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La minaccia OGM

di Giuseppe Nacci - Giuseppe Altieri - 02/11/2008

 Convegno SANA –Bologna 2008, 13 settembre Promosso da: AAM Terra NuovaCoordinamento Scientifico : Studio Agernova- Massa MArtana (PG) Italy Dott. Giuseppe Nacci (Medico Chirurgo, specialista in Medicina Nucleare)Prof. Giuseppe Altieri (Agroecologo, Studio Agernova – Accademia Mediterranea per l’Agroecologia e la Vita)  La minaccia OGM” (Organismi Geneticamente Modificati)  
    Il Cancro è una malattia degenerativa dovuta a carenze di vitamine e a intossicazione da sostanze chimiche presenti nei cibi.  Le vitamine e le sostanze pro-vitaminiche presenti nelle piante naturali di comune alimentazione umana possono essere stimate in numero superiore a 13.000-15.000 tipi.  L’introduzione nell’agricoltura moderna degli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) è una ingiustificata e pericolosissima alterazione di ciò che l’Evoluzione ha prodotto nelle piante in centinaia di milioni di anni: piante sulle quali si è basata la successiva evoluzione biochimica dei complessi organismi animali superiori, culminati con l’avvento dei Mammiferi negli ultimi 65 milioni di anni e quindi con la comparsa dell’Uomo;  Pertanto il delicato equilibrio biochimico della specie umana dipende dall’integrità delle specie vegetali così come l’Evoluzione le ha condotte fino a noi, poiché la Salute di ciascuno di noi è basata sulla Biochimica cellulare umana, e questa dipende, nella propria complessità genomica (DNA), dall’utilizzo di migliaia di vitamine presenti in Natura. 

La pianta è anch’essa un organismo complesso, frutto dell’evoluzione biologica avvenuta in centinaia di milioni di anni:

ogni modificazione genetica provocata in essa dall’Uomo (con radiazioni come a Chernobyl, o con para-retro-virus come attualmente compiuto con gli OGM), produrrà comunque un danno, un danno irreparabile che spesso non potrà essere riconosciuto, poiché l’Uomo conosce con sicurezza soltanto poche decine di vitamine e di altre sostanze pro-vitaminiche.

Viceversa, le vitamine e le altre sostanze contenute nelle piante sono decine di migliaia, e sono queste le responsabili del corretto funzionamento della complessa biochimica umana e del genoma umano (DNA).

 Oggi, per ottenere il vantaggio di una (supposta) maggiore produzione agricola, si ricorre al metodo di modificare il patrimonio genetico delle piante naturali, allo scopo di:  1) modificarne la struttura,  2) renderle sterili (per obbligare gli agricoltori a comprare nuovi semi ogni anno),  3) brevettarne la trasformazione indotta, 4) rivendere in tutto il mondo il prodotto così ottenuto.   In realtà non è mai stato dimostrato che le coltivazioni OGM producano maggiori quantità di prodotti, tutt’altro, come riportato dai lavori scientifici indipendenti dell’ISIS (vedi allegato 4 del libro gratuito on-line “Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio” -MAGGIO 2008   Si afferma inoltre che esista sostanziale equivalenza tra: 1) il prodotto geneticamente modificato (OGM)  2) e quello ottenuto con la selezione dei caratteri genetici (cioè tramite incrocio naturale di piante come da sempre fatto dall’umanità nel corso di migliaia di anni).   Da parte nostra si afferma invece che tale “sostanziale equivalenza” è assolutamente insostenibile, perché: 1)        l’incrocio naturale di piante avviene con semi naturali della stessa specie, mentre la manipolazione genetica (OGM) avviene superando le barriere di specie vegetali, mediante introduzione di geni di altre specie vegetali, o addirittura di batteri, virus o animali.  2)        Infatti la maggior parte dei geni usati dall’ingegneria genetica provengono da specie viventi che non hanno mai fatto parte dell’alimentazione umana e, addirittura, sono provenienti da DNA non appartenenti a piante ma ad animali, batteri o virus e/o retrovirus transgenici.  Si possono così ravvisare OTTO minacce immediate: 

