Il fiasco totale dell'Occidente
di Paolo Desogus - 16/08/2025
Fonte: Paolo Desogus
So che dirlo mi costerà l’accusa di putinismo o di qualche altra stramberia da parte degli ultimi giapponesi del web complici della propaganda di mistificazione in opera dal febbraio 2022 (in realtà attivi già da prima), ma il summit di ieri è stato una vittoria di Vladimir Putin. Continuo a credere che chi ha capitalizzato di più dal conflitto siano gli Usa (lo sono quantomeno sul piano geopolitico), ma Putin, oltre al vantaggio territoriale, porta a casa un riconoscimento notevole, quello del leader di un paese che gioca sullo stesso tavolo delle grandi potenze
Pertanto, se l’obiettivo di Biden e dell’Ue era quello di declassare la Russia, possiamo dire che il fiasco è stato pressoché totale. Gli Usa dal canto loro portano a casa qualcosa di molto più significativo e cioè l’assoggettamento dell’Europa. Il vero declassamento riguarda infatti tutti quei paesi del nostro continente che dopo la seconda guerra mondiale hanno ottenuto (alcuni per un po’ di generosità americana, come nel caso della Francia) una posizione di forza rispetto ai paesi sconfitti, cioè Italia e Germania.
Noi italiani siamo forse poco sensibili a questo cambiamento. Eravamo già un paese a sovranità limitata dal 1945. Lo è di più la Germania che per quanto sconfitta insieme a noi ha tentato per via economica una risalita tra i grandi, come del resto avevamo tentato noi sino alle mazzate del biennio 1992-93. La distruzione di north stream e la chiusura degli sbocchi commerciali a est hanno frantumato quest’ambizione.
Tra i casi più clamorosi di retrocessione nella serie C, dove milita anche l’Italia, c’è la Francia. Ora questo paese vive da molto tempo al di sopra delle proprie possibilità economiche, industriali e persino militari. Ha un grande esercito ma non ha un soldo per impiegarlo. La Francia che per molti anni ha scelto di giocare in serie A tra le ultime in classifica precipita direttamente in C nel massimo disorientamento, guidata da un presidente privo di consenso e di legittimità politica.
Per il resto è l’Unione a essere retrocessa. C’è da chiedersi quale sia ora il suo senso politico. Doveva servirci per emanciparci dagli americani e invece si è trasformata in una trappola con la quale ci hanno messi nel sacco tutti insieme. Doveva eliminare la guerra dal continente e invece ne vive una sui propri confini, senza essere riuscita a impedirla, e tutto questo dopo la guerra in Jugoslavia. Relativamente al mercato unico e ai trattati c’è da chiedersi cosa resterà se si considera che la Germania abbia dichiarato di volersene infischiare (non che prima non si sia fatta gli affari propri) nel tentativo, temo vano, di correggere la china con il riarmo del proprio esercito nazionale.
Resta la questione più grave. L’Ucraina è stata usata dagli Usa per assoggettare l’Europa con l’espansione Nato e contro la Russia, che nel febbraio 2022 ha reagito con un’aggressione militare. Il risultato è che l’Ucraina e gli ucraini hanno subito una beffa politica e militare gigantesca e umiliante, a cui si aggiunge la perdita di migliaia di vite, la distruzione di mezzo paese, l’emigrazione di quasi 20milioni di abitanti (un numero enorme) e una lacerazione morale da cui hanno tratto vantaggio le peggiori formazioni di estrema destra del paese.