"Italia" come simbolo metapolitico
di Matteo Mazzoni - 31/12/2025

Fonte: Matteo Mazzoni
L'impero romano, in quanto impero, era un universalismo. Poi Roma si è fatta cattolica, cioè universale. Il nazionalismo è stata una parentesi moderna dentro a una storia plurimillenaria.
L’Italia, in senso profondo, nasce come luogo di sintesi. Qui si sono incrociate Grecia, Roma e Gerusalemme, diritto e teologia, imperium e sacramentum, filosofia e arte, Europa e Mediterraneo.
L’Italia non ha mai prodotto un mito nazionale definitivo perché la sua vocazione non è mai stata veramente identitaria, ma formativa: dare forma all’universale.
Per questo l’Italia fiorisce quando è centro che irradia. Quando è centro culturale e spirituale.
La sua vera unità non è etnica né ideologica, ma metapolitica e simbolica. Ma per questo serve capacità di tenere insieme differenze senza annullarle, ma legando la molteplicità in una unità metafisica.
L' unità centralista ha operato nella maniera opposta, annullando le differenze interne, ma senza proporre un mito guida sufficiente. Tutto è stato riportato a terra, ma senza entità che facessero da pontifex, nonostante i padri risorgimentali fossero tutti animati da violente pulsioni mistiche e spiritualiste. Cose dimenticate.
Così le variegate energie interne sono state imbrigliate da un giogo semplicemente burocratico. Vico ha perso: ha vinto il maledetto Machiavelli.
Anche riguardo all'esterno, viene da pensare che forse, questo proiettarsi dell' italiano in funzione di lotte sovranazionali, deriva probabilmente dalla sensazione che si debba aderire soprattutto a indirizzi etici, piuttosto che a identità nazionali. È una possibilile interpretazione che va oltre ogni corretto discorso sulle colonizzazioni culturali.
L'italiano si sentirebbe italiano laddove "Italia" si trasformasse in un simbolo metapolitico che reggesse una forma di pensiero universale, piuttosto che una mera identità nazionale.
La potenza si esplicherebbe in un senso di investitura metafisica, che naturalmente nella società post-religiosa è una impossibilità.
L' Italia non esiste e non esisterà se non come espressione terrena di un mandato iperuranio.
Il mandato per l'Italia è, dall'Impero al cattolicesimo, il mandato dato a un polo che deve essere primariamente fulcro spirituale e quindi ordinatore cosmico.
