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Tutti i nodi stanno arrivando al pettine

di Francesco Lamendola - 24/11/2019

Tutti i nodi stanno arrivando al pettine

Fonte: Accademia nuova Italia

In una cosa, almeno, la crisi globale che stiamo attraversando si presenta più chiara – più chiara ma anche più incredibile, questo è il paradosso – di quanto lo sia mai stata prima d’ora: e ciò grazie al fatto che tutti i nodi, dalle più diverse direzioni, stanno arrivando al pettine. Noi tutti siamo le vittime designate, e in gran parte inconsapevoli, di una macchinazione globale: talmente vasta da far venire le vertigini a chi ne abbia compreso, o anche solo intuito, le dimensioni; e proprio da tale smisurata vastità discende una estrema difficoltà di ordine psicologico ad accettarla, a farsene una ragione, come sempre avviene quando si è in presenza di qualcosa di assolutamente inedito e che sorpassa perfino i limiti dell’immaginazione. Né la difficoltà di accettare la realtà del complotto globale, andando al di là delle semplici ipotesi e delle mere supposizioni, dipende solo dalle sue inaudite dimensioni, ma anche dal fatto che, avendo asservito a sé tutti i mass-media e le agenzie d’informazione e di educazione, scuola compresa, essa è in grado di esercitare un vero e proprio controllo mentale sulla popolazione mondiale, e perciò di far apparire come squilibrato e farneticante l’agire di chiunque osi lanciare l’allarme e mettere in guardia gli altri su ciò che sta accadendo, aiutandoli a collegare indizi e segni apparentemente slegati e distanti, in modo da formarsi un quadro unitario e coerente. Ebbene, la forza stessa delle cose sta ora spingendo gli eventi a mostrare da sé la convergenza che esiste fra i vari tasselli del mosaico: per cui, se le persone avessero ancora il proprio spirito critico e la propria capacità di osservazione, la realtà del complotto mondiale dovrebbe apparire evidente  anche a chi non abbia saputo intuire da solo la sua esistenza e collegare le diverse parti del puzzle. Tuttavia, il condizionamento mentale che l’opinione pubblica sta subendo ha raggiunto livelli tali per cui è diventato difficile non solo accettare, ma anche solo vedere le cose nella loro giusta luce. Al tempo stesso, il controllo esercitato dall’élite globalista ha raggiunto quasi tutte le istituzioni e piegato ai suoi fini quasi tutti gli esponenti del mondo dell’informazione e della cultura, perlopiù mettendoli a libro paga e trasformandoli in docili servitori. Pertanto la quasi totalità di ciò che “passa” al cittadini comune - cinema, televisione, teatro, stampa, letteratura, scienza, arte, filosofia, spiritualità, religione (chiesa cattolica in primis), diritto, finanza, medicina, sport, moda, tempo libero – non fa altro che rafforzare i veli che coprono il complotto e confondere le idee di chi potrebbe sospettare come in realtà stiano le cose, rendendo sempre più arduo diffondere l’allarme e aiutare le persone a divenire consapevoli delle catene che ci rendono simili a degli schiavi che ignorano, però, di esserlo.

A mero titolo di esempio, prendiamo il caso di ciò che sta accadendo, ormai da alcuni decenni, ma specialmente in questi ultimi anni, nella chiesa cattolica. Vi è stata una graduale, metodica, abilissima infiltrazione massonica al suo interno, che pian piano ha preso possesso del vertice, e da lì si è impadronita di quasi tutto il resto. L’occupazione è stata condotta seguendo la strategia della “finestra di Overton”, cioè in maniera talmente graduale che i diretti interessati, clero e fedeli, non se ne sono neanche resi conto, o perlomeno non hanno afferrato la piena portata del cambiamento, né le sue implicazioni, né si sono chiesti cosa ci fosse realmente dietro ad esso. Il risultato è quello che ora abbiamo sotto gli occhi: una chiesa cattolica che non è più cattolica; un contenitore svuotato del suo autentico contenuto e riempito con merci d’accatto, con un attivismo sociale tanto frenetico quanto estraneo al vero spirito cattolico, dove la fede in Gesù Cristo si è persa per strada ed è stata sostituita da un sincretismo volgare, misto a elementi francamente pagani e idolatrici, il tutto però gabellato per dialogo interreligioso, apertura, scambio, ponti gettati e muri abbattuti, e via sproloquiando, ma in perfetta malafede o in peretta stupidità. Infatti non vi è il minimo dubbio che, giunte le cose al punto in cui sono, esistono due sole possibilità: o i “cattolici” che assecondano lo stravolgimento e lo snaturamento del cattolicesimo sanno quel che stanno facendo, e allora sono semplicemente dei delinquenti, oppure non lo sanno, e allora sono dei perfetti idioti. Tertium non datur. Ebbene, la stessa cosa, e più o meno con la stessa tecnica, è avvenuta in tutti gli altri ambiti della società. Siamo partiti dalla chiesa cattolica perché essa era, dal punto di vista del potere globalista, l’osso più duro da affrontare: una volta triturato e digerito quello, tutto il resto sarebbe venuto da sé. La chiesa era l’osso più duro perché aveva una sua identità, una sua tradizione, una sua compattezza dogmatica e disciplinare e soprattutto una sua Weltanscahuung ben definita e assolutamente diversa, per non dire incompatibile, con quella propria della modernità, edonista e materialista. Perciò era chiaro che le due visioni del mondo non avrebbero potuto continuare a coesistere al tempo della globalizzazione accelerata: una doveva soccombere e venir divorata dall’altra. Ha avuto la meglio la visione moderna, sostenuta da tutto l’apparato dell’informazione, della cultura, della moda, della fabbrica dell’immaginario (cinema, tv, fumetti, ecc.) e la chiesa è stata divorata, come Giona nel ventre della balena. Forse uscirà il terzo giorno: ma, se così sarà, non avverrà per merito dei fedeli, perché essi hanno mostrato di essere impari al momento storico e alle sfide che esso presenta; sarà solo ad opera di Dio.

