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Lo "Stato profondo" turco

di Noam Chomsky e John Tirman - 28/12/2005

Fonte: Nuovi Mondi Media


I procedimenti della giustizia penale turca contro diversi scrittori e pubblicisti critici verso il proprio governo non sono solo mere violazioni di diritti umani, ma dimostrano che le forze armate hanno in mano il controllo del paese

Il processo a Orhan Pamuk mette un riflettore sulla Turchia come mai prima d'ora. Molti politici, periodici, e gruppi sui diritti umani hanno criticato l'incriminazione arbitraria di Pamuk ed altri 60 scrittori e pubblicisti in base all'articolo 301 del codice penale. Tra gli incriminati Fatih Tas, il proprietario di Aram Publishing, che all'inizio del 2005 pubblicò il libro di John Tirman. Spoils of war, in Turchia.

Il libro del 1997, pubblicato negli Usa da Free Press con critiche favorevoli, è l'oggetto di una delle tante accuse contro Tas per insulto allo stato, alle forze armate, ad Ataturk eccetera. Tas, che è stato condannato a sei mesi di prigione per un caso simile, tornerà davanti ad una corte per il libro di Tirman l'8 febbraio, il giorno dopo Parmuk deve apparire per la sua prossima udienza. Tas è anche stato incriminato per aver pubblicato Interventismo Americano di Noam Chomsky nel 2002. Le accuse caddero quando Chomsky apparve in corte con Tas.

Questi procedimenti sollevano molte accuse sulla "aspirazione europea" della Turchia, specialmente la sua speranza di entrare nell'UE. Gli osservatori dovrebbero prendere nota dei diversi aspetti di questa situazione che merita più attenzione.

Questi procedimenti non sono solo mere violazioni di diritti umani. Esse dimostrano che le forze armate rimangono in controllo del paese. Il fatto che il governo eletto non può impedire che questi procedimenti vadano avanti è, per gli amici della Turchia, l'aspetto che più turba in questo affare.

Le prove dell'esistenza di uno "stato profondo" e le sue attività criminali vennero in evidenza questo autunno quando personale della sicurezza fu ancora colto sul fatto nel sud-est a mettere bombe e ad assassinare oppositori.

La Turchia è già in Europa. È un membro di diverse organizzazioni multilaterali europee, incluse la NATO, l'OSCE, e il Consiglio d'Europa. Come tale, essa può già essere esaminata sotto gli standard "europei" di libertà di parola, magistratura indipendente, controllo civile, e così via.

I trattati che la Turchia ha firmato e ratificato per entrare in queste organizzazioni (come nelle Nazioni Unite) la obbligano a sostenere i processi democratici, compreso la libertà di parola. Non c'è ambiguità in questi documenti, ed essi comprendono molti vincoli di natura legale.

L'adesione ad organizzazioni internazionali ha un prezzo – l'accettazione dei principi su cui si basa la partecipazione. Una questione ovvia a proposito della Turchia è se essa deve essere sospesa o espulsa da queste organizzazioni, dal momento che vìola sistematicamente i diritti umani e ignora deliberatamente i suoi obblighi derivanti dal diritto internazionale.

Il governo Usa dovrebbe considerare questi obblighi ed agire di conseguenza, ponendo termine all'incriminazione di Tas, Pamuk, ed altri scrittori ed editori che sono incriminati in base all'articolo 301.



 

 

Importanti trattati e documenti legali

OSCE
OSCE: Helsinki Final Act
Council of Europe: Human Rights Convention
European Court of Human Rights
NATO
United Nations: Universal Declaration of Human Rights


Fonti: http://www.zmag.org/content/showarticle.cfm?SectionID=43&ItemID=9386
http://www.zmag.org/italy/chomsky_tirman-libertaturchia.htm

Tradotto da Gianluca Bifolchi per ZNet.it