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Aspettando il nuovo 1984

di Franco Cardini - 10/04/2017

Aspettando il nuovo 1984

Fonte: Franco Cardini

Dopo quello preconizzato da Orwell, e che magari è arrivato ma in termini differenti da quelli che egli si aspettava e aveva immaginato, un nuovo 1984 è alle porte, anzi è già qui. Michel Houllebecq, nel suo Soumission, ha immaginato una Francia islamizzata nel 2020: un po’ troppo presto, forse. E noi, a quando vogliamo ipoteticamente fissare il Novum Annum Orwellianum? Al 2024, quarant’anni dopo quello vecchio? Potrebb’essere un anno plausibile. Sul piano puramente e astrattamente biologico, ho qualche probabilità di esserci – ottantaquattrenne –, non so in quali condizioni mentali e fisiche. Ma come sarà? L’amica Eleonora Genovesi mi ha offerto al riguardo uno spunto interessante, ricordandomi una pagine di un altro autore che non aveva nulla da invidiare a Orwell, cioè Aldous Huxley. Ritengo il “futuribile” huxleyano, ohimè, largamente più incombente di quanto non fosse quello orwelliano. Ecco qua:

“La dittatura perfetta avrà le sembianze di una democrazia, una prigione senza muri dalla quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù”.

Se questa “profezia” ha un difetto, esso consiste nel fatto che “nel nostro Occidente” questa “dittatura perfetta” è già qui, ora. Huxley descrive con straordinaria lucidità e con sorprendente esattezza la società del Pensiero Unico e del primato assoluto dell’Avere (e del Consumare, e del Profittare, e dell’Apparire) sull’Essere. Una società di benessere senza gioia, di permissivismo senza libertà, di tolleranza senza amore, magari perfino di (apparente) non-violenza senza misericordia. Vero è che questa società, già tra noi, ha determinato un mondo che sta generando degli anticorpi: alcuni odiosi, malvagi, pericolosi, ma che tuttavia potrebbero avere in qualche modo il merito di salvarci da essa. Pregate se siete credenti; vigilate se non lo siete. Ma ricordate sempre e comunque il vecchio proverbio arabo: “Quando la notte è più buia, non combattere contro le tenebre: però mantieni accesa la lampada”. Se volete sapere come sia e quale sia tale lampada, rileggete il Corano, sura XXIV, Al-Nur (“La Luce”).