Al Pentagono sono sicuri: Israele è pronto a bombardare i siti nucleari in Iran
di Christian Elia - 02/07/2008
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A Washington ne sono sicuri: mancano solo due passi e poi, prima della fine dell'anno, l'esercito israeliano attaccherà l'Iran, nel senso che ne colpirà le installazioni nucleari. La notizia è stata diffusa oggi dal network televisivo statunitense Abc, che cita fonti del Pentagono, il ministero della Difesa Usa.
![]() ![]() Anche perché, unico candidato a farlo, Obama ha dichiarato in campagna elettorale di essere disponibile a incontrare la Guida Suprema della rivoluzione islamica, l'ayatollah Khamenei, senza porre precondizioni. I vertici militari d'Israele, pur essendo da sempre legati a Washington, non vogliono correre il rischio di trovarsi di fronte un presidente Usa che impedisca loro di portare a segno un'operazione simile a quella condotta contro l'Iraq, nel 1981, quando l'aviazione di Tel Aviv distrusse la centrale nucleare di Osirak.
![]() ''Non era un'esercitazione, ma una fondamentale prova generale'', ha commentato il militare intervistato dall'Abc. ''I militari israeliani hanno condotto la simulazione di attacco ad alto livello, per dimostrare ai vertici politici di essere pronti a portare a termine con successo l'operazione in Iran''. Lo spiegamento di forze, come è stato raccontato dal New York Times, sembra dare ragione alla fonte del Pentagono: almeno cento cacciabombardieri F-15 e F-16, supportati da elicotteri che simulavano il recupero di piloti abbattuti, hanno sorvolato i cieli della Grecia. Il governo di Tel Aviv non ha mai confermato lo scopo delle esercitazioni, ma al Pentagono sono sicuri che si trattasse delle prove generali di attacco all'Iran. Inoltre, come racconta il Nyt, sono stati effettuati rifornimenti in volo fino a 900 miglia di distanza da Israele. Più o meno la distanza che c'è tra Israele e Natanz, in Iran. |