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Processi di disordine che tendono al caos

di Simone Torresani - 24/01/2021

Processi di disordine che tendono al caos

Fonte: Il giornale del Ribelle

Avevo promesso ai lettori di dedicarmi ad altri argomenti ad inizio 2021, ma dinnanzi ad alcune tesi discutibili riportate nell' articolo "Un potere autocratico e autoproclamato", specie quando si parla della "tabella di marcia del Grande Reset", non posso non tornare sull' argomento.

Massimo rispetto e condivisione per l'analisi dell'articolista (specie nella seconda parte) ma zero considerazione sul paragrafo intitolato "Programma del Reset", in quanto basato su teorie e documenti che dire fantasiosi o romanzeschi è ancor poco: a noi serve la logica per capire le vaste interconnessioni della realtà complessa che ci circonda, non fantomatiche "tabelle" scritte da "talpe" del governo canadese. Ma per cortesia! Figuriamoci se questi si fanno "scappare documenti" che a loro volta "sfuggono " pure al governo francese (si è udito anche questo) e grazie a delle sviste e ad una "talpa" infiltrata ecco che spuntano i "piani segreti" di Davos. E non penso che i documenti accessibili dei Forum di Davos dicano alla lettera tutti i passi dei Padroni dei Vapore: sono documenti e analisi che danno orientamenti, ma non la verità assoluta degli eventi futuri. Anche io ho letto tale tabella di marcia, in cui si dice che al reddito universale di base -stando ai tempi-mancherebbero neppure due mesi (marzo 2021). Intanto stiamo aspettando ancora i lockdown "più severi che in primavera" che sarebbero dovuti scattare a metà novembre, quando mezza Italia era...gialla e la Germania e l'Inghilterra ancora non erano in clausura. Stiamo ancora aspettando i lager (dicembre 2020, secondo i piani) per i riottosi al vaccino, quando i vaccinati in tutto il mondo sono quattro gatti e a quanto pare in Canada non esistono deportazioni di massa: ma per cortesia!

Buttiamo alle ortiche tutta questa paccottiglia da fantathriller politico e iniziamo piuttosto a ragionare seriamente: a costo di essere ripetitivi e noiosi, ritorneremo ancora su questo discorso: parlerò in maniera semplice e divulgativa, come è mio stile usuale, per giungere alle orecchie di tutti.

Il Grande Reset era un processo già in essere da diversi anni, come evoluzione intrinseca di un capitalismo giunto allo stadio supremo ed assoluto, unito allo sviluppo tecnologico ormai irrefrenabile della robotica, intelligenza artificiale, nanotecnologie, informatica. I Padroni del Vapore, molto semplicemente, hanno cavalcato questa "lunghezza d' onda" per piegarla ai loro interessi e non hanno nemmeno dovuto spremersi molto le meningi perché la tecnologia stessa, unita al verbo capitalista assoluto, porta ontologicamente ad un regime di controllo totale della popolazione. Si trattava di un processo lineare e nemmeno senza troppi intoppi, tuttavia frenato da un fattore: il Tempo. L'assimilazione dei processi del Reset, infatti, necessitava di almeno una quindicina d' anni circa, per far digerire pacificamente e volontariamente i nuovi modi di vivere, di lavorare, di relazionarsi. Di telelavoro se ne parlava da tempo e non da ieri; il distanziamento sociale, che oggi tutti biasimano, esisteva da almeno una quindicina d'anni (cioè dall'esplosione del fenomeno dei social); i negozi di vicinato che fallivano per Amazon erano pane quotidiano, gli spettatori espulsi dagli stadi per la pay-tv e da norme vessatorie erano un trend in corso, il boom del food delivery e dello streaming era cosa nota, tanto che molti cinema chiudevano e mi resterà sempre impresso un articolo che lessi a ottobre 2019, durante una delle mie navigazioni in Rete a caccia di notizie fresche: a Nuova York vi era un calo di avventori nei ristoranti perché la moda era guardare Netflix la sera, con cibo ordinato da una app. Poi in una città della Cina centrale arriva un virus, più aggressivo dei suoi fratelli, molto contagioso e letale per gli anziani con le patologie. Per mille ragioni che ora non abbiamo spazio di scrivere, è psicosi mondiale. E questi che fanno? Decidono che sì, magari usando il covid si possono accelerare i tempi. Insomma, accelerano i tempi di questo naturale processo in essere capitalista-tecnologico e allora ci ritroviamo avanti di qualche anno: il calendario segna un falso 2021, dovremmo parlare di 2027, 2028, 2029 ma non di 2021. Sinossi breve: a questo schifo saremmo giunti comunque tra un decennio o giù di lì.

"Noi ora vediamo in uno specchio, come in un enigma, ma verrà il tempo in cui vedremo faccia a faccia" scrisse Paolo di Tarso nella I epistola ai Corinti (12,13).

Ecco, l'enigma è risolto, lo specchio non più appannato e noi oggi vediamo faccia a faccia la vera realtà della "normalità" di ieri. Per qualcuno già prima lo specchio era disappannato, per altri il velo è caduto di recente e lo sgomento è comprensibile.

Chiudo con due considerazioni: secondo i principii di Kelvin, le costanti di Boltzmann e specialmente per il secondo principio della termodinamica, quando un sistema ordinato passa a disordinato, aumenta la sua entropia. Significa che accelerare i tempi di un processo lento, graduale e ordinato immettendo processi di disordine che tendono al caos potrebbe essere stato un errore fatale ed esiziale per i Padroni del Vapore. Questi hanno scatenato una serie di variabili impazzite ed imprevedibili che rischiano fortemente (per fortuna nostra e sfortuna loro) di mandare il progetto a carte quarantotto. Che il Reset riesca, è tutto da vedere. Non me ne voglia il buon Cavalleri: il rispetto reciproco e lo scambio civile di idee rispettando le idee altrui è da sempre la mia bandiera. Da parte mia nessuna intenzione di sminuire il suo articolo, che dà spunti eccellenti, ma solo un doveroso atto verso i miei lettori per eliminare o confutare alcune parti complottistiche troppo spinte, cose di cui noi non abbiamo bisogno. Ben vengano tutte le domande che pone Cavalleri. Di mio aggiungo: dovremmo porcene altre, la prima delle quali risponde al quesito "come ripristinare le basi della nostra civiltà moribonda e se necessario aggiungerne altre". Senza civiltà non si governano né i Reset e nemmeno le normalità e le pseudonormalità". Va riscritto un nuovo Logos etico, civile, morale, ambientale, giuridico.