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United States of Al-Qaeda

di Gianfranco Campa - 26/02/2012



Proprio come avevo previsto nel mio ultimo articolo, quando ho avvertito la gente di non festeggiare prematuramente dopo il veto alle Nazioni Unite di Cina e Russia su una risoluzione contro Assad, Venerdi, in Tunisia, 75 paesi che si descrivono come “amici della Siria” si sono riuniti per discutere azioni e modi per far pressione su Assad e costringerlo a dimettersi. Questo incontro è un modo per aggirare il veto russo e cinese, e liberare il campo ai terroristi Wahhabiti per conquistare la Siria. A Tunisi sono state prese molte decisioni importanti: Numero uno, i paesi partecipanti all’incontro hanno chiesto un cessate il fuoco per valutare la situazione in Siria. Numero due, si sono svolte trattative sulla possibilità di inviare una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Siria. Numero tre, è stato concordata la consegna di aiuti umanitari alla popolazione siriana. Numero quattro, è stato deciso il congelamento dei beni della Banca Centrale siriana da parte dell’Unione europea. Ultimo, ma non meno importante, i sauditi hanno proposto di armare i ribelli, affermando che qualsiasi altra opzione da sola “non è sufficiente.” Questa proposta saudita non ha incontrato opposizione da nessuno dei delegati presenti alla riunione, spingendo ed aprendo in modo decisivo la strada a una guerra civile in larga scala in territorio Siriano . Clinton ha affermato che Assad “pagherà un costo pesante per le violazioni dei diritti umani,” una dichiarazione “profetica” che anticipa un tipo di morte stile Gheddafi anche per Assad. Clinton ha anche aggiunto che “Assad ha i giorni contati”.

I rappresentanti del Consiglio Nazionale Siriano (SNC) erano presenti alla riunione. I ribelli siriani che partecipavano alla riunione si sono affrettati ad rassicurare i delegati che se il regime di Assad sarà sconfitto, loro avrebbero “protetto” tutte le minoranze in Siria. Dovremmo essere lieti di sapere che, secondo il SNC, i cristiani, i curdi, gli alawiti ora possono stare “tranquilli”. Queste false dichiarazioni possono essere facilmente smentite guardando quanto è successo in Kosovo, Libia, Egitto e in Iraq. Fra l’altro, le minoranze in Siria non condividiamo la stessa speranza. La dichiarazione del SNC è solo propaganda. le minoranze non si fidano dei ribelli siriani. Nei giorni scorsi, alcune delegazioni cristiane e islamiche moderate si sono recate a Mosca per sollecitare sostegno e protezione da Putin se, nel peggiore dei casi, dovesse cadere Assad. Già nel mese di novembre, il Patriarca di Mosca si è recato a Damasco per colloqui con Assad, sostenendo con  parole di incoraggiamento verso Assad, ricevendo in cambio la promessa di Assad che, finché lui è al potere, i cristiani saranno protetti. Dopo aver incontrato la delegazione delle minoranze siriane a Mosca, Putin ha assicurato protezione, ma la promessa di Putin dipende dalla sua sopravvivenza alle prossime elezioni presidenziali.

La storia insegna circa i pericoli di armare “i combattenti per la libertà”. Testimonianza ne è la “alleanza” tra Al-Qaeda e gli Stati Uniti. In due video, uno uscito nel giugno dello scorso anno e uno pochi giorni fa, Al-Zawahiri leader di Al-Qaeda ha esortato i ribelli siriani a sollevarsi contro il regime di Assad, che, secondo Al-Zawahiri, è alleato con gli Stati Uniti Stati nella missione di reprimere la popolazione musulmana. L’ironia delle parole di Al-Zawahiri è chiara, anche per una persona con poca conoscenza di geopolitica, il commento di Al-Zawahiri è in forte contraddizione con il comportamento del governo americano nei confronti del regime di Assad. I fatti dicono il contrario. Sotto il controllo della famiglia Assad, la Siria non è mai stata un burattino nelle mani degli americani, al contrario. Bashar Al-Assad, e suo padre prima di lui, Hafez Al-Assad, sono sempre stati una spina nel fianco della diplomazia americana nella regione. La Siria ha sempre orbitato verso l’URSS prima, e verso la Russia di Putin oggi, piuttosto che verso gli Stati Uniti. Forse Al-Zawahiri si è confuso con il suo connazionale, Hosmi Mubarak, che era sempre stato uno strumento nelle mani dei governi americani e israeliani, solo per essere poi pugnalato alle spalle dall’amministrazione Obama durante la primavera araba (una “giusta ricompensa” per trenta anni di servitù di Mubarak verso Stati Uniti e Israele). Qualcuno ha suggerito che Al-Zawahiri ha sostenuto i ribelli siriani per screditare l’Amministrazione Obama, mostrando che Al-Qaeda è in combutta con gli Stati Uniti. Questa teoria non ha alcun senso. Dubito che Al-Zawahiri sia così sofisticato nel suo modo di pensare, le sue azioni sono guidate più dall’ideologia, che da manovre geopolitiche tattiche. Al-Zawahiri e Al-Qaeda non hanno bisogno di mostrare la loro fedeltà agli Stati Uniti per screditare gli americani, la verità è che Al-Qaeda è una creazione del governo americano. I discepoli di Al-Qaeda stanno solo strisciando di nuovo verso il loro padrone, tutto qui. Esiste una correlazione diretta tra  le rivolte egiziane e libiche, orchestrate dai Fratelli Musulmani ed altri elementi radicali islamici, e la rivolta in Siria. Esiste anche una connessione diretta tra Al-Qaeda e il sistema operativo “combattenti per la libertà” in Siria, Libia ed Egitto . Ci sono indiscrezioni sulla presenza di combattenti libici diretti verso l’ Egitto e di lì, unendosi a elementi appartenenti ai Fratelli Musulmani, verso la Siria. Ci sono anche voci non confermate di militanti islamici che stanno entrando in Siria dal confine con l’Iraq per unirsi ai terroristi  impegnati nella lotta contro il governo siriano. Si tratta di un “movimento santo” in cui alcuni dei principali protagonisti della rivolta siriana sono i Fratelli Musulmani e Al-Qaeda. Nonostante quello che I fratelli musulmani vogliano farci credere, che sarebbero  ormai una legittimata “forza democratica”, è stato dimostrato il contrario grazie all’egiziano Al-Zawahiri, il quale considera i Fratelli Musulmani, un utile alleato nella lotta alla radicalizzazione degli stati musulmani. Nel suo video, riferendosi alla Siria, Al-Zawahiri ha affermato che “Se vogliamo la libertà, dobbiamo essere liberati da questo regime. Se vogliamo la giustizia, dobbiamo reagire contro questo regime. ” Immagina un po’, Al-Qaeda  che parla di ” libertà ” e ” giustizia .” Ammetto di non aver capito, in passato, il collegamento tra Al-Qaeda e ” libertà, giustizia e diritti umani”. Un bel minestrone, Al-Qaeda = fratelli musulmani= Gruppo Combattente Islamico Libico = Consiglio Nazionale Siriano =attivisti e organizzazioni dei diritti umani, ed infine, l’amministrazione Obama con tutti i suoi leader occidentali, tutti insieme appassionatamente alla ricerca della “libertà e giustizia.”

