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2012, anno del Golpe morbido. E adesso impariamo a difenderci

di Nando Dicè - 05/01/2013

Fonte: insorgenza

     

Si chiude un anno di dittatura bancaria, un anno di debiti e di debito, un anno di politica concepita dalle banche come truffa sociale dei soliti politici truffatori.
Lo spread, come “il Mammone”, ha spaventato i bambini: la mannaia del gabelliere Equitaliano ha colpito indiscriminatamente come un killer seriale e lo Stato è stato trasformato in semplice esattore per nome e per conto dei poteri internazionali. Come il fanatismo ideologico liberista impone, lo Stato ha un solo compito: tassare tutto, tutti e dappertutto. E una sola funzione: garantire che quello che chiamano debito sia garantito al debitore. Il debitore resta occulto, il debito virtuale invece incombe su tutti noi come un incubo metafisico. Siamo all’epica del Dio debito e all’epopea del popolo debitore.


Nulla di quello che i politicanti avevano “promesso” al popolo bue è stato fatto e all’orizzonte nemmeno una speranza di reale cambiamento. Al massimo, in virtù di un ricordo lontano di dignità perduta, alcuni si agitano ormai semi coscienti che così non solo non si può andare avanti ma che è anche inutile andare avanti così. Saranno quelli che forse, nel 2013, porteranno un po’ di caos nel sistema. Che sia benvenuto questo caos.

Da quello che i media asserviti ci raccontano, dobbiamo pagare il 112% l’anno, rispetto al 100% che produciamo e quindi anche agli occhi di un bambino lo Stato è fallito e quindi la macelleria sociale in atto non solo è inutile ma soprattutto è sadica.


E' all’interno del fallimento che cresce la questione meridionale: il divario fra Nord e Sud cresce quando l’economia va bene, cresce quando l’economia va male, segno evidente che la questione meridionale non è una questione semplicemente economica ma un cancro endemico della stessa invasione coloniale.


Crolla l’utopia democratica che autorizza un vero e proprio golpe morbido che gli storici chiameranno Golpe Napolitano-Monti
Crolla la favoletta per i piccoli e buoni “cittadini italiani” del sistema maggioritario, della riduzione dei partiti, del bipolarismo, del bipartitismo.
Crolla il mito della democrazia come pace nel mondo, crolla grazie alle intercettazioni di Napolitano, all’ipocrisia dello Stato Italiano che si proclama anti mafia, mentre Taranto muore, Napoli è come sempre sfruttata per visibilità personale di alcuni a scapito dei napoletani, il Sud è sommerso dai veleni e trasformato in discarica del Nord, i meridionali continuano ad emigrare, vengono derubati della dignità e dei propri soldi attraverso le leggi italiane e per finire anche la chiesa accetta i “30 denari” e tradisce il popolo elogiando i banchieri.

 Da quello che avete letto, sarebbe più giusto dire che si chiude un “normale” anno dei quasi 152esimi di regime italiano più che dire che si è chiuso il 2012esimo anno dopo Cristo.

Ma pur nel “cielo cupo” qualcosa in quest’anno è cambiato: nulla che possa farci dire che possiamo ancora incidere sul sistema, ma sicuramente che l’identitarismo è la strada da percorrere.
Come abbiamo dimostrato per primi nella seconda repubblica al Sud si può lavorare per creare una rappresentanza politica propria ed indipendente attraverso l’opera degli stessi meridionali: peccato che molti hanno copiato la forma, ma non l’essenza fondamentale soprattutto di indipendenza dalla partitocrazia.
Abbiamo dimostrato compattezza ed identità, quando abbiamo reagito da popolo all’offesa della ” pizza veneta” svelando come fosse una copertura dei grandi e soliti interessi economici del nord, abbiamo ottenuto il licenziamento del giornalista “lombrosiano” della Rai piemontese, l’istituzione del Registro Tumorale poi scippatoci dal governo centrale, ma soprattutto abbiamo iniziato a difenderci da popolo e non a lamentarci da singoli schiavi.
Che l’anno si chiude con il crollo del 62% di vendita di panettoni nordici al sud è un bel segnale, che il Compra Sud Insorgente regala a tutti noi per capodanno.
Il 2013 si apre allo stesso modo in cui si chiude il 2012, un anno di spietato colonialismo finanziario. Che più sarà spietato più ci costringerà a imparare a difenderci. Ed è tutto in questa seconda parte il mio augurio insorgente a tutti voi.
Non negate la realtà, siate uomini, affrontatela: chi vi dice che risolverà i vostri problemi è li solo per crearli.