PRIMO: Perdita  dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante

 

SECONDO: mutazioni genetiche delle piante e conseguente alterazione della Biochimica umana

 

TERZO: fallimento della dieta-anti-cancro 

 

QUARTO : malattie indotte da virus transgenici

 

QUINTO : intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche

 

SESTO: possibili carestie a livello mondiale a causa della tecnologia “TERMINATOR”

 

SETTIMO:  modificazione transgenica di piante naturali

 

OTTAVO : scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali

  


PRIMO PUNTO DELLA MINACCIA OGM:  Perdita dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante Gravissimo è infatti  il deliberato tentativo di disattivare le sostanze naturali contenute nelle piante, allo scopo di rendere possibile il trasporto su lunghe distanze e per tempi molto lunghi, di frutta e verdura fresche, in realtà fortemente impoverite delle tante vitamine, la cui assenza permette così di evitare l’ossidazione di tali cibi.  Ma queste vitamine entrano in complessi meccanismi enzimatici nel DNA dei mammiferi, e inducenti il fenomeno di APOPTOSI (suicidio) in queste cellule di mammifero se ammalate da cause infettive o, soprattutto, di CANCRO o LEUCEMIA  Tale fenomeno di deliberato impoverimento vitaminico, a scopo di mero sfruttamento commerciale è un gravissimo atto di danno deliberato inflitto all’Ecosistema tramite gli O.G.M.. 

Migliaia di vitamine, contenute in piante fresche, sono in grado di indurre fenomeni di attivazione delle difese immunitarie contro germi, virus o cellule tumorali, o addirittura di provocare fenomeni di apoptosi (suicidio cellulare o morte programmata) nelle stesse cellule tumorali.

Le quantità di vitamine necessarie per provocare, in laboratorio, l’apoptosi di un certa quantità di cellule tumorali, senza provocare alcun danno in cellule umane sane, è veramente minima.

In molti lavori, quasi tutti in PDF, tratti da letteratura medico-scientifica ufficiale (scaricabili dal capitolo 5 del libro on-line “Mille Piante per guarire dal cancro senza Chemio – MAGGIO 2008) sono indicate le quantità di vitamine capaci d’indurre il fenomeno di APOPTOSI sulla specifica linea cellulare neoplastica considerata, quantità che viene espressa in:

 micro-Moli (cioè micro-moli /Litro, cioè nano-moli/ milliLitro, cioè pico-moli/micro-Litro).

 VEDI anche sito INTERNET http://www.erbeofficinali/dati/nacci/allpdf.php    (oppure da www.erbeofficinali.org/dati/nacci/tisaneantitum.php oppure da http://www.erbeofficinali.org )

VEDI anche http://www.medicinetradizionali.it/alternative%20clinics.htm


SECONDO PUNTO DELLA MINACCIA OGM:  Mutazioni genetiche delle piante e conseguente alterazione della Biochimica umana    A causa dell’introduzione di geni estranei (es. di animali, batteri, virus, retrovirus)  nel DNA della pianta, si verifica in essa l’alterazione della normale sequenza genomica, con la comparsa di nuove proteine e/o la perdita di altre proteine di sequenza genomica.  Di qui la comparsa di nuove sostanze simili alle vitamine naturali, ma in realtà con caratteristiche di reattività enzimatica e biochimica diverse da quelle naturali, con induzione pertanto di modifica della loro componente di attività biochimica sul genoma umano, una volta introdotte con l’alimentazione. 

