Gli italiani non amano gli Stati Uniti: per questo ci fanno odiare la Russia
di Alessandro Orsini - 15/07/2025
Fonte: Alessandro Orsini
L’Italia perderà miliardi di euro a causa dei dazi di Trump, cui darà miliardi di euro per acquistare le armi americane. Da una parte, gli Stati Uniti impoveriscono l’Italia; dall’altra parte, l’Italia arricchisce gli Stati Uniti. Sotto il profilo sociologico, ciò che sta accadendo all’Italia è interessantissimo giacché rende evidente il comportamento di uno Stato satellite. Come insegna la scuola del sospetto di Marx, Nietzsche e Freud, tutte le comunità umane cercano sempre di apparire migliori di quel che sono. Siccome l’Italia si vergogna di essere dominata da una potenza straniera, ha elaborato una retorica per abbellire la cruda realtà della sua sottomissione. Per anni, la sottomissione è stata abbellita con la retorica secondo cui gli Stati Uniti avevano liberato l’Italia dal fascismo. Questa retorica ha perso vigore con il tempo giacché la morte dei partigiani ha indebolito la memoria storica e il legame emozionale con quegli avvenimenti.
I diciottenni di oggi non sentono di avere un debito di riconoscenza verso l’esercito americano, anche perché gli Stati Uniti hanno devastato la propria immagine compiendo ogni tipo di massacro e appoggiando le dittature più sanguinarie del mondo. Quando i diciottenni italiani guardano la televisione, associano gli Stati Uniti a Gaza mica allo sbarco in Normandia. Tutto questo pone una sfida enorme ai grandi media che devono elaborare una nuova retorica per spiegare che il dominio degli Stati Uniti sull’Italia è cosa buona e giusta. Tuttavia, il giornalismo filo-americano del Corriere della Sera non ha le qualità intellettuali per creare una retorica nuova al passo con i tempi. Quindi distrugge anziché costruire. La retorica della Prima repubblica era una retorica positiva basata su un sentimento costruttivo: amare gli Stati Uniti. La retorica della Repubblica di Mattarella, invece, è una retorica negativa basata su un sentimento distruttivo: odiare la Russia.
Il problema è che gli italiani non odiano affatto la Russia. Al contrario, secondo un’indagine del Censis pubblicata il 6 dicembre 2024, la grande maggioranza degli italiani pensa che la colpa della guerra in Ucraina sia dell’Occidente, in particolare degli Stati Uniti (66,3%). La maggioranza degli italiani pensa che la Russia abbia ragione e la Nato torto. In sintesi, il passaggio dalla retorica dell’amore alla retorica dell’odio non dà i frutti desiderati dalla Casa Bianca. Il che significa che Giorgia Meloni e Guido Crosetto si stanno preparando alla guerra con la Russia senza il consenso degli italiani. Se i diciottenni non possono essere educati ad amare gli Stati Uniti perché sono troppo lontani dal 1945, forse possono essere educati a odiare la Russia. Ecco spiegata la retorica del Quirinale secondo cui la Russia è come la Germania nazista e Putin è come Hitler. L’investimento che la televisione faceva un tempo per insegnare ad amare la Casa Bianca oggi viene fatto per insegnare a odiare la Russia. In Italia, questo progetto fallirà. Gli italiani rimarranno refrattari all’odio per la Russia per due ragioni principali. La prima è che gli italiani, nonostante i fiumi di propaganda, sanno che la Nato è un’organizzazione offensiva assetata di potere che cerca di espandersi il più possibile senza curarsi delle linee rosse di nessuno. La seconda è che nessun italiano vuole morire per la Nato perché gli italiani percepiscono la Nato come una realtà estranea alla loro cultura e al loro modo di pensare. La Nato è un’élite del potere senza alcun radicamento popolare. Per gli italiani, la Nato sono soltanto armi parcheggiate nelle basi americane. Questo spiega quel 66,3% registrato dal Censis.