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Continua la guerra ed il genocidio nel Donbass (Est Ucraina) nell’indifferenza della UE e dei media

di Luciano Lago - 07/07/2014

Fonte: controinformazione



Le notizie che arrivano dalla martoriata regione del Donbass ed in particolare dalle città di Slaviansk e di Kramatorsk ci raccontano di bombardamenti contro zone residenziali, di combattimenti all’interno di zone abitate e di numerose vittime civili, con famiglie ancora presenti in città rifugiatesi negli scantinati per sfuggire ai bombardamenti dell’”operazione castigo” attuata dal governo di Kiev, rompendo unilateralmente la tregua, con l’appoggio della NATO che fornisce armamenti ed assistenza all’esercito ucraino.

Ormai non si può più nascondere il genocidio e la pulizia etnica che stanno avvenendo in quella regione con la complicità dell’Unione Europea che si disinteressa e chiude gli occhi di fronte ad una guerra che è deflagrata anche per precise responsabilità di personaggi come la baronessa Ashton e Mnuel Barroso che si erano recati a Kiev per fare opera di sobillazione ed appoggiare il rovesciamento illegale del governo in carica, promettendo l’inclusione dell’Ucraina all’interno della UE, come gettare benzina sul fuoco in un paese già spaccato a metà nella divisione fra popolazione pro Occidente e pro Russia.

 

I responsabili della UE hanno contribuito a provocare la guerra civile ed hanno le mani sporche di sangue né più né meno di quelle di Obama, di John Kerry e della dirigenza statunitense che ha voluto il golpe a Kiev e lo scoppio della guerra civile per i propri fini strategici in funzione anti russa.

Adesso si ripete il copione di quanto avvenuto nella ex Yugoslavia con gli episodi di pulizia etnica e di sloggio delle popolazioni di etnia russa dalle città per fare posto agli ucraini di etnia polacca. Esistono già oltre 120.000 profughi, famiglie con bambini, che stanno riparando verso altre località della regione o in Russia per sfuggire alla guerra. Il dipartimento di Stato USA ha avuto il cinismo di dichiarare che “non è detto che siano profughi ma possono essere famiglie che si recano a visitare i nonni”.
La cosa più grave è che l’Unione Europea, oltre a tacere sulle aperte violazioni dei diritti umani da parte del governo di Kiev, sta operando contro gli interessi della stessa Europa per svolgere il ruolo di “servitore” fedele nei confronti degli USA e per questo occulta i crimini che si stanno commettendo in Ucraina benché questi siano evidenti e documentati.

Vedi: Actualidad.rt

Non c’è stata una posizione ufficiale né da parte dei rappresentanti diplomatici della UE, tanto meno da governi imbelli come quello italiano, rappresentato dalla Mogherini e da Renzi che si è dilettato nei suoi discorsi a Strasburgo nel parlare delle “mitologie di Ulisse e di Telemaco” e che ci ricordava ogni piè sospinto dell’Europa dell’Erasmus ma si guarda bene di parlarci di quanto accade in Ucraina, del genocidio e della pulizia etnica, degli interessi che si muovono dietro questa guerra e di quale sia la posizione italiana in merito. Come se anche l’Ucraina non fosse in Europa.
La viltà di questi personaggi ed il loro servilismo verso i poteri dominanti (Stati Uniti ed istituzioni finanziarie) rimarranno nella Storia molto più che non le elucubrazioni classiche e poetiche utilizzate per coprire la loro vacuità.

Inutile poi parlare dell’atteggiamento della grande stampa e delle TV che occultano le notizie della guerra in Ucraina, delle cause e dei responsabili, utilizzando come schermo le notizie ufficiali ed i comunicati dettati da quella colossale macchina della propaganda costituita da CNN, Fox News, Sky News, BBC, Reuters, ecc. della quale i media nazionali ripetono i comunicati e le note delle agenzie in modo acritico e ripetitivo.

Il tutto predisposto in maniera tendenziosa per far apparire come responsabile della situazione determinatasi in Ucraina il “cattivo Putin” e la Russia che costituisce una minaccia per l’Europa e giustificherebbe l’ampliamento della NATO e la costituzione di altre basi NATO a ridosso dei confini russi nei paesi Baltici, in Polonia, in Bulgaria, ecc…
In realtà la Russia ha adottato una decisione molto prudente ed equilibrata di non intervento che stride con i programmi bellicisti del governo di Kiev che ha già dichiarato che presto si ripromette dei estendere la guerra alla Crimea per riprendere possesso della penisola che, con un libero referendum, si è pronunciata per l’integrazione alla Federazione Russa ed è attualmente presidiata dall’esercito Russo. Il governo di Kiev vorrebbe trascinare la NATO e l’Europa in un conflitto con la Russia.

Rovine case in Donbass

Appare evidente che tutte le decisioni prese dal presidente Ucraino Poroshenko vengono dettate da Washington, così la decisione di rompere la tregua e riprendere l’offensiva verso il Donbass, mentre dalla Germania e da altri paesi gli veniva richiesto insistentemente di prorogare la tregua.
Il Dipartimento di Stato USA ha fretta di ottenere risultati militari sul campo e per questo sono arrivate nelle ultime settimane grosse forniture militari al governo di Kiev e l’invio di alcune centinaia di consiglieri militari della NATO, questo mentre alcune navi dell’Alleanza Atlantica si spostavano nel Mar Nero, fra cui la nave italiana della Marina Militare Elettra, con compiti di intercettazione e sorveglianza elettronica.

Vedi: Nave Elettra nel Mar Nero

Quindi ricapitolando, il governo italiano non ha preso ancora una posizione ufficiale sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina ma ha inviato una nave della Marina Militare (da guerra) in funzione anti russa ed anti separatisti del Donbass. Si presume quindi che il suo compito possa essere quello di intercettarne le comunicazioni e comunicare i dati delle posizioni dei separatisti alle autorità militari ucraine che provvederanno a bombardarle con l’aviazione e l’artiglieria. In pratica, in violazione della Costituzione e riservatamente, l’Italia sta partecipando direttamente alla guerra.
Complimenti al giovane fiorentino il quale, mentre ci incanta con i suoi discorsi mitologi di Telemaco, coinvolge il paese in una guerra in Europa, contraria all’interesse nazionale, come già avvenuto con l’operazione in Libia.

L’opposizione in Italia dove sta? Ah scusate, non ci eravamo accorti che Grillo ed i 5 Stelle erano occupati: si erano recati al ricevimento al Consolato USA di Milano per condividere la festa del 4 Luglio. Badate bene, non sono andati a questionare la presenza delle 113 basi militari americane sul territorio, né tanto meno a contestare la politica bellicista americana dal M. O. all’Ucraina, no, sono andati a partecipare al tripudio festaiolo per l’indipendenza americana. Per una possibile indipendenza nazionale non c’è tempo, continuiamo ad essere una colonia.

Nella foto in alto: volontari dell’Autodifesa del Donbass sgomberano civili verso i rifugi

Nella foto al centro: effetti dei bombardamenti su zone residenziali