Di qui la comparsa potenziale di nuove malattie insorte “artificialmente” a causa di manipolazione genetica (OGM) di organismi vegetali, inquinati geneticamente da nuove molecole simil-vitaminiche dagli effetti induttivi sul DNA umano e sulla sua complessa biochimica del tutto sconosciuta, ma probabilmente foriera di gravi danni data l’estrema complessità e quindi vulnerabilità del DNA umano

  Ad esempio, l’unico test a lungo termine (24 mesi), condotto da un gruppo italiano ha dimostrato che gli OGM possono modificare alcuni organi interni. La nutrizione di topi con il famoso mais Roundup Ready ha cambiato la struttura e il funzionamento delle cellule del fegato, del pancreas e dei testicoli. (Malatesta M.,.: Fine structural analyses of pancreatic acinar cell nuclei from mice fed on GM soybean. Eur. J. Histochem., 47:385-388, 2003; http://www.mednat.org/alimentazione/Malatesta.pdf ) ,  Un secondo lavoro riportato è quello di Pusztai: egli scoprì che i topi nutriti con patate transgeniche mostravano segni di danni agli organi, ispessimento dell'intestino tenue e scarso sviluppo cerebrale. Le patate erano state geneticamente modificate per contenere lectina, per rendere le piante resistenti ai pesticidi. (Pusztai : Effect of diets containing genetically modified potatoes expressing Galanthus nivalis lectin on rat small intestine, The Lancet Vol. 354, October 16, 1999)  (http://www.mednat.org/alimentazione/Pusztai.pdf ), Un terzo lavoro è quello di Prescott sui Piselli-OGM (Prescott: Transgenic expression of bean-amylase inhibitor in peas results in altered structure and immunogenicity, J. Agric. Food Chem., 53, (23), pp.: 9023-9030, 2005.

 http://www.mednat.org/alimentazione/Prescott.pdf .

 Un quarto lavoro è quello fatto in Russia dalla dott.ssa Ermakova dott.ssa Irina Ermakova, Institute of Higher Nervous Activity and Neurophysiology della Russian Academy of Sciences (RAS).- Mosca.  
TERZO  PUNTO DELLA MINACCIA OGM: Fallimento della dieta-anti-cancro  Come già dimostrato da Gerson (www.gerson.org ) , sia da altri medici, moltissime sostanze contenute solo in frutta e verdura cruda e biologica sono in grado d’indurre CASCATA IMMUNITARIA contro il tumore, detossificazione e il particolare fenomeno dell’apoptosi (suicidio) delle cellule malate, senza quindi necessità di laboriose e costosissime ricerche.  Così, nella Dieta anti-cancro del dott.Gerson applicata a 153 pazienti sofferenti del caso del peggior cancro conosciuto (Melanoma) si giungeva, dopo 5 anni di Dieta-Gerson, a percentuali di guarigione variabili da: 70-90% (se tumore ancora localizzato) a percentuali di guarigione del 40-70% (se tumore già metastatizzato), purchè in pazienti non sottoposti precedentemente a Chemio-Terapia.  Hildebrand, G.L.: Five year survival rates of melanoma patients treated by diet therapy after the manner of Gerson: a retrospective review, in Alternative Therapies, vol.1[4], september1995, pp.29-37).

www.gerson-research.org/docs/HildenbrandGLG-1996-1/index.html

VEDI anche “TERAPIA METABOLICA” capitolo 17 del libro on-line “Mille Piante per guarire dal cancro senza Chemio – MAGGIO 2008

