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Gerald Ford: spianando la strada per l'incubo di oggi

di Wayne Madsen - 29/12/2006


 
 
   

Mentre la nazione loda il presidente Gerald R. Ford, che è morto la scorsa notte in California, nessuno dovrebbe perdere di vista il fatto che fu Ford a contribuire al lancio delle carriere di due delle più orribili facce nell'amministrazione di George W. Bush: Dick Cheney e Donald Rumsfeld. Cheney e Rumsfeld furono scelti tra le le posizioni di più basso livello nell'amministrazione Nixon e nominati rispettivamente Capo dello Staff e Vice Capo dello Staff nella Casa Bianca di Ford. Dopo che Rumsfeld fu scelto come Segretario alla Difesa di Ford, Cheney seguì al suo mentore di lunga data come Capo dello Staff.

Rumsfeld e Cheney fecero della loro causa il "ripristinare" il potere della "presidenza imperiale" di Nixon ad un futuro presidente repubblicano. Questo fu impossibile sotto Reagan e Bush I, in quanto l'intero Congresso rimase nelle mani dei Democratici per tutti i sei anni. Comunque, Cheney e Rumsfeld riuscirono nell'intento con George W. Bush.



Ford, Rumsfeld e Cheney

In aggiunta allo "spaventoso duo" di Rumsfeld e Cheney, Ford diede una spinta anche a George H. W. Bush nel mondo dei futuri raggiri quando nominò l'ex congressista del Texas, ambasciatore alle Nazioni Unite, inviato a Beijing e presidente del Comitato Nazionale Repubblicano come Direttore della CIA. Bush, che fu direttore per un solo anno, riuscì a coinvolgere l'agenzia in molti attacchi terroristici, uno schiaffo in faccia a quanti cercavano di moderare gli eccessi della CIA sotto l'amministrazione Nixon, tra i quali il direttore uscente William Colby. Bush approvò l'assistenza della CIA nell'illegale assassinio con un auto-bomba di Orlando Letelier, ex ministro degli esteri cileno, e del suo collega statunitense, Ronni Moffitt, su una strada di Washington DC nel cuore di Embassy Row. Sotto Ford, Bush approvò il piano per far saltare in aria un aereo civile della Cubana Airlines fuori dalla costa delle Barbados, il quale uccise oltre 70 tra uomini, donne e bambini.

E' stata molto usata la dichiarazione di Ford sulla scia delle dimissioni di Nixon che "il nostro lungo incubo nazionale è finito". La promozione, da parte di Ford, di Bush Senior, Rumsfeld e Cheney non ha posto fine al nostro incubo nazionale, semplicemente l'ha fatto postporre fino al 20 gennaio 2001.

Wayne Madsen
Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
Link: http://carolynbaker.org/archives/gerald-ford-paving-the-way-for-the-current-nightmare
28.12.2006

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO MARTINI