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I fronti dei volenterosi

di Pierluigi Fagan - 20/06/2019

I fronti dei volenterosi

Fonte: Pierluigi Fagan

Nella questione Hormuz già qui ampiamente trattata, s’è innescato un processo di costruzione del consueto “fronte dei volenterosi” che dovrebbero affiancare sauditi ed emiratini, assieme a gli americani, nell’isolare e punire i reprobi iraniani. Ma due faccende si stanno mettendo di traverso complicando il quadro.

La prima è l’ufficiale pronunciamento dell’ONU in favore di un supplemento di indagine indipendente (fatta cioè da loro) sulla morte di Khashoggi in quanto, testuale dal rapporto ONU, si tratterebbe di: "un crimine internazionale del quale lo Stato dell'Arabia Saudita è responsabile in base alle leggi internazionali sui diritti umani" e "un'esecuzione deliberata e premeditata". Per carità, per noi nulla di nuovo, ma a livello di immagine internazionale, risulterà forse un po’ più difficile dar retta ad una setta di killer omicidi che sbraitano contro i persiani sciiti.

In più, s’aggiunge un secondo bastone tra le ruote, questa volta auto procurato dal principale interlocutore del “fronte” che si voleva costituire: l’Egitto. Si tratta della morte dell’ex presidente Morsi definito da Erdogan “martire” e martire non è definizione da poco nella logica della mentalità islamista. Infatti, sono iniziate le preghiere pubbliche in Turchia e Qatar e s’annunciano manifestazioni contro le ambasciate egiziane. Hamas si agita nel frattempo, poiché Hamas è “contiguo con distinguo” alla fratellanza. C’è quindi un secondo fronte dei volenterosi, quello Turchia-Hamas-Qatar. Quel Qatar che dall’innalzamento della tensione ad Hormuz, è colui che ha più da perdere in assoluto e si ricordi anche che Qatar è al Jazeera. E guarda un po’, anche qui si mette in mezzo l’ONU che chiede una indagine indipendente sulla morte dell’ex presidente egiziano.

Mi sa che Guterres, s’è messo di traverso su Hormuz e dintorni …