                                                   ------------------------------- Viceversa, con la Chemio-Terapia, la percentuale di guarigione da Melanoma a 5 anni è del 6% , valore che secondo altre fonti è invece dello zero per cento, Morgan G.: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, Clinical Oncol., 2004, 16, pp.: 549-560  http://www.mednat.org/cancro/MORGAN.PDFUna sopravvivenza dello ZERO % che, in questo recentissimo studio australiano di MORGAN, eseguito su oltre 270.000 pazienti sottoposti a CHEMIO , è confermato anche nel caso di: cancro del pancreas, sarcoma, cancro dell’utero, cancro della prostata, cancro della vescica, cancro del rene,mieloma multiplo; Tale percentuale  sale poi all’1% nel caso di: cancro dello stomaco e del colon,  Sale al 2% circa nel caso della mammella e del polmone,  Sale al 3-5% nel caso del cancro del retto,  Sale al 4-5% nel caso dei tumori al cervello,  Sale al 5% nel caso del cancro dell’esofago, Sale  al 9% nel caso del cancro dell’ovaio,  Sale al 10% nel caso del linfoma NON Hodgkin,  Sale al 12% nel caso del cancro della cervice uterina, Sale  al 40% circa nel caso del seminoma del testicolo e del Linfoma di Hodgkin.   La chiave di spiegazione di tale efficacia curativa di queste particolari diete vegetariane risiede nel fatto di: non assimilare mai cibi contenenti tutti i potenziali fattori di crescita cellulare,  in particolare EVITARE l’assimilazione contemporanea (1-3 ore) di TUTTI e 9 gli aminoacidi essenziali  (Valina, Isoleucina, Leucina, Lisina, Metionina, Istidina, Triptofano, Fenilalanina, Treonina), perché solo con essi le cellule del cancro possono costruire PROTEINE, cioè altre cellule malate Bisogna anche evitare l’assimilazione di: acidi nucleici, vitamina B12, acido folico (perché determinano la replicazione del DNA della cellula del cancro) Una volta, …prima dell’ERA dei cibi OGM, questa regola era semplicissima da mettere in pratica: i cibi che contenevano tutto ciò erano unicamente i cibi di origine animale (carne, pesce, uova, lievito, latte, formaggio, burro..) che sia Gerson, sia altri Autori (compresa anche la medicina cinese e indiana) proibivano di assumere per almeno 1 anno.  Risultava così vincente la sola alimentazione vegetariana, cioè a base di sola frutta e di verdura, compresi i cereali e i legumi.  Questi ultimi cibi (cereali e i legumi) sono però ricchi di AMINOACIDI ESSENZIALI,  e ciò può stupire che venissero comunque impiegati nella terapia del Cancro da molte altre scuole di medicina naturale occidentale, indiana e cinese.  Il successo di queste terapie così lontane fra loro come TEORIA, ma così simili come efficacia pratica contro il CANCRO , potrebbe essere spiegato dalla moderna BIOCHIMICA , in base al fatto che: NESSUN CEREALE e NESSUN LEGUMEconteneva da solo TUTTI e 9 gli Aminoacidi Essenziali.   Questi alimenti però, se uniti insieme nello stesso pasto, determinano l’assimilazione di tutti e 9 gli Aminoacidi Essenziali.  E il corpo umano può così sintetizzare PROTEINE, e costruire quindi cellule (…del cancro). Confrontando queste vecchie terapie, quindi, emerge, il DIVIETO ASSOLUTO di mangiare assieme CEREALI + LEGUMI, cioè Pasta (o Polenta, o  Pane [anche se azimo] o Riso) + Legumi, poiché, con la moderna BIOCHIMICA, oggi sappiamo che si provoca l’integrazione dei nove Aminoacidi Essenziali  (solo 8 contenuti nei cereali, ma quello mancante [Lisina] è nei legumi )  (solo 8 contenuti nei legumi, ma quello mancante [Metionina] è nei cereali),  con effetto nutrizionale, quindi, simile a quello ottenuto dalla Carne  (in fondo, una volta , un piatto di Pasta (cereale) e Fagioli (legume) era anche chiamato ….la carne dei poveri….)  

Oggi, però, tramite l’introduzione in commercio di cereali, legumi e altri vegetali modificati geneticamente (O.G.M.) in molti di questi alimenti sono contenuti TUTTI gli Aminoacidi Essenziali (398. Day P.R.: Genetic modification of plants: significant issues and hurdles success, Am.J.Clin.Nutr., 63(4), pp.: 651S-656S, 1996 http://www.mednat.org/alimentazione/DAY.pdf) rendendo in tal modo effettivamente NON più curabile il Cancro secondo quanto descritto in questo lavoro, nella terapia Gerson, e da molti altri autori.

  
QUARTO PUNTO DELLA MINACCIA OGM:  Malattie indotte da virus transgenici    

I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera a noi sconosciuta.

 

Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi in maniera analoga ai ben noti virus tumorali a RNA (Oncornavirus) o come i virus tumorali a DNA (entrambi induttori di leucemie, sarcomi, carcinomi, gliomi…).

 

Questi virus possono anche essere portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica (AIDS, Mucca Pazza, etc…), e di cui è ancora molto vaga l’origine (forse virus trangenici ?).

