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Il Libano fa causa a Israele

di lanuovaecologia - 13/09/2006

Libano, inquinamento a Jiyyeh
Inquinamento sulla costa di Jiyyeh
Beirut porta Tel Aviv davanti alla Corte internazionale di Giustizia per inquinamento. Gli israeliani hanno bomdardato una centrale provocando il versamento di combustibile in mare. L'embargo ha impedito la rimozione /
Una causa contro Israele sta per essere avviata dal Libano davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per i danni provocati dall'inquinamento da combustibili del Mediterraneo e delle coste libanesi dopo i bombardamenti che colpirono i serbatori di una centrale elettrica a sud di Beirut. Ne dà notizia il ministro dell'ambiente libanese, Yakub Sarraf, che cita una norma secondo la quale «un attacco intenzionale compiuto con la certezza che creerà un danno ambientale diffuso nel tempo può costituire un crimine di guerra». I serbatoi della centrale elettrica di Jiyeh, sulla costa 25 chilometri a sud della capitale, furono colpiti due volte con razzi e missili da caccia israeliani, il 13 ed il 15 luglio.

Dai contenitori fuoriuscirono circa 15mila tonnellate di combustibili di vario tipo, delle quali soltanto 400 sono state finora recuperate. Il ministro sottolinea che il danno è stato aggravato dall'impossibilità di compiere gli interventi urgenti di disinquinamento a causa del proseguimento del blocco aereo e navale sul Libano, durato 56 giorni, 22 in più rispetto alla durata della guerra. Una compensazione dei danni subiti dall'ambiente in Libano – un calcolo delle sole spese di pulizia delle coste indica un ammontare di 100 milioni di dollari – sarà chiesta ad Israele sulla base di quanto deciso in una conferenza di donatori svoltasi a Stoccolma il 31 agosto scorso.