Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Cose non dette (e che a questo punto lì non dirò più)

Cose non dette (e che a questo punto lì non dirò più)

di Andrea Zhok - 15/12/2021

Cose non dette (e che a questo punto lì non dirò più)

Fonte: Andrea Zhok

Post di mero sfogo, in mancanza di un punching-ball.
Cose non dette (e che a questo punto lì non dirò più (trasmissioni televisive)).

1) "I tamponi sono come una fotografia, uno appena uscito può essere contagioso".
- No, ovviamente uno appena uscito può venire contagiato, ma per essere contagioso il virus deve moltiplicarsi nell'organismo a sufficienza per poter uscire dalle vie aeree superiori. Questa è la ragione delle 48-72 ore di durata del tampone.

2) "Il vaccino è uscito come una ciambella col buco al primo colpo." - No, è il vaccino a essere uscito col buco, visto che prometteva protezione al 95% e l'immunità di gregge, mentre dura forse 6 mesi, forse 3, consente i contagi, e presenta un profilo di rischio circa 15 volte superiore ai vaccini tradizionali (dato che emerge da una comparazione delle segnalazioni di eventi avversi in UK e USA).

3) "L'interesse della collettività è che tutti si vaccinino".
- No, l'interesse della collettività è che si vaccinino quelli che rischiano di non poter superare la malattia con le proprie risorse (e magari una terapia adeguata), questo perché chi ha superato il Covid ha una durata della protezione molto superiore ai vaccinati (ad oggi almeno 13 mesi).

4) "i dati dicono che il vaccino è sicuro per giovani e bambini"
- No, a dire il contrario sono un mucchio di studi, l'ultimo dei quali giapponese, sulla cui base il Ministero della Sanità giapponese ha modificato le raccomandazioni relative alla vaccinazione.

5) "La clearance virale è più rapida nel vaccinato e la suscettibilità al contagio è minore."
- Sì, parzialmente, per i primi 90 giorni, poi sono indistinguibili. Questo significa che dopo tre mesi il GP è una licenza di contagiare.
- Il punto generale è che se hai davanti Mario, con GP e vaccinato, e Giovanni, senza GP e senza vaccino, non hai nessun modo di sapere se Mario è più o meno pericoloso per te di Giovanni (mentre se hanno fatto il tampone recentemente questa informazione ce l'hai).

Ovviamente niente serve e niente, ma tant'è.

P.S.: Il dato su cui Sileri ha sbroccato è relativo alla maggiore preoccupazione per la salute infantile in diverse regioni oggi, che (testimonianza di numerosi medici in corsia) non è il Covid, ma il Virus Respiratorio Sinciziale, che è un virus endemico, con cui normalmente entriamo in contatto continuamente, già in tenera età, e che nei bambini presenta una pericolosità superiore al Covid (letalità tra il 0,5% e il 2% nei paesi occidentali, fino al 7% nei paesi sanitariamente arretrati). I casi di VRS risultano sestuplicati in alcune regioni del centro Italia. Si ritiene che ciò sia dovuto al fatto che le precauzioni dell'ultimo anno e mezzo abbiano sospeso la circolazione del virus, non permettendo quella frequenza di contatto che genera una difesa da reinfezioni gravi (il virus produce nelle reinfezioni frequenti un semplice raffreddore).