 In merito a virus impiegati per costruire O.G.M. vi è un’ampia bibliografia.(SEE chapter 8 of the E-Book Thousand Plants against Cancer without Chemo-Therapyhttp://www.thenhf.com/about_us.html ; http://www.mednat.org/cancro/nacci_english.pdf ) :  E’ ben noto che il CaMV (Cauliflower Mosaic Virus) è usato oggi per guidare la replicazione di retrovirus introdotti delle piante dalle Multinazionali OGM per modificare il DNA delle piante (piante OGM).Questo virus è attivo sia nelle piante definite “Angiosperme” che nelle piante definite “Gimnosperme”, cioè in pratica in tutte le piante. L’utilizzo di questo particolare virus dalle Multinazionali OGM per modificare geneticamente le piante è dovuto ai suoi particolari promoters (“motori” di attivazione genetica) contenuti in esso. Il CaMV ha due di questi promoters: il 19S e il 35S. Di questi due, il 35S è il promoter più usato dalle Multinazionali .  Il promoter 35S è una sequenza di DNA di circa 400 basi (unità di sequenza genica, caratterizzata da 4 diverse molecole : Adenina, Citosina, Guanina o Timina) Il promoter CaMV è il preferito fra tutti i promoters impiegati dalle Multinazionali OGM per modificare le piante, perché non è influenzato dalle diverse condizioni dei tipi di tessuto cellulare vegetale, e dove ha così modo di agire.  

Purtroppo, esso è in grado di penetrare e di replicarsi anche nelle cellule degli animali, comprese quelle dei mammiferi e anche quelle umane, come ben dimostrato dal lavoro di Vlasak, del 2003  Vlasak J.: Comparison of hCMV immediate early and CaMV 35S promoters in both plant and human cells, Journal of Biotechnology No. 103, pp.: 197-202, 2003) http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/vlasak.pdf

