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Il Terrore dei partiti tradizionali e il caso Corsica: occhio alla novità

di Massimo Fini - 14/12/2015

Fonte: Intelligo news


“In Francia non ha vinto la democrazia ma i partiti tradizionali che vogliono che nulla si muova”. Concetto-chiave dell’analisi che Massimo Fini, giornalista e scrittore, articola nella conversazione con IntelligoNews il giorno dopo il ballottaggio in Francia. Con una sottolineatura sulla Corsica…

Con la “Santa Alleanza” Sarkozy-Hollande, in Francia ha vinto la democrazia?

«No. Il voto dimostra semplicemente la paura che i cosiddetti partiti tradizionali hanno di un Movimento, come del resto accade in Italia con il M5S, che potrebbe rovinare i loro piani che io considero meschinissimi. Non che abbia simpatia per la Le Pen, ad esempio sull’immigrazione sono lontanissimo, ma sento questo come segno del fatto che si è trattato di un voto per mantenere lo status quo, ovvero perché nulla si muova. E, invece, il movimento Lepenista qualcosa muove e questo terrorizza i detentori del potere»

Come spiega il fatto che molti operai e lavoratori tradizionalmente di sinistra o di centro, hanno votato il Front National? 

«Non c’è nulla di strano. Da tempo sostengo che le categorie ‘destra’ e ‘sinistra’ non sono più in grado di capire le esigenze dell’uomo contemporaneo. E dunque, il fatto che categorie che tradizionalmente stavano a sinistra adesso vanno un po’ dove vogliono, secondo me è veramente un segno di democrazia, ammesso che uno voglia credere alla democrazia. Segnalo in proposito un dato che non è stato sottolineato abbastanza: in Corsica hanno vinto gli indipendentisti. Io definisco la Corsica il luogo più vicino e più lontano dall’Occidente e per certi aspetti potrebbero assomigliare all’Afghanistan. Non sottovaluterei l’esito del voto in Corsica»

Non ritiene che ormai le categorie “destra” e “sinistra” non esistono più e che semmai esiste una ricetta liberista dettata dall’Ue alla quale sia i partiti di centrodestra che di centrosinistra si sono piegati? 

«Il crollo del marxismo non poteva che portare, in un tempo che potrebbe essere più o meno lungo, al crollo del capital-liberismo. Sono come le arcate di un ponte, se ne crolla una, poi ne crolla pure l’altra, se non altro per eccesso di spinta. Non a caso è nato il cosiddetto “turbo-capitalismo”».