Sentenza contro Von Der Leyen
di Antonio Catalano - 15/05/2025
Fonte: Antonio Catalano
Non mi sembra che sia stato dato il giusto e necessario risalto mediatico alla sentenza della Corte di giustizia europea che ieri ha condannato la Commissione Ue, e quindi la von der Leyen, per aver negato l’accesso ai messaggi telefonici scambiati tra la presidente Ue e l’amministrazione delegato di Pfizer sulla stipula del contratto europeo da 35 miliardi di euro (1,8 mld di sieri anti-covid). Accordo (2021) fatto in tutta segretezza grazie al quale è stato firmato «il più grande contratto mai siglato dall’Ue con le case farmaceutiche». Per questo andava persuasa la popolazione a considerare salvifico il magico fluido. Per questo si è perseguitato chi provava a sottrarsi all’inoculazione. Per questo si è mobilitata la “Scienza”, con il disgustoso strascico di prezzolati intrattenitori dello spettacolo (giornalisti, cantanti, attori, intellettuali…) sguinzagliati in tv. Per questo si sono perseguitati i medici (fino al “suicidio” del povero e generoso dottore Giuseppe Di Donno) che coraggiosamente ritenevano necessaria la cura con farmaci tradizionali. Per questo il governo Conte, tramite l’ineffabile ministro Speranza, ingiungeva il criminale protocollo “tachipirina e vigile attesa". Per questo il governo Draghi reprimeva ogni forma di resistenza (fino alla vile repressione dei lavoratori portuali di Genova, sindacato dov’eri?)… altrimenti come avrebbe potuto la Pfizer incassare profitti miliardari? Una von der Leyen espressione non di se stessa, ma di quella rabbiosa oligarchia eu-ropea che oggi mette nel conto 800 miliardi per il riarmo anti-russo. Riflettete gente, riflettete!