http://www.mednat.org/alimentazione/vlasak.pdf  Questi para-retrovirus artificiali, così creati e così impiegati dalle Multinazionali per modificare il DNA delle piante, sono simili ai retrovirus già presenti in natura come: il retrovirus HIV dell’AIDS, quello della LEUCEMIA UMANA, o quello dell’Epatite  B umana  (Bonneville : Retrovirus, Viroids and RNA recombination, RNA Genetics, Vol. 11, pp: 23-42, 1988).http://www.mednat.org/alimentazione/boneville.pdf  Si sa infatti, sempre dalla letteratura scientifica, che il CaMV è strettamente correlato al virus dell’Epatite B umana e a quello dell’AIDS (Doolitte: Quart.Rev.Biol. 64, 2, 1989) ; (Xiong and Eickbush, Origin and evolution of retroelements based upon their riverse transcriptase sequences EMBO Journal 9, pp. 3353, 1990 http://www.mednat.org/alimentazione/EMBO%20JOURNAL%201990.pdf ) Il grande e rischioso azzardo dell’utilizzo del CaMV in piante da utilizzo per l’alimentazione animale e/o umana è caratterizzato dalla RICOMBINAZIONE GENETICA dei cromosomi (DNA) delle piante, ma questo determina la possibile ricombinazione dello stesso promoter 35S anche con il DNA dell’animale o della persona che ha ingerito il frutto, la verdura, la pasta o la soia OGM e contenenti appunto tali para-retrovirus artificiali. I virus possono anche incorporare, nella RICOMBINAZIONE GENETICA, dei geni cellulari presenti nella pianta o nell’animale che si è nutrito precedentemente di tale pianta OGM, per passare poi all’uomo (che si era nutrito dell’animale), con effetti genetici assolutamente sconosciuti. Una delle conseguenze più probabili è l’insorgenza di cancri e di leucemie. Un’altra conseguenza è quella delle modificazioni genetiche sulla discendenza.In entrambi i casi, il sistema del DNA “salterebbe” in maniera analoga all’esposizione alle radiazioni ionizzanti A differenza però delle radiazioni ionizzanti, vi sarebbe anche la minaccia dell’insorgenza di nuove malattie infettive   NUOVE MALATTIE INFETTIVE: è stato dimostrato che i geni del CaMV incorporati nei cromosomi di piante (Canola) si ricombinano con virus infettivi per produrre malattie virali molto più virulente. Tale modello sperimentale sulla questione della sicurezza delle piante transgeniche contenenti geni virali transgenici come il CaMV è riportato da GAL, in un lavoro del 1992  Gal S.: Agroinfection of transgenic plants leads to viable Cauliflower Mosaic Virus by intermolecular recombination, Virology, No.187, pp.: 525-533, 1992 http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/gal.pdfhttp://www.mednat.org/alimentazione/Gal.pdf   Sulla ricombinazione tra CaMV e vari virus coinvolgenti il promoter vedi anche il lavoro del 1990 di Vaden   Ray Vaden: Recombination sites in Cauliflower Mosaic Virus DNAs; implications for Mechanisms of recombination, Virology, No.177, pp: 717-726, 1990 http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/ray%20vaden%20.pdfhttp://www.mednat.org/alimentazione/Ray%20Vaden%20.pdf    Altri studi scientifici hanno dimostrato che questi retrovirus possono scambiare fra loro catene di DNA con altro DNA ed RNA con altro RNA, creando nuove infezioni virali (Mol.Plant-Microbe Interactions 5, 48, 1992).  Esperimenti simili suggeriscono che le alterazioni delle piante possono provocare malattie mortali come riportato nel lavoro di Greene del 1994Greene A.e.: Recombination between viral RNA and transgenic plant transcripts, Science, Vol. 263, 11 march 1994http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/greene.pdfhttp://www.mednat.org/alimentazione/Greene.pdf   Pericolosissime catene di DNA virale prodotte da normali virus a RNA sono così frequentemente propagati nell’ambiente vegetale (piante OGM) usando CaMV 35S promoter per guidare la produzione di virus ad RNA che altrimenti non potrebbero propagarsi nel DNA delle piante. Ma da qui possono anche passare nel DNA di animali (compreso l’uomo) o in quello di batteri e/o virus. Boyer J.C.: Infectious transcripts and cDNA clones of RNA Viruses, Virology, No. 198, pp.: 415-426, 1994http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/boyer.pdf ; http://www.mednat.org/alimentazione/Boyer.pdf   In conclusione: il CaMV promoter si ricombina con i virus infettivi per produrre nuove malattie virulenti. Il CaMV virus e i suoi promoters 19S e 35S possono incorporare geni del DNA della pianta–ospite, dell’animale–ospite, o di un batterio-ospite,  o di un altro virus (purchè a DNA), creando nuove malattie virulente. In quest’ultimo caso (virus a DNA), il CaMV si può ricombinare con i virus a DNA degli insetti, e propagarsi così nelle cellule degli insetti (Zuidema D.: J.Gen.Vir. 71, pp.312, 1990).

