Da qualche giorno alla radio potete ascoltare un messaggio pubblicitario (il canto dell’ultimo cigno che vede appressarsi la fine) recitato da una voce calda e suadente che dice così:
“Con Agip Blu diesel i vostri motori andranno meglio, e risparmierete 500 km ogni 20.000, come verificato al banco di prova”
Contenuto e messaggio sono imbarazzanti se si pensa che la pubblicità mira ad un target di consumatori mediamente intelligente significa che non abbiamo scampo: siamo considerati una manica di imbecilli, io per primo. Ora vi spiego perchè giocando a fare una piccola esegesi del testo.

  • i diesel “ecologici” in genere costano più di quelli “standard”, la differenza di prezzo è pari ad almeno 0,50 centesimi di euro (non mi riferisco specificamente al prezzo Agip perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa)
  • una riduzione del consumo di 500 km ogni 20.000 è pari al 2,5%
  • La riduzione è teorica per stessa ammissione dell’Agip, in quanto ottenuta con motori “al banco”, quindi senza tenere conto delle reali situazioni di utilizzo del motore (pioggia, sole, traffico etc etc).

    Ed ora facciamo due conticini da scuola elementare.
    Per percorrere 20.000 Km con una macchina di media cilindrata e consumo medio di 15 km/litro (numeri miracolosi nella realtà ma sbandierati sulle riviste specializzate) servono 1333 litri di carburante. Se compriamo gasolio normale (al vecchio prezzo di 1,55 euro/litro) il costo di percorrenza di 20.000 km è di 2066,67 euro. Ipotizzando che il gasolio “ecologico” e “salvamotore” costi solo 50 centesimi di euro di più al litro (ma sappiamo perfettamente che il costo è maggiore) il costo è pari a 2133,33 euro… Già così c’è qualcosa che non torna: spenderemmo 66,67 euro in più ogni 20.000 km, che sono pari al 3,13%, quando proprio Agip parla di una riduzione (ovviamente ipotetica) del 2,5%, lo 0,63% in più andrebbe a rimpinguare le misere casse dei petrolieri.
    La situazione diventa paradossale se si pensa che mediamente il diesel ecologico costa almeno 0,80 centesimi di euro in più al litro (quindi l’aumento di costo sarebbe pari al 5,16%).
    Tradotto il messaggio potrebbe essere: caro consumatore imbecille, facendo leva sul tuo rapporto esclusivo e “sessuale” con la merce automobile e contando sulle campagne di ambientalismo di facciata che ti bombardano ti facciamo una proposta che non puoi rifiutare.
    Dacci più soldi per lavarti la coscienza e noi ti promettiamo che, a parità di km percorsi (quindi con lo stesso stile di vita di oggi) forse l’ambiente e il motore della tua auto ti ringrazieranno. Tu comunque ci perderai: il prezzo del tuo perdono è pari almeno (sottolineo almeno) a 15 euro ogni 20.000 km.
    Immaginiamo che in 100.000 inizino a comprare gasolio ecologico ognuno per 20.000 km chi commercia in petrolio avrebbe un guadagno di 150.000,00 euro senza colpo ferire.
    Credo che chi pensa di avere a che fare con persone incapaci di intendere e di volere avrà vita breve… Noi, nel mondo reale abbiamo capito che il problema non sono motori meno usurati… Stiamo lavorando per usare i motori meglio ma, soprattutto, il meno possibile, posso capire il timore che suscita la cosa in chi ha avuto guadagni e vita facile ma prima o poi la ruota gira.
    E stavolta la ruota girerà di meno e meglio, invito tutti i commercianti del petrolio a farsi due righe di conto e verificare entro il 2010 una riduzione per carburante per autotrazione del 50%.
    Avete pensato a quanto può durare un’auto se la usiamo esattamente la metà? E del benessere che la cosa implicherà per noi, i nostri bambini, le nostre città e il nostro ambiente?