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Sfamare il mondo? Lasciando che si sfami fuori dalla globalizzazione

di greenplanet - 23/01/2006

Fonte: greenplanet.net

 

SFAMIAMO IL MONDO, MA NON CON GLI SPRECHI

 

In un giorno a Vienna viene buttata via una quantità di pane tale da poter corprire i consumi della seconda città austriaca.
Jean Ziegler, responsabile Onu per il diritto all’alimentazione: «L’agricoltura mondiale potrebbe produrre cibo a sufficienza per sfamare una popolazione di 12 miliardi di uomini»

 

 
 


Grande successo per il documentario girato dal cineasta austriaco Erwin Wagenhofer “We feed the world”, proiezione anche a Bolzano

In un giorno a Vienna viene buttata via una quantità di pane invenduto tale da poter provvedere ai consumi della seconda città austriaca, Graz.
Parte da questo assunto “We feed the world”, un documentario girato dal cineasta austriaco Erwin Wagenhofer che ha riscosso grande successo con i maggiori incassi mai ottenuti da un film di questo genere prodotto in Austria, e che oggi verrà proiettato a Bolzano.

Con una tecnica cinematografica essenziale, l’autore si mette alla ricerca di una serie di tracce: da dove viene il nostro cibo? Come viene prodotto e in quali condizioni?
Con quanta spesieratezza acquistiamo ciò che mangiamo e chi paga per questo?
Il documentario presenta la tesi che la moderna industria alimentare produce da una parte quantità superflue, mentre, dall’altra, produce sperequazioni.

Viene intervistato Jean Ziegler, responsabile dell’Onu per il diritto all’alimentazione, che afferma: «L’agricoltura mondiale potrebbe produrre cibo a sufficienza per sfamare una popolazione di 12 miliardi di uomini. Ciò significa che, se oggi un bambino muore di fame, in realtà si tratta di un assassinio».

Non manca la voce delle multinazionali, con un responsabile della Nestlè, Peter Brabek, che dal canto suo chiede la privatizzazione delle acque.

Il film ha avuto 145 mila spettatori nelle sale austriache e sarà proiettato al Filmclub in via Dr. Streiter 6, alle ore 17 e alle 19.

 
 
Alto Adige, 20 gennaio 2006