Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il Pentagono USA sale in cattedra e “impartisce lezioni” all’Europa sull’ondata migratoria

Il Pentagono USA sale in cattedra e “impartisce lezioni” all’Europa sull’ondata migratoria

di Luciano Lago - 07/09/2015

Fonte: Controinformazione


Il Pentagono USA, principale autore delle guerre che hanno destabilizzato i paesi del Medio Oriente, esprime giudizi e pontifica sulla crisi della migrazione verso l’Europa.

Secondo il portavoce del Pentagono, l’esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nord Africa verso l’Europa è «una emergenza enorme, una crisi reale». Lo afferma uno dei massimi vertici del Pentagono, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa. In una intervista esclusiva alla Abc, Dempesy si è quindi detto «preoccupato» e ha sottolineato la necessità per tutti di agire «sia unilateralmente che con gli alleati», considerando ciò che sta avvenendo «come un problema generazionale» e mettendo sul piatto adeguate risorse che permettano di affrontare la crisi per almeno 20 anni. .l Pentagono afferma inoltre: «Una crisi che durerà 20 anni»

 

Potevamo pensare che gli statunitensi avrebbero almeno avuto il buon senso di tacere e rimanere come spettatori a contemplare le conseguenze dei disastri che loro stessi hanno provocato in paesi come la Siria, la Libia, l’Iraq, l’Afghanistan, la Somalia ecc.. (l’elenco sarebbe troppo lungo) mediante le guerre neocoloniali scatenate dagli USA e dai loro alleati e che hanno portato il caos e la destabilizzazione in quei paesi e, di conseguenza, la fuga in massa di milioni di persone di cui una buona parte verso l’Europa.

Niente da fare, gli americani vogliono mettere bocca su tale questione che investe drammaticamente l’Europa e vogliono anche esprimere giudizi e “dare consigli” ai governi europei che certamente, dato il grado di sottomissione e di subalternità alla politica di Washington, no mancheranno di ascoltare rispettosamente i consigli dei “padroni” d’oltre atlantico.

ungheria profughi scappano

Forse ci sarà qualcuno che potrà dare loro una risposta a tono ma di sicuro tale risposta non verrà dalla Merkel, da Renzi, da Hollande o da Cameron, i “camerieri” del padrone USA. La risposta giusta potrebbe venire forse dal premier ungherese Viktor Orban o dal presidente della Repubblica Ceka Milos Ziman che hanno già manifestato di averne “piene le tasche” dell’ipocrisia degli USA e della loro tracotanza.

Ricordiamo fra l’altro che l’Europa, inchinata alle direttive di Washington, mantiene ancora le sanzioni contro la Siria, paese oggetto di una guerra terrorista da cui scappano milioni di profughi, dove manca tutto e si rischia la vita e le condizioni di vita sono rese ancora più difficili dal blocco economico attuato da Unione Europea e dagli altri paesi occidentali.

Si da il caso che la guerra in Siria sia stata provocata e sostenuta proprio dagli Stati Uniti e da alcuni paesi europei come Francia e Regno Unito che, assieme ad Arabia Saudita, Turchia ed altri, hanno infiltrato ed armato nel paese un esercito di terroristi, mercenari jihadisti per rovesciare il governo di Bashar al-Assad ,ritenuto ostile agli interessi occidentali.

Adesso gli europei piangono “lacrime di coccodrillo” sulla foto del bimbo siriano affogato mentre cercava di raggiungere la Turchia o sulle immagini dei profughi (in maggioranza siriani) che vengono respinti con i gas urticanti dal confine di Serbia/Ungheria dalla polizia ungherese.

Dove erano questi benpensanti dalla lacrimuiccia facile quando i siriani chiedevano all’Europa di essere aiutati a respingere gli attacchi dei terroristi che seminavano autobombe davanti alle scuole delle città siriane o nel mezzo dei mercati? Ci raccontavano che loro erano dalla parte di quelli che definivano “ribelli” contro il cattivo dittatore Assad e che bisognava rimuoverlo per “portare la democrazia” in Siria.

Il Corriere della Sera, assieme a Repubblica, i giornali della “borghesia benpensante” di casa nostra scrivevano  nel 2013 che “era Assad a minacciare l’Europa” quando il presidente Assad avvisava l’Europa che ci sarebbero state delle nefaste conseguenze sull’Europa se i governi europei avessero continuato ad appoggiare i gruppi terroristi nel suo paese. Conseguenze che puntualmente oggi si stanno verificando dopo quasi 5 anni di guerra per procura scatenata dall’Occidente contro il suo paese con la complicità saudita e turca.  Vedi: Siria: Assad minaccia l’Europa

Stessa situazione si era manifestata con Muhamar Gheddafi in Libia, quando il leader libico avvisava l’Europa ed i governi dei paesi NATO che “questi si stavano alleando in Libia con i peggiori terroristi di Al Qaeda per rovesciare il suo governo e che i paesi europei come l’Italia e la Francia ne avrebbero pagato poi le conseguenze”.

I media occidentali (in Italia Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa in prina fila) diffamarono il “dittatore libico”, sostenevano che era Gheddafi il vero pericolo con tutta una serie di menzogne sul dittatore libico che bombardava il suo popolo, che era in atto una “rivolta spontanea”, che bisognava portare la “democrazia” in Libia, ecc. Tutti pretesti costruiti per abbattere quello che era uno stato indipendente, prospero e sovrano che aveva osato sfidare gli interessi del sistema di egemonia finanziaria anglosassone proponendo una moneta unica africana da utilizzare per la commercializzazione del greggio.

Dopo l’intervento militare NATO contro la Libia, la distruzione delle sue infrastrutture ed la situazione di caos e di ascesa dei gruppi terroristi nel paese possiamo a ragione sostenere che si sta manifestando oggi la “vendetta postuma del colonnello Gheddafi.

Anche la profezia di Gheddafi si sta puntualmente concretizzando con il riversarsi sulle coste della Sicilia e Calabria di centinaia di migliaia di migranti e profughi disperati, tutti partiti dalla Libia, che procureranno a breve una destabilizzazione sociale di alcuni paesi europei, Italia e Grecia “in primis”. Gheddafi, come Assad allora, era stato sbeffeggiato dai propagandisti del “pensiero unico”, i grandi giornaloni e le TV al servizio delle guerre neocoloniali degli USA e della NATO.

Adesso questi ipocriti e venduti dei grandi media ci ammorbano con la loro campagna buonista per accogliere tutti ed aprire le porte alle ondate migratorie come se non fosse ormai chiaro che tutto questo fenomeno non avviene per caso ma fa parte di una pianificazione costruita già da tempo per destabilizzare alcuni paesi europei, annullarne l’identità nazionale ed omologarli ai nuovi parametri del sistema globale, dominato dagli Stati Uniti e dalle elite finanziarie anglosassoni nella prospettiva della società multiculturale, globalizzata ed uniformata al mercato unico, con i suoi effetti sicuri di decadenza economica, culturale e di perdita di sovranità ed autonomia nazionale a favore di istituzioni dominate dalla finanza, obiettivo questo conclamato delle forze mondialiste e delle centrali finanziarie sovranazionali. Vedi: InfoDirekt Vienna: gli USA finanziano il traffico dei migranti