Quanto è sorprendente trovare Al-Qaeda e gli Stati Uniti insieme ideologicamente in questo progetto per rovesciare il regime di Assad? Il cerchio si è finalmente chiuso.  Al-Qaeda è una creazione degli Stati Uniti, nel periodo dell’ invasione dell’Unione Sovietica in Afghanistan; un figlio partorito dall’ Operazione Cyclone. Zbigniew Brzezinski, un sopravvalutato e pericoloso “genio”, che come Security Advisor per l’amministrazione Carter è stato la mente dietro l’Operazione Cyclone della CIA. Operazione Cyclone, ufficialmente incominciata non appena l’invasione da parte dei sovietici in Afghanistan ha avuto inizio. Cyclone è stata l’operazione più costosa nella storia della CIA. Nel luglio 1979, il presidente Carter ha autorizzato la prima rata di 500 milioni di dollari per aiutare il Mujahedeen nel combattere i sovietici. Nel corso degli anni, sotto l’amministrazione Reagan, il flusso di denaro, l’addestramento (in Pakistan) e le armi hanno continuato fino a quando nel 1989, dopo una guerra decennale, i sovietici lasciarono l’Afghanistan. Poco dopo l’Unione Sovietica cadde. Dopo che i sovietici si ritirarono dalll’Afghanistan e l’URSS , pure gli americani se ne andarono, lasciando il governo pakistano e i Mujahedeen ai loro destini, insieme a tutte le armi e la conoscenza creata con l’addestramento ai mujahedeen stessi. I talebani e Al-Qaeda sono solo la conseguenza dell’ Operazione Cyclone, un’operazione creata dal “genio” di Brzezinski. Quando Brzezinski arrivo` in Pakistan nel 1979  si incontrò con i Mujahedeen, sollecitandoli a combattere i sovietici in Afghanistan, Brzezinski ebbe per loro parole di forte ispirazione: “Sappiamo della vostra fede in Dio e siamo certi che la vostra lotta avrà successo. L’Afghanistan è vostro vi appartiene … la vostra lotta prevarrà e riavrete indietro le vostre case e le vostre moschee. Questo perché la vostra causa è giusta e Dio è dalla vostra parte. “Come potete vedere, non c’è bisogno di Osama Bin Laden o Al-Zawahiri per ispirare i musulmani a combattere basta Brzezinski, rivelatosi efficace con le sue prediche, come qualsiasi altro Imam. In totale, stime per difetto parlano di un prezzo pagato dalle casse del tesoro Americano per l’ Operazione Cyclone di 5 miliardi di dollari.

Come possiamo vedere, non c’è nulla di più radicale della stessa politica estera americana. Puntare il dito verso le posizioni radicali di Assad e l’Iran è, al meglio ipocrisia. Hillary Clinton, una volta ha ammesso che “Le persone che stiamo combattendo oggi (terroristi islamici), li abbiamo sovvenzionati noi. Lo abbiamo fatto perché non volevamo che l’Unione Sovietica controllasse tutta l’Asia centrale “.

Per Al-Qaeda e Al-Zawahiri lo scopo di andare contro la Siria e la famiglia Assad è quello di creare un clima fertile per la promozione dell’Islam radicale. Per la Fratellanza Musulmana lo scopo è una vendetta per l’annientamento nel 1982 di 7000 dei suoi membri nella città di Hama, avvenuta per mano dal padre di Assad. Gli americani invece ritengono che sostenendo la rivolta del Medio Oriente e alleandosi con i musulmani radicali, possono raggiungere due scopi: in primo luogo, la promozione della democrazia nella regione, e in secondo luogo, estendere il controllo sul Medio Oriente. Ma proprio come l’ Operazione Cyclone ci ha insegnato, forse non domani, ma nei prossimi 20 anni è garantito che, come disse una volta il pastore di Obama, il reverendo Wright: “I polli stanno tornando all’ovile” riferendosi ai terroristi islamici dopo l’attacco dell’undici settembre.