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I profughi del deserto

di la nuova ecologia - 26/09/2006

Migrazioni, fuga da deserto e povertà
Migranti che attraversano
il Sahara
L'avanzata delle zone aride è la causa dimenticata delle migrazioni africane. Gli esperti dei paesi del Sud riuniti a Montpellier: «La questione è cruciale»

135 milioni di profughi ambientali
«C’è una relazione evidente tra la desertificazione, la povertà e le migrazioni». È la constatazione condivisa fra gli esperti presenti a Montpellier in Francia dal 21 al 22 settembre per l’incontro Desertif’Actions, che ha riunito quasi duecento ricercatori e rappresentanti della società civile dei Paesi del Sud. L’avanzata del deserto rende
profughi in India
Profughi in India
sempre più difficili le condizioni di vita nelle zone aride, e spinge i giovani a emigrare in numero crescente. «C’è una nuova problematica per gli scienziati», osserva Antoine Cornet, ricercatore per l’Istituto francese di ricerca per lo sviluppo. Lo schema è semplice: «I contadini non ce la fanno a soddisfare i loro bisogni primari e si spostano verso le città, le coste oppure i paesi sviluppati», riassume Jean-François Faye, dell'associazione senegalese Prabioc.

Da qualche anno, il fenomeno sembra accelerare, anche nel nord del Camerun: «La desertificazione si manifesta con la disparità di copertura vegetale, col fatto che bisogna cercare l’acqua sempre più in profondità, e si manifesa sotto le sembianze di conflitti violenti per l’approvvigionamento idrico» spiega Aboukar Mahamat, dell’associazione camerunense per l’educazione ambientale. Ma non c’è solo fuga dalla povertà: molti giovani «vogliono scoprire altri paesi, i viaggi intrigano e non si può vietare ai giovani di sognare», sentenzia Marie Tamoifo Nkom, dell'associazione Gioventù verde.

Sessanta milioni di persone dalle zone aride potranno emigrare da qui al 2020. E' il dato diffuso dalla Banca mondiale già da qualche anno. In effetti, però «non ci sono molti studi sull’influenza della desertificazione sulle migrazioni. La questione è cruciale – conclude Antoine Cornet – bisogna studiarla meglio».