La tecnica della finestra di Overton viene applicata ovunque e sempre con successo, in particolare per sovvertire la morale, partendo dalla morale sessuale. Se, ad esempio, dapprima in dieci, poi in venti, quindi in trenta film di Hollywood compaiono dei personaggi omosessuali, dapprima come figure di secondo piano, poi come protagonisti; se in uno sceneggiato televisivo, nella fascia di massimo ascolto, compaiono uno, due, tre personaggi omosessuali, o un transessuale che una volta era uomo e padre di famiglia, poi ha lasciato la famiglia, è diventato donna e infine si presenta dalla ex moglie e dai figli per farsi accettare, e tutti gli altri personaggi guardano alla cosa con simpatia e comprensione, si può star certi che nel corso di qualche anno, di una o due generazioni di questo lavoro costante, martellante, metodico, sarà possibile entrare nei modi di pensare della gente e cambiarli dall’interno, facendo sì che non si accorga di aver cambiato i suoi punti di riferimento e il suo metro di giudizio, insomma lasciando alla gente l’impressione, e soprattutto l’illusione, di aver maturato delle opinioni sulla base del proprio giudizio personale, mentre non sta facendo altro che subire l’indottrinamento occulto dei mass-media e assumere, in tutto e per tutto, il modo di vedere, di sentire, di pensare, di qualcun altro: di chi controlla i media e vuole operare un mutamento radicale nella morale sessuale della nostra società. Coloro i quali collaborano attivamente a questo disegno, giornalisti, sceneggiatori, scrittori, artisti, cantanti, intellettuali, opinionisti, appartengono necessariamente a una delle due categorie summenzionate: o sanno ciò che stanno facendo, sanno di essere pagati per farlo, sanno che la loro carriera dipende da quello, e allora si tratta semplicemente di mercenari, pronti a vendersi a qualunque padrone, perché non hanno un’etica, ma solo un prezzo; oppure non lo sanno, e allora si tratta solamente di utili idioti che spendono la loro buona volontà in una causa che credono nobile e pura, solo perché sono stati portati a vedere le cose in questo modo ma senza avere realmente riflettuto sulla portata complessiva e soprattutto sulle finalità occulte di chi dirige l’intera faccenda, e che loro, forse, ignorano perfino che esistano. Questi utili idioti, per esempio, pensano che i grandi finanzieri pirati come George Soros, siano dei filantropi idealisti e desiderosi di fare generose offerte in denaro per sostenere tutte le nobili cause di questo mondo; e se qualcuno è disposto a credere una cosa del genere, allora vuol dire che è cotto al punto di poter credere letteralmente qualsiasi cosa, anche che le mucche volano e gli elefanti nuotano nel mare. Stesso discorso per la magistratura. La gente si indigna nel vedere con quanta naturalezza i giudici usano una assurda indulgenza verso i delinquenti, mettendoli in condizione di reiterare i reati a danno della gente indifesa e perbene, ma crede che si tratti di casi limitati, per quanto incresciosi. La cosa assumerebbe un altro aspetto se pensasse che esiste un disegno per favorire il caos, far crescere l’insicurezza sociale e mortificare sistematicamente chi ancora ripone qualche speranza nella legge e nell’autorità dello Stato sovrano.

