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Fino a quando dovremo sopportarli?

di Antonio Catalano - 18/08/2025

Fino a quando dovremo sopportarli?

Fonte: Antonio Catalano

Patetico il quadro d’assieme della politica italiana dopo il vertice di Anchorage. Patetico come d’altronde quello europeo, di cui è una semplice emanazione, alla faccia di qualsiasi sbandierato patriottismo o sovranismo. Questa Europa finge di non aver capito d’essere stata estromessa dal vertice perché non conta più nulla, hai voglia che i volenterosi continuino a sbraitare e a “pretendere” che si faccia come dicono loro, adottando la linea Meloni, cioè gli Usa che offrono all’Ucraina una protezione simile a quella dell’art. 5 della Nato. Ci fanno o ci sono? In ogni caso, il dato è che è questa Europa ad essere fuori dai giochi, Trump ha potuto realizzare l’incontro con Putin quando ormai una guerra “non sua” gli aveva comunque portato in regalo il principale frutto del conflitto Nato-Russia: definitiva separazione dell’Ue (della Germania in primis) dalla Russia, sia sul piano commerciale che diplomatico che culturale. Non dico nulla di originale se ricordo che l’Ucraina era solo uno dei punti all’o.d.g. del vertice in Alaska, ben altre e succose questioni sono state prese in considerazione: la questione artica, il nucleare e la Cina. Ma dai commenti dei nostri politici non traspare nessuna consapevolezza di quello che sta accadendo nel mondo. Uno dei commenti più sconfortanti è quello della segretaria Pd, (ma chi glielo ha scritto? Dubbio che sorge legittimo dopo la figuraccia di qualche mese fa fa quando lesse “pausa teatrale”, un’indicazione sulla postura da assumere messa lì dal suo ghostwriter https://www.youtube.com/shorts/idk4b5DigWk...). La Schlein ci rivela che l’Ue non c’era ad Anchorage, che Trump non ha ottenuto nulla da Putin, non hanno raggiunto nessun accordo sul cessate il fuoco, che non si può negoziare una pace giusta senza che a quel tavolo ci siano l’Ucraina e l’Unione europea… perché nessuno deve trattare sulle condizioni e i territori al posto del Paese che è stato ingiustamente invaso. Davvero strabiliante l’acutezza di queste considerazioni, che spiegano più di ogni altro discorso perché l’Ue è fuori dai giochi. Ma il problema è nostro, perché ci troviamo a dover sopportare l’incubo di questa classe dirigente alle dipendenze del capitale finanziario globalista che ha eletto l’Ue ultimo avamposto a difesa di un ordine in disfacimento, che vede nel multipolarismo la sua condanna a morte. Non credo che i popoli europei riusciranno a spazzare via questa classe dirigente prima che essa sarà costretta a farsi da parte, con le buone o con le cattive.