Un pugno in faccia

di Mike Mihajlovic - 01/06/2025

Fonte: Mike Mihajlovic

Un attacco ucraino ottimamente eseguito ha colpito in profondità il territorio russo. È stato il risultato di mesi di attenta pianificazione. Tuttavia, un'operazione del genere non sarebbe stata possibile senza un sostegno significativo da parte dei partner occidentali, comprese le immagini satellitari, le infrastrutture di comunicazione e la condivisione dell'intelligence. Sebbene questo attacco abbia inferto un colpo simbolico, di fatto un pugno in faccia per la Russia, è improbabile che cambi la traiettoria generale della guerra.
In ogni caso, stiamo assistendo a un'escalation: in primo luogo, un attacco terroristico su un treno passeggeri, seguito da attacchi simultanei su aeroporti strategici, e probabilmente altri ancora. Le potenziali azioni future potrebbero includere tentativi di assassinio di figure politiche chiave o personalità dei media, e persino attacchi a basi che ospitano sistemi nucleari strategici. Tutto sembra essere sul tavolo. Sembra che l'SBU, GUR, CIA e MI6 stiano lavorando in coordinamento, e l'opinione pubblica non dovrebbe sorprendersi se anche solo un attentato al presidente Putin venisse fatto di nuovo.
Oggi è un giorno di festa per quei circoli che sostengono l'Ucraina, e l'isteria dei media fa parte di questa narrazione. Ma domani c'è sempre un nuovo giorno, e ogni cosiddetta "meraviglia" dura solo pochi giorni. Per coloro che si aspettano che la Russia ora "si tolga i guanti", questo cambiamento potrebbe non avvenire nel modo in cui immaginano. La Russia è già stata attaccata in passato. Mentre questi incidenti possono far infuriare l'opinione pubblica, l'obiettivo più ampio rimane invariato: vincere la guerra. Nonostante le critiche internazionali e la rappresentazione dei media, è probabile che la Russia continui sulla sua strada attuale.

Mike Mihajlovic, ingegnere, specialista di tecnologie di difesa, analista, ex ufficiale dell'esercito