Il potere occulto che ci domina ha poi messo a punto un’ulteriore tecnica di controllo e manipolazione mentale, oltre a quelle di ordine medico e biotecnologico la cui applicazione è prevista per il prossimo futuro, come l’impianto di microchip e le false vaccinazioni mediante le quali immettere nell’organismo delle persone sostanze chimiche atte a favorire la docilità e l’obbedienza. Si tratta di questo: mettere in circolazione false notizie e falsi ricercatori della verità, al solo scopo di aumentare la confusione generale e suscitare il sospetto e il discredito nei confronti di qualsiasi voce fuori dal coro, e l’indifferenza nei confronti di qualsiasi informazione, visto che sta diventando impossibile distinguere quelle vere da quelle costruite ad arte. Agendo in questo modo, il potere riesce a togliere alla gente qualsiasi punto di riferimento, qualsiasi certezza e quindi anche qualsiasi speranza di poter capire e di poter agire. Lasciando filtrare notizie parzialmente vere, anche sui temi più scottanti, e mescolandole con altre false, o dubbie, esso ottiene l’effetto di paralizzare ulteriormente la coscienza dei cittadini e di vanificare completamente la fatica di quei pochi che agiscono in buona fede e che vanno controcorrente nel tentativo di mostrare agli altri che esiste una via per giungere al vero e che non bisogna rassegnarsi, perché ci sono ancora rette coscienze e persone pulite che non chiederebbero se non di poter mettere le loro qualità al servizio di tutti, in maniera disinteressata. Tali persone esistono: basta dare uno sguardo al mondo del volontariato per accorgersene. Tuttavia, finché si tratta “solo” di volontariato, il potere chiude un occhio, o persino sovvenziona le attività sociali; ma quando si tratta di persone, specialmente giornalisti o ricercatori, che potrebbero dare la sveglia alla massa dei dormienti, e metter loro la pulce nell’orecchio nei confronti di governanti, amministratori pubblici e finanzieri, questo il potere non può tollerarlo e si adopera per screditare quelle persone, produce dei falsi dossier per metterle in cattiva luce, insinua dei mercenari fra i loro collaboratori e fra i loro colleghi per boicottare il loro lavoro, per gettare ombre sulla loro reputazione, se proprio non riesce a fare con esse come con tutti gli altri: a corromperle e inscriverle nel proprio libro paga.

D’altra parte, come stavamo dicendo, tutti i nodi ormai stanno arrivando al pettine; e sarà l’evidenza stessa delle cose a mostrare a tutti, anche ai più sprovveduti e distratti, che esiste una sola regia che dirige tutti i tasselli del mosaico, e il cui scopo è sottomettere i popoli, istupidire le coscienze, piegare le volontà, per poter procede a uno sfruttamento sempre più sistematico e a un dominio assoluto, che probabilmente sfocerà nella creazione di una nuova religione, il cui punto d’arrivo sarà l’adorazione dei membri delle élite da parte di sette miliardi e mezzo di schiavi telecomandati. Il problema è se, nel giro dei prossimi anni, ci saranno ancora persone capaci di vedere l’evidenza e di trarne le logiche conclusioni. Un secolo fa Gilbert K. Chesterton aveva scritto, profeticamente, che sarebbe arrivato il momento in cui, per poter sostenere che l’erba è verde e il cielo è azzurro, sarebbe stato necessario sguainare la sciabola. Ebbene, quel momento è arrivato. Oggi c’è chi ci vuol far pensare, e dire, che l’erba è rossa e il cielo è verde. Fuor di metafora, ci si vuol far pensare, e dire, che il bene è male, e il male è bene; che il vero è falso, e che il falso è vero. Ci si vuol far pensare, e dire, che un bambino può crescere benissimo, sano e felice, con due papà o con due mamme, e che il matrimonio fra persone dello stesso sesso è la cosa più naturale e più bella di questo mondo. Ci si vuol far pensare, e dire, che chiunque arriva nel nostro Paese, anche se in maniera clandestina e quindi illegale, ha gli stessi diritti del cittadino che ha la residenza, paga le tasse e rispetta le leggi; anzi che ha qualche diritto in più, visto che viene da situazioni disagiate e che pertanto è nostro obbligo trattarlo con ogni riguardo: per esempio, dargli assistenza sanitaria e legale assolutamente gratis, cioè a spese nostre, ed eventualmente lasciargli occupare la nostra seconda casa, visto che lui non ne ha neanche una e a noi, due non servono (anche se ci paghiamo fior di tasse). Ci si vuol far pensare, e dire, che i preti, i vescovi e il papa non stanno lì per parlarci di Dio, della grazie e del peccato, tanto meno dell’anima e della vita eterna, ma per occuparsi dei migranti, dell’ambiente e del clima. E così via. Ci vogliono anche farci pensare, e dire, che è giusto che noi non adoperiamo i nostri soldi, i nostri stipendi e le nostre pensioni, in contanti, in modo che le banche possano disporne a loro piacimento con maggiore facilità. Ci vogliono portare a pensare, e dire, che è cosa bella e buona che i nostri bambini subiscano una decina di vaccinazioni, la cui utilità e necessità sono tutte da dimostrare, mentre sono sicuri alcuni gravi effetti collaterali per un certo numero di casi. E se non staremo molto, ma molto attenti, un po’ alla volta finiremo per pensare e per parlare esattamente in questo modo: suggestionati, più che da ragionamenti, da una insidiosa e capillare propaganda occulta, che si serve di mezzi indiretti quali il cinema, la televisione, la pubblicità, ecc.

Caro cittadino del terzo millennio, lavoratore o pensionato; caro cattolico: se sei vivo, batti un colpo.