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L’autoannientamento dell’Europa

di Gianni Petrosillo - 21/12/2025

L’autoannientamento dell’Europa

Fonte: Gianni Petrosillo

L’autoannientamento dell’Europa non è che una tappa del più vasto processo di autodistruzione dell’Occidente. Assistiamo al tracollo culturale e politico, e presto anche militare, di quella che fu una grande civiltà, ormai consumata da un nichilismo senza uscita, incapace di rigenerare i propri principi e in grado soltanto di produrre scarti sociali spacciandoli per diritti universali e inalienabili. Tutto ciò contraddice la stessa idea della vita, che strappa momenti alla non-vita che la circonda e la sovrasta da ogni lato. Se la vita smette di spingere, assediata com’è da un’enorme massa inerte, non può che soccombere. Portatrice di una moralità decomposta e nauseante, la nostra etica decadente, inclusiva, rispettosa di diversità omogenee e altre sciocchezze, che celebriamo senza autentica convinzione, produce solo retorica sterile, trascinando l’Occidente verso un predestinato vicolo cieco.
Come ogni civiltà giunta al termine del proprio ciclo storico (quante altre, nei secoli, si sono già spente?), anche di questa resterà soltanto la memoria di un passato glorioso, destinato a essere assorbito dalle nuove culture dominanti e travolgenti. Noi possediamo solo parole per giustificare atti vili, gli altri, invece, hanno ricominciato a pesare la storia senza indulgenze e senza ipocrisie, per compiere imprese reali e pericolose. Il nostro presente inutile, fatto di idoli inservibili, ideali fasulli, principi inconsistenti e figure mediocri, esaltate proprio perché prive di qualsiasi sostanza, svanirà senza lasciare traccia.
Del resto, la cosiddetta cancel culture deve cancellare tutto ciò che di grande l’ha preceduta, perché il confronto con il proprio passato e con il futuro degli altri la costringerebbe a riconoscere la propria microscopicità e l’immensità di ciò che cresce contro di essa che essa non capisce e non potrà più raggiungere. Può sembrare una previsione apocalittica, ma non lo è. Le rovine, per quanto imbellettate, sono intorno a noi, mentre il resto del mondo non segue questa corsa verso l’abisso e si rinnova nella fatica e nel sacrificio, compiendo tentativi reali di trasformazione. Altre civiltà, rigenerate e aggressive, sostenute dal loro slancio, avanzano senza di noi, ci considerano zavorra, e si mettono in gioco con un "élan vital”, con sforzi vitali smisurati che per l’Occidente appartengono ormai ad un passato perduto e dimenticato. Faranno presto i conti con noi, nelle prossime inevitabili guerre, che noi affronteremo con frasi fatte e parole vuote alle quali loro opporranno destini immensi e nuovi orizzonti di significato. Hai voglia ad armarsi e a minacciare sfracelli, come diceva Machiavelli non basta l'opulenza per sconfiggere i nemici, anzi spesso è proprio questa che toglie la fame e la sete di conquiste.