http://www.mednat.org/alimentazione/zuidema.pdf

 E’ così plausibile che una larga parte della popolazione umana, consumando pomodori modificati geneticamente con il CaMV (ricombinato ad esempio con virus dell’Epatite umana B), possa creare un SUPER-VIRUS capace di propagarsi così nelle piante ad uso alimentare, negli insetti (es.: zanzare) e quindi da essi arrivare all’uomo.Allison R.F.: Recombination in plants expressing viral transgenes, Seminars in Virology, Vol. 7, pp.: 417-422, 1996http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/allison.pdf ; http://www.mednat.org/alimentazione/Allison.pdf   Wintermantel W.M.: Isolation of recombinant viruses between Culiflower Mosaic Virus and a viral gene in transgenic plants under conditions of moderate selection pressure, Virology, No. 223, pp.: 156-164, 1996http://www.dirittolibertadicura.org/images/OGM/wintermantel.pdf http://www.mednat.org/alimentazione/Wintermantel.pdf   Latham J.: GM Gene Flow (B): Horizontal gene transfer of viral inserts from GM plants to viruses, Technical paper, February 2004 J.T.Dessens : Cauliflower mosaic virus 35S promoter-controlled DNA copies of cowpea mosaic virus RNAs are infectious on plants, Journal of General Virology, No.74, pp.: 889-892, 1993http://www.mednat.org/alimentazione/dessens.pdf  Mae Wan Ho: CaMV 35S Promoter fragmentation hotspot confirmed, and it is active in animals, Microbial Ecology in Health and Disease 2000, 12, pp: 189http://www.mednat.org/alimentazione/MaeWanHo.pdf  Mae Wan Ho: Cauliflower Mosaic Viral Promoter – a recipe for disaster, Microbial Ecology in Health and Disease 1999, 11, pp: 194-197http://www.mednat.org/alimentazione/MaeWanHo.pdf    Esistono retro-virus naturali che negli animali o nell’uomo provocano la Leucemia, i Linfomi, i Sarcomi o il cancro della Mammella (VEDI allegato 5 del libro on-line “Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio”-MAGGIO 2008) Essi sono molto pericolosi, e una ricombinazione casuale con il promoter 35S del Cauliflower Mosaic Virus dev’essere considerata come altamente probabile, una volta introdotte le piante OGM nell’alimentazione animale e/o umana    Ricerca di Retro-virus OGM nei tumori umani Si ritiene necessaria la ricerca in pazienti malati di tumore della verifica di eventuale ibridazione tra RNA polisomiale (di sospetta origine virale OGM, da Oncorna-virus modificato per produrre piante OGM ad uso alimentare) ottenuto da tumori umani di pazienti alimentatisi con cibo OGM, e DNA sintetizzato in laboratorio per trascriptasi inversa dagli stessi Oncorna-virus modificati per produrre OGM.  Nota: tutto ciò richiede però l’accesso ad informazioni riservate, forse coperte da brevetto, in merito ai modelli di retrovirus impiegati dalle multinazionali OGM, e alle modifiche apportate loro dalle stesse aziende prima della immissione in commercio delle stesse piante OGM. Molto più difficile rintracciare virus tumorigeni a DNA impiegati dalle multinazionali OGM per modificare il DNA delle piante ad uso alimentare, poiché questi virus (Pox-virus, Herpes-virus, Papova-virus, Adeno-virus), a differenza degli Oncorna-virus, non sono rilevabili nel siero o nelle urine del paziente.  E’ però dimostrato che nel citoplasma di cellule tumorali di mammifero infettate e modificate da questi virus a DNA permane una piccola frazione, altamente specifica, di RNA messaggero, che non si trova né in cellule normali, né in cellule tumorali infettate da altri tipi di virus oncogenici a DNA.  Si tratta quindi di verificare l’eventuale ibridazione tra questo RNA messaggero (di sospetta origine virale OGM, cioè da virus a DNA modificato per produrre piante OGM ad uso alimentare) ottenuto dal citoplasma di cellule tumorali di pazienti alimentatisi con cibo OGM, e DNA sintetizzato in laboratorio dagli stessi virus a DNA modificati per produrre OGM.  Anche qui si richiede però l’accesso ad informazioni riservate, forse coperte da brevetto, in merito ai modelli di virus a DNA impiegati dalle multinazionali OGM, e alle modifiche apportate loro dalle stesse aziende prima della immissione in commercio delle stesse piante OGM.  Un’ibridazione positiva, rivelata dalla formazione di DNA ibrido radioattivo (32P) indica la presenza si sequenze di DNA virale nelle cellule trasformate (Green, Perspect Biol. Med., 1978).  
La copertura di informazioni le Multinazionali stanno invadendo il mondo con Ogm "segretati", ovvero di cui non si conosce la modifica apportata in quanto coperta da segreto industriale.

Ciò significa che, non avendo a disposizione l'informazione di base, non possiamo neanche allestire dei metodi di analisi e controllo.
La cosa è estremamente grave in quanto tali ogm sono prodotti in USA ed altri paesi dove non vengono separate le filiere OGM free e le esportazioni possono risultare contaminate.

Cosa fare?

Innanzitutto chiedere informazioni all'Ist. Superiore di Sanità, all'Ist. Zooprofila