ICI, FONDO SPECIALE E CO.CO.CO... DE'


Mentre Prodi e Rutelli discutono e litigano sulla riduzione (abolizione) dell’ICI, ecco l'ultimo capolavoro...

La premessa è che la finanziaria del 2006, pubblicata sulla GURI n°302 del 29 dicembre 2005, prevedeva un Fondo speciale di 10 milioni di euro, per la concessione di una "garanzia di ultima istanza", aggiuntiva rispetto alle normali garanzie ipotecarie sugli immobili, per contrarre mutui.

Potevano usufruire di tali benefici economici solo soggetti di età non superiore a 35 anni, con un reddito complessivo annuo inferiore a 40 mila euro e con un contratto di lavoro a tempo determinato o co.co.co.

Tale fondo era rivolto ai casi di mutuo finalizzato all’acquisto o alla costruzione della ``prima-casa``.

Non sto a sottolineare che questa misura era positiva in quanto rivolta esclusivamente ai giovani lavoratori precari (lo sono stato anche io...). Certo, una piccola goccia: ma meglio di un calcio sui c.....ni. Ovviamente, non regalavano nulla, ma era un piccolo aiuto.

Parlano e straparlano di aiutare i giovani precari ad avere una casa in cui vivere, crearsi una famiglia (due scatole co' sto' FAMILY DAY), avere una vita "normale" poi...

Poi... semplicemente, l'iniziativa è stata affossata dalle varie beghe di potere tra Stato e Regioni.

Infatti, tale norma della finanziaria 2006 è stata giudicata illegittima dalla Corte Costituzionale con una recente sentenza (aprile 2007).

Il perchè? Sinteticamente, perchè tale norma prevedeva un intervento finanziario dello Stato in materia di competenza esclusiva delle Regioni.

Nello specifico: << La Corte ha giudicato fondata la questione posta dalle regioni Piemonte e Campania, e ha sottolineato di aver ''gia' espresso, con ripetute pronunce, il proprio giudizio di illegittimità costituzionale delle norme, inserite in varie leggi finanziarie, che prevedono l'istituzione di fondi speciali in materie riservate alla competenza residuale o concorrente delle Regioni''.

Nel caso di specie, secondo la Corte:

''la valutazione non cambia, prevedendo la norma contestata prestazioni direttamente fruibili da privati, mediante una garanzia di ultima istanza, per consentire ai meno abbienti -e specificamente ai giovani non in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato- di coprire, al di la' delle usuali garanzie ipotecarie, l'intero prezzo dell'immobile da acquistare''.

Si tratta di una norma, hanno aggiunto i giudici:

''che non incide sul risparmio o sui mercati finanziari, non detta particolari regole di accesso al credito, fornisce supporto a determinate categorie di persone ma in violazione della competenza legislativa regionale''.

La puntualizzazione e' rivolta all'Avvocatura dello Stato secondo cui la norma censurata ''attiene alla disciplina del mercato finanziario, materia questa di legislazione statale''>>.

Ovviamente, di questo se ne è parlato zero!

Io, per caso, ne ho trovato traccia su un quotidiano a diffusione gratuita. Però, su tutti i mezzi di informazione di regime trovo quotidianamente notizie delle beghe da pollaio sul cd "tesoretto"!