranza è di riuscire a capirne di più. Anche con i vostri contributi. Uno dei blogger più assidui e brillanti de Il Cuore del mondo, Silvio, ha già cominciato. Chi lo desidera e chi riuscisse a intercettare in Rete informazioni interessanti e attendibili è più che benvenuto su questo blog, angolo di libertà…