Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Prosciugando il pianeta

Prosciugando il pianeta

di Luca Bernardini - 17/07/2008

Un pianeta sempre più assetato: c’è una stretta relazione con la crescente scarsità d’acqua e l’odierna crisi alimentare.
Già da tempo si sa che in molte parti della Terra ci sono seri problemi di approvigionamento idrico: vale soprattutto - ma non solo - per i Paesi del Sud del mondo dove la gente non ha cibo a sufficienza.

Partendo da queste constatazioni, il Science Daily ha messo in relazione acqua e produzione alimentare: ogni caloria di cibo richiede all'incirca un litro d'acqua per essere prodotta; una dieta di tipo occidentale implica il consumo quotidiano di 2.500-3.000 litri d'acqua al giorno.
Ma se si tiene conto di tutta l’acqua utile per le lavorazioni e per gli alimenti più "complessi", un americano ne "mangia" in un giorno circa 6.850 litri, un italiano circa 6.390.

Tenendo conto di questi valori e se è vero che entro il 2030 la popolazione della Terra aumenterà di altri 2.5 miliardi di persone, si dovranno trovare altri 2.000 chilometri cubi di acqua dolce per sfamarci tutti.
Cosa non facile visto che ora la produzione del cibo assorbe 7.500 chilometri cubi d'acqua che già fatichiamo a trovare.

La ricerca Water for Food, Water for Life del Comprehensive Assessment of Water Management in Agriculture, organismo che riunisce 700 scenziati, dà una sentenza poco rassicurante: se non cambieremo il modo di sfruttare e preservare le risorse idriche, fra 25 anni, con 8.5 miliardi di popolazione planetaria, non avremo abbastanza acqua per nutrire il mondo.

In questo caso, la momentanea crisi alimentare attuale potrebbe diventare permanente...

Per visionare lo studio Water for Food, Water for Life clicca qui

Fonte:
Science Daily
Blogeko.info
iwmi.cgiar.org